L’elettorato svizzero ha respinto il progetto di estensione di sei tratte della rete autostradale elvetica. Il “no” ha vinto al referendum con il 52,7% dei voti.
La distribuzione del voto nei Cantoni ha visto le seguenti percentuali: a Ginevra il 57,1% delle persone votanti ha respinto il progetto, nel Canton Vaud il 58,6%, a Zurigo il 51,6% e a Basilea-Città il 56,4%. Solo a San Gallo vi è stata una maggioranza per sostenere il raddoppio della galleria del Rosenberg (e gli altri cinque ampliamenti previsti).
Bocciato dunque il decreto federale sulla fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali, dopo che gli ultimi sondaggi avevano rilevato che l’elettorato era praticamente diviso in ugual misura tra fautori e contrari.
Gli svizzeri, nella stessa tornata referendaria, si sono pronunciati anche sulla riforma all'assistenza sanitaria (ha vinto il sì), sulla disdetta facilitata dell'affitto di locazione e sulle regole più dure per il subaffitto (ha vinto il no).
I cittadini hanno respinto le modifiche proposte per la disdetta del contratto di subaffitto e locazione. Con circa il 60 per cento della popolazione in affitto, sono stati il 53,8 per cento i voti contrari sulla rescissione facilitata del contratto di locazione a favore del proprietario dell'immobile. Il 51,6 per cento dell'elettorato ha invece detto no alle regole più rigide sui subaffitti e sui controlli di appartamenti e altre proprietà, sia residenziali che commerciali.
Con il 53,3 per cento di sì, la Svizzera ha approvato la proposta del governo di un finanziamento uniforme alle prestazioni sanitarie. I trattamenti ospedalieri e ambulatoriali saranno quindi finanziati nello stesso modo.