Il fiume Tevere non sta bene. Secondo le analisi condotte dall’Associazione A Sud insieme a cittadine e cittadini della città di Roma, al Coordinamento Romano Acqua Pubblica e con il coordinamento scientifico dell’ecologa fluviale Bruna Gumiero, i valori di ammonio ed Escherichia coli (il noto batterio fecale) sono molto elevati. In particolare, nel 79,8% dei campioni la concentrazione di Escherichia coli è sopra il limite per l’idoneità alla balneazione dei corsi d’acqua dolci.
A raccontarlo è il dossier “Giù al Tevere”, che raccoglie l’esperienza e le analisi ambientali realizzate lungo un anno di lavoro, in cui l’associazione A Sud insieme a numerosi cittadini ha monitorato mensilmente il fiume in 8 punti all’interno del tratto urbano di Roma: dal potabilizzatore di Roma nord fino al depuratore di Roma sud, cercando sostanze organiche e inorganiche.
«I risultati mostrano che la maggiore criticità riguarda la presenza di sostanze organiche (ammonio ed escherichia coli); in alcune circostanze è stata inoltre rilevata la presenza di glifosato e AMPA (trovati in un caso in quantità molto rilevanti): si tratta di un erbicida e del suo metabolita, classificato dall’AIRC come probabile cancerogeno. Le ragioni di questo inquinamento non sono chiare e i dati pubblicati da Arpa Lazio in merito non sono sufficienti» scrive l'associazione A Sud.
Oltre a riportare i dati delle analisi, il report «racconta il punto di vista di A Sud sulla citizen science, formidabile strumento di attivazione sociale e di empowerment di comunità, e passa in rassegna le molteplici e annose emergenze ambientali che riguardano il territorio della capitale d’Italia».
Il Report è stato realizzato nell’ambito del progetto di Citizen Science “RomaUp – Reti Organizzate per il Monitoraggio Ambientale Urbano Partecipato“, finanziato dalla Fondazione Charlemagne attraverso il programma periferiacapitale.
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«Puntare sulla tutela e sul ripristino ambientale, sul recupero delle risorse, sul risparmio energetico e idrico, sull’efficienza energetica e sull’uso di energie rinnovabili è già di per sé un preciso e chiaro piano di intervento politico, sociale, occupazionale ed economico - si legge nell'introduzione - Lavorare in questa direzione garantisce vantaggi e ritorni da ogni punto di vista e coinvolgendo tutti i cittadini si possono avere risultati estremamente positivi, fino all’azzeramento delle emissioni climalteranti in un tempo breve. Gli elementi fondamentali di un’azione del genere sono tutti presenti: economia, lavoro e ambiente, quindi di conseguenza tutela della salute, e devono essere veicolati all’interno di valori che guardano anche alle future generazioni per la costruzione di un autentico benessere».
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