"Ecco chi sono i pirati del mare", Goletta Verde assegna le bandiere nere 2012

La Goletta Verde di Legambiente parte all’arrembaggio in difesa delle coste nostrane. L’imbarcazione ambientalista spiega le vele e assegna 5 bandiere nere ai nuovi pirati del mare. Si aggiudicano il peggior premio per il 2012 Corrado Passera, Francesco Bellavista Caltagirone, Costa Crociere, Grimaldi Lines e Raffaele Lombardo.

Per la Goletta Verde di Legambiente si preannuncia un’estate calda. Non sarà la temperatura a preoccupare particolarmente l’equipaggio dell’imbarcazione ambientalista, ma piuttosto tutte le malefatte dei nuovi pirati del mare, cioè di coloro che portano avanti un modello insostenibile di sfruttamento e fruizione del mare e delle coste. La storica campagna di Legambiente nel suo viaggio itinerante dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, in quasi due mesi di navigazione, porterà in giro per l’Italia le vertenze ambientali più pericolose che incombono sulla salute e l’integrità del nostro prezioso patrimonio marino. “I pirati del mare non sono solo delle pittoresche suggestioni dei libri di storia - afferma Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente –. Come dimostrano le cinque bandiere nere che consegniamo quest’oggi sono una triste realtà, il lato peggiore di un modello di fare economia e politica che tarda a scomparire e che continua ad impattare negativamente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Le bandiere nere che consegniamo oggi, rappresentano denunce precise ma al contempo sono anche il simbolo delle minacce che incombono sul nostro mare e che vogliamo sconfiggere. Con Goletta Verde – conclude Ciafani - andremo all’arrembaggio dei pirati del mare puntando i riflettori sulle politiche che implementano il ricorso alle fonti energetiche fossili, sulla privatizzazione del demanio, su un sistema di portualità che trasforma le coste in giungle di cemento, sul trasporto marittimo senza regole e sulla mancanza di norme di sicurezza nella fruizione del mare”. Ed ecco nel dettaglio la menzione per ognuna delle cinque bandiere nere che Legambiente quest’oggi consegna in difesa dell’integrità del nostro ecosistema marino e costiero. A Francesco Bellavista Caltagirone, l’imprenditore a capo di un impero nel mondo delle costruzioni coinvolto nei progetti dei porti turistici a maggior impatto ambientale lungo tutta la penisola, da Imperia a Siracusa, passando per Carrara e il megaporto della Concordia a Fiumicino. A Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico, per il Decreto Sviluppo, che ha riattivato le procedure per la ricerca e l’estrazione di petrolio dai fondali marini che erano bloccate dalla legge approvata nel 2010 dopo l’incidente nel Golfo del Messico, e per il Decreto Rotte, una legge monca che si occupa solo delle aree protette (e per le quali peraltro sono già operativi provvedimenti di deroga), ma non è riuscita a vietare i passaggi ravvicinati delle navi da crociera davanti a luoghi delicati e di gran pregio come ad esempio le coste non protette dell’isola di Capri, quelle di Pantelleria, di San Pietro o delle Eolie. A Raffaele Lombardo, governatore della Regione Sicilia, per aver assecondato e non rigettato la proposta di project financing della SIDRA finalizzata alla messa in sicurezza dei tratti di costa in erosione, ma che in realtà prefigura la "svendita" ai privati delle spiagge siciliane. A tutt'oggi gli uffici regionali hanno istruito o hanno in corso di valutazione la proposta. La Regione dovrebbe concedere in uso per 30 anni, estensibili a 50, il demanio marittimo sul quale un gruppo di società immobiliari interessate a sostenere l’iniziativa potrebbe realizzare attività turistiche di vario genere, incluse la costruzione di nuovi porti, aree commerciali, impianti sportivi e strutture ricettive. A Costa Crociere, la compagnia di navigazione del gruppo Carnival Corporation proprietaria della Costa Concordia, la nave che ha fatto naufragio all’isola del Giglio. La vicenda della Costa Concordia ha evidenziato inadempienze e procedure sbagliate non solo da parte del Comandante, ma anche del gruppo stesso. La scarsa preparazione dell’equipaggio a fronteggiare situazioni d’emergenza, la prassi diffusa di molte navi del gruppo ad effettuare passaggi sottocosta ravvicinati in prossimità di aree di pregio e di coste protette, la gestione della situazione di crisi subito dopo l’impatto con gli scogli delle Scole (zona di massima protezione del Parco nazionale dell’arcipelago toscano) coinvolgono in maniera prepotente Costa Crociere. Il progetto di rimozione del relitto infine, non è stato oggetto di un adeguato processo di condivisione e informazione con il territorio, alla luce dell’evidente impatto ambientale che procurerà. Alla Grimaldi Lines, la compagnia di navigazione armatrice del Venezia, l’eurocargo che, in una giornata di mare in tempesta che avrebbe dovuto far rinviare il viaggio, ha perso nei pressi dell’isola di Gorgona, nel Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, due semirimorchi con un carico di 224 fusti tossici contenenti ciascuno 200 kg di cobalto e monossido di molibdeno (45 tonnellate totali). La società nelle ore successive all’evento non ha dimostrato trasparenza nella comunicazione della reale portata dell’evento e del suo successivo impatto ambientale.

Commenti

Ormai anche questi fanno parte di un sistema ........ particular, infatti vedi le bandiere blu o le vele in posti che non ti dai proprio una spiegazione, e spiagge affollate da turisti entusiasti a cui non danno nessuna bandiera, danno riconoscimenti a Paesi dove sulla carta risulta tutto a Posto ma che in realtà sono il contrario, mi sembrano le guide enograstonomiche, chi p.....a di più viene esposto. Ciao
Lump, 27-06-2012 09:27
Ecco perché voterò Rifondazione Comunista! Sembra che l'ecologia sia un tema caro solo ai comunisti.
Peppe, 27-06-2012 10:27
@Peppe: ma scusa, rifondazione comunista finora cosa ha fatto? Anch'io la votavo, sperando in qualcosa di buono, ma ora l'unica alternativa possibile, anche per le questioni ambiantali, è oggettivamente il movimento 5 stelle, perché solo riportando i cittadini nella politica riusciremo a cambiare le priorità del governo a favore del benessere della popolazione, valorizzando i nostri stupendi territori, facendo efficienza energetica e conquistando il potere di opporsi al volere dei poteri forti. Solo riavvicinando i cittadini alla politica (quella vera!) possiamo tornare ad essere sicuri che al governo si facciano gli interessi di Tutti, e non dei soliti pochi!
Antonio, 27-06-2012 11:27
Io li chiamerei assassini, "traditori del mare" e non gli darei la gloriosa Jolly Roger che per secoli ha rappresentato chi verso il mare è andato con spirito di avventura e che ha cercato il profitto rubandolo ad altri ladri sfruttatori.
Ilaria, 29-06-2012 07:29

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