L'associazione ambientalista Greenpeace indica dieci proposte per ridurre il consumo di petrolio e quindi rendersi maggiormente indipendenti dalle fonti fossili.
«La nostra ultima analisi dimostra che l’Ue potrebbe ridurre il consumo di petrolio di 40 milioni di tonnellate all’anno e tagliare le importazioni di greggio dalla Russia del 28 per cento in pochi mesi, risparmiando circa 19,7 miliardi di euro nel breve termine» scrive Greenpeace.
«Per farlo, abbiamo indicato all’Ue dieci misure da applicare al settore dei trasporti, fortemente dipendente dal petrolio. Tra queste, alcune si possono realizzare nel breve termine: il divieto dei voli a corto raggio
limiti di velocità più bassi; biglietti accessibili per il trasporto pubblico; mobilità ciclabile e su rotaia; estensione dello smart working. Queste misure permetterebbero all’Ue di ridurre non solo il consumo di petrolio russo, che finanzia la guerra in corso in Ucraina, ma anche le emissioni di gas serra dell’UE di 144 milioni di tonnellate all’anno, pari a quelle prodotte da 93 milioni di automobili» prosegue l'associazione.
«Gas e petrolio alimentano guerre e conflitti in tutto il mondo, compresa quella in Ucraina, e sono la principale causa della crisi climatica in corso. Per promuovere la pace, l’Ue fermare le importazioni di petrolio russo il più rapidamente possibile, adottando nell’immediato misure nel settore dei trasporti per ridurne il consumo - prosegue Greenpeace - Ai governi europei chiediamo inoltre di liberare la mobilità da tutte le fonti fossili, ovunque siano estratte. Solo un sistema di trasporto completamente libero dal petrolio e da false soluzioni potrà garantire un futuro verde e di pace».
QUI il rapporto completo di Greenpeace