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Barbie è coinvolta nel brutale fenomeno della deforestazione. Lo rivela Greenpeace che ha scoperto che la carta usata nelle confezioni della bambola più famosa del mondo proviene dalla foresta pluviale indonesiana.
Barbie, la bambola più famosa al mondo, è coinvolta nel brutale fenomeno della deforestazione. Lo rivela Greenpeace con un video virale dove Ken, compagno storico di Barbie, scopre l'identità nascosta della sua 'fidanzata serial killer'. Il packaging di Barbie, infatti, è prodotto con legno proveniente dalla foresta pluviale indonesiana, rifugio di specie minacciate d'estinzione come la tigre di Sumatra.
Ieri, attivisti di Greenpeace vestiti in smoking, simulando il tipico abbigliamento di Ken, il fidanzato di Barbie, hanno scalato il quartier generale di Mattel a Los Angeles e hanno srotolato un enorme banner con la scritta Barbie ti mollo! Non esco con ragazze coinvolte nella deforestazione.
Greenpeace ha commissionato accurate analisi delle fibre del packaging di Barbie, scoprendo che la carta usata nelle confezioni proviene dalla foresta pluviale indonesiana. Inoltre, incrociando i risultati delle analisi con indagini sul campo, mappe e certificati di concessione di aree forestali, si dimostra come Mattel, l'azienda che produce Barbie, e altre multinazionali del giocattolo come Disney, utilizzano packaging prodotto dalla multinazionale APP (Asian Pulp and Paper), denunciata più volte per aver convertito preziose foreste torbiere in prodotti usa e getta.
Le attività di protesta di ieri a Los Angeles sono il fischio d'inizio di una campagna internazionale che Greenpeace porterà avanti per chiedere alle grandi multinazionali del settore del giocattolo, Mattel in testa, di non essere complici di crimini forestali come quello messo in atto con Barbie.
“Bambine e ragazze di tutto il mondo, nell'ultimo mezzo secolo, hanno sempre pensato a Barbie come a un'icona pop e una trend setter. Nessuno aveva mai pensato che dietro quegli occhioni azzurri, i lunghi capelli biondi e i vestiti sempre alla moda potesse nascondersi un crimine brutale come la deforestazione e l'estinzione della tigre di Sumatra” - spiega Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia.
L'Indonesia è uno dei Paesi con il più alto tasso di deforestazione al mondo. Le stime del governo indonesiano parlano di oltre un milione di ettari di foresta distrutta ogni anno. “Mattel, e le altre multinazionali del giocattolo come Disney, devono immediatamente impegnarsi ad assumere una politica degli acquisti della carta a Deforestazione Zero, cancellare i propri contratti con un'azienda controversa come APP e sostenere con i propri acquisti chi in Indonesia produce carta in maniera sostenibile e responsabile” - conclude Campione.
Un dossier che spiega il ruolo di APP e Barbie nella distruzione delle ultime foreste Indonesiane è disponibile su www.greenpeace.it/barbie/report.pdf.
Commenti
E' dovunque la stessa cosa, la tenaglia delle multinazionali che sta finendo di mettere a sacco la Grande Madre, la Terra e una resistenza dovunque per scongiurare la fine di tutto. Grazie Greenpeace. Grazie agli ambientalisti che difendono la foresta amazzonica ( ne hanno assassinati 5 solo in questo ultimo mese e verranno ricordati per la loro dedizione e il loro sacrificio estremo). Sono morti che non fanno più notizia ma le notizie che importano passano e vengono trasmesse per altri canali. La Terra ( e quindi anche l'uomo) non può aspettare oltre. Siamo ancora una minoranza ma che cresce a ritmo vertiginoso. Grazie Greenpeace.
carlo carlucci, 15-06-2011 04:15
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