Nato circa un anno fa sta crescendo su tutto il territorio nazionale il Gruppo di Acquisto Fotovoltaico, promosso dall'Associazione Culturale Libera Polis con l'obiettivo di informare i cittadini sulle opportunità ed i vantaggi di un utilizzo responsabile delle nuove tecnologie. Per saperne di più abbiamo intervistato Simone Itri.
“Alla base del successo dell'iniziativa promossa dall'associazione culturale Libera Polis, vi sono i costi veramente contenuti per un prodotto di qualità alta; la trasparenza nella gestione del gruppo, la passione e l'onestà con cui si fa informazione”. Per saperne di più sul Gruppo di Acquisto Fotovoltaico abbiamo intervistato Simone Itri dell'Associazione Culturale Libera Polis.
Come e quando nasce l'idea del Gruppo di Acquisto Fotovoltaico?
L'idea del Gruppo di Acquisto Fotovoltaico nasce circa un anno fa dalla volontà di unire azioni concrete per il “cambiamento” e contemporaneamente aiutare le famiglie ad avere dei risparmi in casa e contemporaneamente dare il nostro contributo al rilancio dell'occupazione.
Ci eravamo già accorti che la maggior parte delle famiglie e piccole aziende non era al corrente delle opportunità che offriva il fotovoltaico, con l'allora 4° conto energia (oggi con la detrazione irpef e lo scambio sul posto)... e che in molti casi si cadeva vittime di sistemi di vendita degli impianti con rete “multilevel” in cui i prezzi andavano e vanno tuttora lievitando fino quasi al doppio del prezzo che riusciamo ad applicare noi.
Quali sono le differenze tra il vostro gruppo ed i grandi marchi che vendono il fotovoltaico?
I grandi marchi che vendono il fotovoltaico sono dei franchising, ovvero grandi aziende con un nome conosciuto che pagano soltanto una rete di venditori e poi appaltano l'installazione per pochi spiccioli a piccole società di installatori tenendosi un buon margine per loro.
Quel che abbiamo realizzato invece è una sorta di km zero del fotovoltaico se paragonato a questo tipo di aziende, poiché siamo andati a creare convenzioni con le stesse piccole aziende che direttamente realizzano gli impianti.
Per arrivare a convenzionarci le aziende sono scelte in base a criteri etici quali la modalità di assunzione degli operai e la trasparenza nei bilanci, ma anche professionali intesi come efficienza ed effettiva capacità di offrire consulenze e montaggi ad arte in tempi ragionevoli... fino ad ora abbiamo scelto le azienda tra decine contattate o che ci hanno contattato e le abbiamo testate facendogli fare il primo impianto ad amici e parenti...
Ma la cosa più interessante per noi è entrare nelle case e poter dare consigli in generale sul risparmio energetico e le opportunità di efficientamento degli impianti esistenti.
Spesso si spendono molti soldi e magari al contempo si utilizzano grandi quantità di combustibili fossili, soltanto perché non si conoscono le alternative esistenti.
Come funziona il vostro lavoro?
Normalmente quanto ci arriva una richiesta di nuova adesione si prende appuntamento per un sopralluogo in cui è presente un ingegnere ed un rappresentate della nostra associazione. In questa occasione ci si conosce dal vivo, si risponde a tutte le eventuali domande e dubbi, e dopo aver visionato le bollette, gli impianti esistenti, il tetto e la sua esposizione, diamo suggerimenti, consigli ed inviamo gratuitamente (e senza alcun impegno di acquisto) via mail nei giorni successivi un preventivo completo di business plan per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico.
Per gli impianti effettivamente realizzati le aziende ci riconoscono delle piccole donazioni oppure a seconda dei casi si mettono a disposizione per sponsorizzarci delle iniziative culturali; noi ne siamo ovviamente felicissimi perché ci permette di affrontare le nostre spese e realizzare alcuni progetti,. In ogni caso questa voce di spesa per loro è molto più bassa di quel che costerebbe una vera e propria rete vendita e gli permette di mantenere altrettanto bassi i costi degli impianti che ad oggi sono tra i migliori tra tutti i gruppi dì acquisto.
Altra cosa importante, il fatto che gli aderenti hanno occasione di conoscere Libera Polis e per noi è una opportunità per promuovere le altre attività come i corsi su arti e mestieri antichi che sono una delle cose su cui investiamo più energie.
Puoi dirci qualcosa dei corsi e le attività proposti da Libera Polis?
Anche i corsi offrono strumenti concreti per un passaggio verso “decrescita”, “autosufficienza” e maggiore rispetto di ciò che ci sta attorno, consapevoli che soltanto ricostruendo le comunità locali, attraverso rapporti di cooperazione e soltanto tornando a trarre il necessario per vivere dalla terra potremo ricostruire percorsi di vita libera dalla schiavitù spesso opprimente di lavori disumani ed alienanti.
Contrariamente a quella che sembra la direzione in cui va la società, incontriamo spesso bella gente, molte persone con un sentire simile al nostro, che aspettano e cercano solo uno stimolo ed una opportunità per trovare il coraggio di cambiare qualcosa nella propria vita ed indirettamente ed inevitabilmente, sottrarre energie al sistema “marcio” che genera distruzione e disuguaglianze, contribuendo invece, con un agire diverso a trasformare in realtà quello che oggi in molti desideriamo.
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