di
Romina Arena
01-07-2011
In Guatemala il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli, per compensare le emissioni di gas serra prodotte dalla sua Conferenza annuale del 2010, ha consegnato 11.850 alberi che saranno piantati da bambini e maestri di otto scuole rurali.
In coincidenza con l’arrivo della stagione piovosa in Guatemala, che quest’anno è stata ritardata dalle ripercussioni del cambiamento climatico, il 6 giugno scorso il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp), in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, ha consegnato 11.850 giovani alberi al municipio di San Josè Poaquil, nel dipartimento di Chimaltenango, altipiano centrale del Guatemala.
Il progetto è stato portato avanti per compensare l’emissione dei gas serra e l’impronta ambientale lasciata nel 2010 dalla Conferenza annuale dell’organizzazione internazionale che si era tenuta proprio nel paese del centroamerica. Gli alberi, che saranno piantati dai bambini e dai maestri di otto scuole rurali con l’appoggio del municipio, ripopoleranno una superficie vasta 11 ettari. Nel quadro del programma di educazione ambientale, poi, alla consegna degli alberi è seguita anche quella dei cestini per la raccolta della spazzatura.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dal Ministero dell’Educazione guatamalteco ed è coincisa con le iniziative locali pianificate per celebrare la Giornata mondiale dell’ambiente. L’occasione è servita anche per sensibilizzare gli amministratori locali e la comunità ad un maggiore rispetto per l’ambiente ed alla necessità che si sviluppino con sempre maggiore costanza azioni dal basso che favoriscano la mitigazione del cambiamento climatico.
Quella del Cips è un’azione importante che è stata presentata, a partire da oggi, alla Conferenza annuale che si tiene a Roma. Un’azione mossa dal senso di responsabilità, che fa ben sperare anche se resta una piccola goccia nel mare gigantesco della deforestazione. Per la verità, il Guatemala quest’anno, secondo i parametri del programma ambientale delle Nazioni Unite, pare essersi distinto tra i Paesi virtuosi che s’interessano a questo particolare aspetto ambientale.
Assieme al Nepal, infatti, ha vinto il premio dell’Unep sul tema Foreste per le persone, foreste per la crescita verde per aver saputo implementare una gestione attiva del proprio patrimonio naturale, proteggendolo e allo stesso tempo utilizzandolo per migliorare la vita delle comunità locali. Un riconoscimento significativo, almeno dal punto di vista simbolico, se si guardano i numeri dell’impoverimento forestale guatamalteco.
Dal 1999 al 2000 il Guatemala aveva perso circa 54,000 ettari di foreste all’anno; tra il 2000 ed il 2005 la percentuale del cambiamento forestale è cresciuta dall’1,14% all’1,28% per anno. In totale, tra il 1990 e il 2005 il Guatemala perse il 17,1% delle proprie foreste, qualcosa come 810,000 ettari. Nel 2010 gli ettari disboscati ammontavano a 1.091.000.
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