Per giustificare gli interventi armati si inventano balle di ogni tipo, si fabbricano prove false, si armano i nemici e poi si dipingono come terribile minaccia, si riempiono di armi e soldi regimi assassini e sanguinari per poi condannare blandamente i loro massacri e genocidi.
Il disprezzo totale verso gli altri esseri viventi vede un nuovo capitolo che si aggiunge alla interminabile fila di barbarie di cui si rendono responsabili gli schiavi del potere. E’ di questi giorni la notizia del rapporto Chilcot (QUI per scaricare la versione integrale), una indagine inglese durata sette anni, raccolta in 13 volumi e costata 10 milioni di sterline che ha sancito non solo che non c’era nessuna minaccia militare da parte di Saddam Hussein nel 2003, ma che non erano presenti le famose armi di distruzione di massa pretesto per il quale gli inglesi e gli Stati Uniti giustificarono l’ennesimo loro intervento a suon di bombe.
Nonostante tutto ciò fosse chiaro da tempo anche senza questa gigantesca indagine, Tony Blair, che all’epoca in qualità di primo ministro decise l’intervento in Iraq, ha detto che comunque rifarebbe quella scelta nonostante ammetta di avere fatto degli errori. La sua risposta? Ha spiegato di aver preso quella decisione in “buona fede” e in nome dell’interesse del suo paese. Frasi che potrebbe dire un qualsiasi dittatore o rappresentante di un potere assoluto, poichè ciò significa che per l’interesse del proprio paese si giustifica la distruzione di altri paesi.
Ma come si può in base a informazioni sbagliate o sopravvalutate, in “buona fede” ingaggiare una guerra che porterà morti, feriti, distruzione, dolori, lutti, odio e sconvolgimenti che si trascineranno per anni e che contribuiranno ad alimentare il terrorismo? Ma non si dovrebbero fare tutti i tentativi immaginabili per scongiurare spargimenti di sangue? Difatti lo stesso rapporto Chilcot afferma che c’era ancora ampio spazio per interventi diplomatici.
Quale credibilità hanno queste persone che mandano al macello altre persone senza alcuno scrupolo e dicono anche di averlo fatto in buona fede?
La guerra non è mai in buona fede. Mandare al massacro la gente che massacrerà altra gente non è mai in buona fede
Quello di Tony Blair, così come dichiarano i parenti dei soldati inglesi morti in quella guerra, è terrorismo.
Ma non ci dobbiamo preoccupare; quando mandano i nostri figli in guerra ad essere ammazzati o ad ammazzare gli altri, lo fanno in buone fede perché, come diceva Edoardo Bennato, "noi siamo i buoni e perciò abbiamo sempre ragione, andiamo dritti verso la gloria”. Non importa a quale prezzo, non importa a quale costo di vite umane.