Dalle elezioni politiche 2018 esce un quadro dell'talia tutto sommato com'era nelle attese, cioè come i sondaggi avevano iniziato a dipingere ormai da qualche tempo.
Il Movimento 5 Stelle oltrepassa abbondantemente il 30%, il Pd subisce un fortissimo scossone al ribasso, la Lega supera Forza Italia e raggiunge una quota di consensi quasi pari a quella del Partito Democratico. I 5 Stelle sono risultati nettamente i più votati al Sud ma in generale hanno raccolto consensi in tutto lo Stivale, mentre il nord ha trainato il centrodestra alla vittoria.
A vincere è stata comunque anche la partecipazione, che ha sonoramente sconfitto quell'astensionismo che in molti temevano come specchio di un disinteresse degli italiani per le sorti del paese. Invece non è stato così e con un 73% in media di affluenza alle urne nel paese (con punte anche molto più alte in certe regioni) ci si è attestati su 2 punti percentuale meno delle precedenti politiche, quando però si era votato anche il lunedì mattina.
QUI, sul sito del Ministero dell'Interno, potete seguire lo spoglio in diretta
Un altro "candidato" che esce sicuramente vittorioso da queste elezioni è IL CAMBIAMENTO. E, come ha scritto Paolo Ermani nel suo editoriale di venerdì scorso, «il Cambiamento è in atto e non è arrestabile, perché dietro a questo Cambiamento c’è una moltitudine che conta e realizza molto. E solo una politica che ascolta ed è attenta, può a sua volta applicare e beneficiare di quello che la moltitudine inarrestabile del Cambiamento propone».
Il discorso di Di Maio che esordisce dicendo: «Inizia la Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini»
Il ministro Martina ammette la sonora sconfitta del Pd
L'esultanza dei 5 Stelle mano a mano che lo spoglio procedeva