Con l’amico Andrea Strozzi ogni tanto ci scambiamo notizie che troviamo sui vari aspetti relativi allo spreco e facciamo una specie di divertente gara a chi trova quella più assurda. Ogni volta che pensiamo si sia toccato il fondo e oltre non si possa andare, ecco che spunta qualcuno che scava per raggiungere un fondo ancora più fondo. Il che è anche normale dato che un mondo votato al consumismo più sfrenato non può che perdere totalmente qualsiasi senso. L’ultimo esempio che Andrea mi ha fornito e di cui lo ringrazio, è di un negozio di cui taceremo il nome per pietà di loro, in cui si fanno toelettature di lusso per cani e gatti.
Si stenta a credere a quanto si legge ma se ci hanno aperto pure un negozio, vuol dire che seppur incredibile è vero, e la cosa ancora più incredibile è che ci sia chi lo frequenta!
Questi sono i servizi “normali” forniti ai nostri amatissimi amici “pelosetti”.
Taglio commerciale
Stripping (non so cosa possa mai essere....)
Lavaggio classico
Lavaggio medicato (Wow! Chissà, forse lo fa addirittura un medico in persona...)
Slanatura
Taglio unghie
E poi c’è il servizio di Toelettatura SPA che consiste in:
Bagno con acqua ionizzata
Idromassaggio con oli essenziali
Fanghi
Massaggio idratante su zampe
E sia ben chiaro, sono tutti servizi essenziali per cani e gatti e di cui hanno assoluto bisogno fin dalla loro comparsa sulla terra.
Non oso immaginare il costo di questi servizi degni di un Faraone, però una idea la possiamo avere dai prezzi degli accessori che vengono venduti, laddove un collare costa mediamente 100 euro, un guinzaglio più di 100 euro e una bandana 160 euro!!
La prima cosa che viene da chiedersi è se chi usufruisce di questi servizi, e tratta gli animali come divinità, sia così coerente da essere come minimo vegano, considerato l’amore animale così viscerale. Ma ho il sospetto che purtroppo non sia così e che gli altri animali finiscano spesso nei piatti dei padroni dei Faraoni domestici.
Con questi e mille altri esempi simili, come si fa ad avere ancora il coraggio di dire che in Italia i soldi non ci sono e dilaga la miseria? E ad affermare che chiunque provi a cambiare in meglio la propria esistenza e cercare di non pesare troppo su pianeta e persone, è necessariamente ricco sfondato e se lo può permettere, mentre invece tutti gli altri sono morti di fame che non sanno come arrivare alla fine del mese.
Ma se le cose stessero davvero in questo modo e la fame, la miseria fossero così diffuse in Italia, esisterebbero negozi simili e saremmo completamente circondati da sprechi di ogni tipo?
E negozi così superflui sarebbero assaltati da orde inferocite che non hanno da mangiare e che riterrebbero queste attività un immorale e inaccettabile affronto alla loro condizione. Come mai non succede tutto ciò?
Probabilmente chi afferma che cambiare è solo una cosa da miliardari, lo fa perché cambiare innescherebbe una riduzione degli sprechi che non piace di certo ai tanti che vivono sulla vendita del superfluo e non vogliono che ci sia qualcuno che si pone in maniera critica verso la diffusissima specialità olimpica del lancio dei soldi dalla finestra.
Non sarà poi che cercare di convincersi e di convincere il prossimo della balla che il cambiamento è solo per ricchi, significa allontanare da se stessi la possibilità di stare meglio?
Perchè se succedesse, magari si smetterebbe di lamentarsi e di dare tutte le colpe al prossimo di ogni problema della nostra esistenza. Per chi vuole smettere di accusare il prossimo, di lamentarsi e invece desidera agire, può partecipare all’evento organizzato dall’associazione Paea del prossimo 5 ottobre su come si possa cambiare vita e lavoro risparmiando soldi, lavoro, tempo e stress.
E guarda caso l’evento è a donazione libera e consapevole per dare a tutti la possibilità di partecipare e tacitare quindi i poveri frustrati o prezzolati, che dicono che provare a cambiare per stare meglio, tutelando ambiente e persone, è solo roba per ricchi.
Vi aspettiamo
QUI tutte le informazioni