Al giorno d’oggi chi vuol mai fare la figura del retrogrado? Chi mai non è dalla parte della modernità, del progresso? A supporto di ciò vengono citate le solite frasi da bar sui progressi scientifici, la lotta alle malattie, l’allungamento della vita, tutte cose successe solo in una minoritaria parte del mondo e a scapito della maggioritaria, ma questo i progressisti della domenica non lo dicono di certo. Del resto si fa sempre bella figura a dire che adesso è tutto migliore, che il progresso è glorioso che non va mai messo in discussione, che prima ci si spezzava la schiena, si moriva con un niente, mica si vorrà tornare alle candele e bla, bla, bla….
Peccato però che l’ipocrisia, e direi anche l’ignoranza, voluta o meno, non porta chi fa questi ragionamenti a farne anche qualcuno semplice che rimette in discussione le “magnifiche sorti e progressive”. Se il progresso è sempre così bello e positivo come mai ci ha regalato la possibilità di farci tutti fuori in un istante a causa della follia nucleare? Se siamo davvero tanto progrediti, come mai abbiamo questa spada di Damocle sulla testa? E se siamo nel migliore dei mondi possibili come mai, grazie al “progresso”, questo mondo lo stiamo distruggendo, e quindi ci stiamo autodistruggendo, anche senza l’ausilio del nucleare?
I paladini del progresso questo ragionamento non lo fanno, ci farebbero una brutta figura, dovrebbero quantomeno notare che, se il progresso significa arrivare a farci fuori tutti, proprio progresso non è. Però se si inizia a fare questi ragionamenti, magari poi se ne devono conseguentemente fare altri e quindi magari occorre mettere in discussione per esempio quella scienza (purtroppo tanta) che non è votata al progresso ma alla distruzione per fare profitti. Ma certi ragionamenti meglio non farli, se poi si tratta di personaggi pubblici, non si verrebbe più intervistati, non si potrebbe più scrivere sui quotidiani, non si verrebbe più invitati alle trasmissioni televisive, diminuirebbero i followers, meglio andare sul sicuro e prendersela sempre con il passato, dove erano più o meno selvaggi, mica “civili” come noi.
Del resto cosa ci vuole a dire che gente vissuta secoli fa, o che indossa ancora oggi pelli di leopardo, è sottosviluppata? Tutti sono d’accordo, chi non lo sarebbe? Le persone vissute secoli fa, così come le popolazioni che ancora oggi sono rimaste a mille anni fa, sono così sottosviluppati in confronto a noi sviluppatissimi, che non hanno mai concepito nemmeno l’idea di autodistruggere non solo se stessi ma anche tutti gli altri sulla terra, compresa gran parte della vita che non resisterebbe a un'apocalisse nucleare. Un progresso eccezionale, un inno alla vita, non c’è che dire...
Ecco, quando sentite qualcuno dire che il passato è sempre peggio, abbiatene diffidenza, probabilmente per il progresso è disposto a giustificare le cose più aberranti.
______
Letture utili
Se volete regalare o regalarvi un "genere di conforto" e uno strumento di azione e conoscenza che sia anche foriero di informazioni e suggerimenti utilissimi, allora potete scegliere "L'Italia verso le emissioni zer0", guida ricchissima di informazioni e suggerimenti per cambiare veramente direzione.
«Puntare sulla tutela e sul ripristino ambientale, sul recupero delle risorse, sul risparmio energetico e idrico, sull’efficienza energetica e sull’uso di energie rinnovabili è già di per sé un preciso e chiaro piano di intervento politico, sociale, occupazionale ed economico - si legge nell'introduzione - Lavorare in questa direzione garantisce vantaggi e ritorni da ogni punto di vista e coinvolgendo tutti i cittadini si possono avere risultati estremamente positivi, fino all’azzeramento delle emissioni climalteranti in un tempo breve. Gli elementi fondamentali di un’azione del genere sono tutti presenti: economia, lavoro e ambiente, quindi di conseguenza tutela della salute, e devono essere veicolati all’interno di valori che guardano anche alle future generazioni per la costruzione di un autentico benessere».
______
Il soggiorno esperienziale
21-22 maggio 2022
Cambiare vita e lavoro: istruzioni per l’uso
Vuoi trovare la chiave per aprire una porta su una visione del mondo diversa verso la quale iniziare a muovere qualche passo? Vuoi incontrare chi ha già reagito ed è riuscito a cambiare la propria vita in meglio? Vuoi vivere e condividere momenti di riflessione profondo su chi sei, cosa desideri fare e dove e come trovare le energie necessarie per attivarti nel cambiamento? Allora questo è il corso che fa per te.
Qui per programma e iscrizioni.
______
Il workshop
È ora più che mai il momento per cercare soluzioni nuove, che applicano nuovi paradigmi in campo sociale, economico e lavorativo, privilegiando l'autosufficienza e riallacciando il legame con la natura. Lo sa bene Paolo Ermani, autore del libro che dal 13 al 15 giugno prossimi terrà un workshop teorico-pratico proprio per fornire suggerimenti e consigli pratici a chi vuole fare questo passo.
Il corso (dal titolo che già da un'idea dei contenuti: Comunità, resilienza, autosufficienza. Interventi pratici per persone che vogliono agire subito) propone soluzioni a livello sociale, economico, lavorativo e organizzativo per la costruzione di comunità e società che tendano alla prosperità, all’autosufficienza, al benessere al miglioramento della qualità della vita e alla tutela della natura.
QUI PROGRAMMA E MODALITA' DI ISCRIZIONE