Se è vero che la prima vittima della guerra è la verità, nel clima di "guerra" vissuto in questi ultimi mesi in quanti hanno detto tutta la verità e solo la verità?

Lo abbiamo visto e osservato nel corso delle settimane: per l'informazione libera, indipendente, autonoma sono tempi durissimi, ancor più del passato.

Lo status di detentore di verità viene riconosciuto di default al media del mainstream, alla versione del mainstream, ai megafoni del mainstream. Il resto? Spesso, secondo il vantaggio del momento, viene etichettato come "barzelletta", fake news, semplificazione eccessiva, radicalismo, fanatismo, no-qualcosa (qualsiasi cosa, basta che ci sia il prefisso no-, nell'accezione negativa che ha assunto).

Ma sono in tanti a sapere benissimo cosa accade quando le informazioni sono subordinate a interessi forti che non sempre collimano con il "bene comune".

Il portale di informazione Il Cambiamento da dieci anni porta avanti il suo impegno sul fronte della libera informazione; niente conflitti di interesse, niente finanziamenti pubblici, nessun padrone designato da qualche lobby.

Ma è dura, non ve lo nascondiamo, soprattutto in un mondo, virtuale e reale, che ormai cannibalizza tutto, esige tutto gratuitamente, usa e getta anche le informazioni con una bulimia che induce alla superficialità, all'eccessiva velocità.

Noi ci siamo e abbiamo tutta l'intenzione di continuare nel nostro lavoro.

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L'OPPORTUNITA' A PORTATA DI MANO

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