Leggiamo dal libro di Linda Maggiori (che è disponibile qui):
«Vedremo se i governi saranno così severi con le polveri sottili e con l’emergenza climatica, come lo
sono stati con il virus, vedremo se da questo autunno (del 2020 nda) l’Italia (il paese più
motorizzato al mondo), avrà meno auto in circolazione, se ci sarà una veloce conversione alle
energie rinnovabili. Vedremo se i governi finalmente tasseranno il kerosene rendendo gli aerei
molto più costosi dei treni. Oppure continueranno “business as usual” allentando i limiti
ambientali per dare impulso alla crescita economica?».
Questa è la domanda che si fa l'autrice nella premessa di Questione di futuro. Direi che gli è stata data una risposta chiara, laddove assolutamente niente di quello che giustamente si auspicava la Maggiori è stato fatto. E’ l’ennesima conferma che dell’ambiente, e quindi della salute, non interessa nulla a chi di dovere e che anzi il virus è solo il grimaldello per inquinare di più, lucrare di più, ottenere ancora più potere negando libertà e diritti alle persone.
E visto che vengono sempre tirate fuori le cifre (ammesso che non siano state distorte) dei morti da coronavirus per giustificare ogni misura restrittiva, allora andiamo a vedere delle cifre ufficiali secondo proprio l’OMS, così come dice la Maggiori:
«Per non dimenticare una grande subdola nemica, molto più del virus: la CO2. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, ogni anno muoiono 13 milioni di persone per fattori ambientali evitabili, di cui 7 milioni a causa dell’inquinamento dell’aria. Tra il 2030 e il 2050, i cambiamenti climatici faranno aumentare le vittime ogni anno di 250 mila unità, per malnutrizione, malaria, diarrea, ondate di calore ecc.».
Se tanto mi dà tanto, dovremmo essere tutti mobilitati all’unisono per scongiurare questa ecatombe con prospettive future ancora più drammatiche ma stranamente “i paladini della salute” non fanno niente, non muovono un dito se paragonato a quello che si sta facendo per il coronavirus. Ma come mai? Interessano solo i morti di coronavirus? Gli altri sono morti di serie zeta? A quanto pare sì, e anche solo questo argomento toglie qualsiasi credibilità a chi dice che ci priva di ogni libertà e diritto in nome di una fantomatica e inesistente tutela della salute. L’unica tutela che si vede all’orizzonte sono per il lucro e il potere ottenuti sulla pelle della salute.
Quindi ora ci troviamo con un nulla di fatto, una catastrofe climatica in pieno svolgimento e la tutela ambientale completamente sparita dai radar che già prima la davano quasi impercettibile.
Quella tutela ambientale che la Maggiori giustamente vuole affrontare con una serie molto efficace di consigli e pratiche nei vari campi del vivere quotidiano. Un libro il suo, chiaro e utile che si unisce alla ormai vastissima schiera di testi che dimostrano come la possibilità di agire in tutti i campi ci sarebbe ma non c’è alcuna volontà politica di intervenire.
Allora ognuno di noi può fare la propria parte, come ci indica la Maggiori, dall’alimentazione ai vestiti, dalla mobilità, alla scuola, dai trasporti alla finanza è possibile con interventi efficaci e semplici risparmiare tanti soldi e tutelare l’ambiente.
E l’autrice, così come tanti altri che hanno fatto scelte simili, dimostra che il cambiamento è percorribile anche per chi ha una famiglia numerosa. Un esempio ottimo di fattibilità del cambiamento e che smentisce ancora una volta tutti coloro che fanno critiche o che cercano costantemente scuse, giustificazioni pur di non agire. Agire si può sempre, con e senza famiglia anche numerosa, l’importante è volerlo veramente fare. E se non si sa come iniziare, basta leggere il libro della Maggiori per avere tanti riferimenti, idee e consigli puntuali e circostanziati. Un ottimo lavoro di ricerca e proposta per chi vuole intraprendere un cammino di cambiamento e alleggerire la propria impronta ecologica sul pianeta.
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