«Gli stati membri dell’Unione Europea che parteciperanno al meeting del 29 settembre in Sud Corea si prendano la responsabilità di chiedere il veto definitive alla diffusione incontrollata degli ogm, fermando immediatamente l’introduzione nell’ambiente degli insetti geneticamente modificati». E’ l’appello lanciato dall’associazione tedesca Testbiotech, attivissima sul fronte della lotta agli organismi geneticamente modificati. All’appello hanno aderito già 35 organizzazioni. La conferenza internazionale farà il punto sul protocollo di Cartagena sulla biosicurezza ed è facoltà di chi ha sottoscritto il protocollo di fermare le importazioni di ogm in Europa. «L’accordo sottoscritto a Cartagena è, insieme alla Convenzione sulla Biodiversità, uno strumento che dovrebbe servire a proteggere la diversità biologica e la salute umana – spiega l’associazione Testbiotech - ma ovviamente non è possibile alcun passo avanti senza la precisa volontà di adottare misure serie contro chi invece promuove la diffusione degli ogm. Negli ultimi anni ci sono stati numerosissimi casi confermati di diffusione incontrollata con conseguente contaminazione di ampie aree in diverse nazioni. Per esempio, mais e cotone in Messico, l’agrostide negli Usa e l’olio di colza in Europa, Giappone, Australia e Nord America. Inoltre, e su questo l’allarme è massimo, le multinazionali del settore stanno progettando di rilasciare nell’ambiente anche mosche geneticamente modificate che muovendosi facilmente renderebbero ancora più incontrollabile la diffusione di organismi di cui si sa veramente molto poco e di cui non è stata affatto stabilita la sicurezza. L’Unione Europea ha già sottolineato la preoccupazione e i problemi rilevanti che la diffusione di tali insetti ogm potrebbe provocare nell’ambiente e agli esseri umani ma non ha ancora proposto iniziative specifiche per prevenire e fermare l’emergenza. Chiediamo dunque agli stati membri della UE di adottare misure significative per ottenere una regolamentazione internazionale bloccando nel frattempo ogni ulteriore introduzione di ogm. Siamo molto preoccupati riguardo al trattato TTIP tra UE e Usa, lascia spazio a molti dubbi, a molti rischi, inaccettabili».
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