Basti pensare ad un’abitazione che ha in media consumi molto alti e che, se coibentata a dovere, come minimo dimezza i consumi. Considerato che il riscaldamento e il raffrescamento sono i costi più alti che ci sono in una abitazione, è facile capire quanto si può guadagnare.
Le banche potrebbero prestare a tassi agevolati i soldi per permettere alle famiglie di coibentare le abitazioni e, bollette alla mano, si potrebbe facilmente calcolare quanto saranno i consumi in futuro e da quelli conteggiare i soldi che dovranno essere restituiti alla banca. Si potrebbe infatti ipotizzare che il risparmio ottenuto vada a ripagare il prestito con tanto di interessi. In questo modo la banca presta soldi sicuri, non inganna nessuno e la famiglia praticamente non spende nulla e si ritrova la casa coibentata. Una logica Energy Service Company ma per piccole utenze, non per grandi edifici, complessi industriali e simili.
La quadratura del cerchio sarebbe avere a disposizione un tecnico qualificato (non perché ha qualche certificazione, perché le certificazioni ormai si comprano in latteria, ma perché ha al suo attivo interventi realizzati, progetti eseguiti , formazione veramente qualificata) che la banca consiglia al cliente nel pacchetto e che ha tutti gli interessi a fare un buon lavoro perché nel risparmio energetico c’è anche il suo guadagno. In questo modo, per forza il tecnico dovrà essere preparato perché altrimenti al primo progetto fatto male o sballato, non solo non ci guadagna ma la banca lo sostituisce con un altro.
Il tecnico incaricato dalla banca farebbe prima un sopralluogo, poi stilerebbe un preventivo per i possibili lavori e infine seguirebbe i lavori stessi fino alla loro conclusione.
Quindi la banca presta i soldi, il tecnico indica più ditte esperte per questi interventi a cui rivolgersi e il cliente sceglie quella che ritiene migliore e si fa eseguire i lavori. Anche la ditta dovrà essere all’altezza e con adeguato curriculum, altrimenti verrà depennata dalla banca o dal tecnico nella lista di ditte idonee a fare quel tipo di lavoro.
La banca potrebbe dare prestiti ad interessi ancora più agevolati a chi coibentasse la propria abitazione con materiali isolanti naturali.
Le banche i soldi li hanno, potrebbero organizzare questo semplice sistema domani mattina, pubblicizzarlo ai clienti come fanno normalmente per i prodotti truffa e potrebbero, questa volta, invece di truffarli fare una cosa positiva per la banca stessa, per i clienti, per il mercato del lavoro, per i professionisti e non ultimo per l’ambiente. In Italia ci sono così tanti interventi da eseguire nei milioni di metri quadrati di superfici di ogni tipo ridotte malissimo, che se si intervenisse in questo modo si assorbirebbe la disoccupazione in un amen, si rivitalizzerebbero l’economia e anche l’agricoltura dato che uno dei migliori materiali isolanti è la canapa, materiale per il quale l’Italia aveva in passato un ruolo importante.
Questa sarebbe economia, finanza, occupazione con un senso; chissà se questo senso arriverà prima o poi alle menti eccelse che guidano questo paese e che ancora credono che fare autostrade e riempire il paese di case e automobili sia il futuro, un futuro che sa di preistoria.
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