Italia ricca di rinnovabili inutilizzate; ora, con la crisi Russia-Ucraina, prega che non si chiudano i "rubinetti del fossile"

Sono “solo” più di trent'anni che chi si occupa di sostenibilità e rinnovabili propone, in ambito energetico, soluzioni razionali e sensate. Eppure, avete forse visto qualcosa di razionale e sensato deciso dai governi nel corso di tutti questi anni? E ora, con ciò che sta accadendo tra Russia e Ucraina, l'Italia prega che non si chiudano i "rubinetti del fossile"...

Italia ricca di rinnovabili inutilizzate; ora, con la crisi Russia-Ucraina, prega che non si chiudano i

Sono “solo” più di trent'anni che chi si occupa di sostenibilità e rinnovabili propone, in ambito energetico, soluzioni razionali e sensate. Eppure, avete forse visto qualcosa di razionale e sensato deciso dai governi nel corso di tutti questi anni? Ora, con ciò che sta accadendo tra Russia e Ucraina, l'Italia prega che non si chiudano i "rubinetti del fossile"...

I fedelissimi sudditi delle multinazionali dell’energia fossile non potevano mica rendere il paese indipendente e sfruttare le sue fonti rinnovabili, che sono diffuse e abbondanti. E così le proposte di efficienza e risparmio energetico, di uso delle fonti rinnovabili, sono sempre state viste come irrealistiche, troppo stile “ambientalista”, tranne poi accorgersi negli ultimi anni che erano non solo realistiche ma le uniche con una prospettiva e un senso. Ma per i fedelissimi sudditi era impensabile cambiare rotta e far perdere miliardi di profitti alle multinazionali di cui sopra.

Da un po' di tempo però i maggiori inquinatori del mondo sono diventati improvvisamente “sostenibili” ed è tutto un fiorire di pubblicità demenziali e parole dolci sull’ambiente, tanto con tutti i soldi che hanno i dinosauri del fossile possono raccontare quello che vogliono, qualche storiella sulle rinnovabili, qualche impianto dimostrativo qui e lì ma poi il core business è sempre lo stesso: fossili, fossili, fossili e sopratutto gas. Quello stesso gas che di ambientalmente compatibile o rinnovabile non ha nulla e che viene anche dalle zone attualmente in guerra.

In barba a qualsiasi logica, ci hanno raccontato che il gas comprato all’estero ci rendeva indipendenti (contraddizione in termini così palese che solo un politico la può concepire), che la TAP in Puglia, vera rovina ecologica, era indispensabile, che con il gas le famiglie avrebbero risparmiato (andatelo a dire adesso con le bollette che schizzano all’impazzata) e così via, a dichiarare una tale mole di idiozie da impallidire.

Ma fra un pannello solare che si nutre gratis e una fonte fossile che va pagata sempre, cosa sarà più conveniente? Lo capirebbe chiunque, tranne chi non vuole capirlo, essendo in assoluta malafede e conflitto di interessi.

Ora cosa succederà con una crisi Russa-Ucraina dai contorni drammatici e che ci vede coinvolti da vicino? Sia perché siamo una colonia degli Stati Uniti con tanto di loro basi militari che ci rendono un possibile bersaglio, sia perché con la suicida scelta di essere dipendenti dai combustibili fossili, ci si è impiccati completamente a paesi esteri che se chiudono i rubinetti ci mettono ko.

Forse qualcuno si ricorda ancora lo sciopero degli autotrasportatori di anni fa? L’Italia in ginocchio in pochi giorni e ora si prospetta la stessa situazione. Dall’epoca qualcosa è cambiato? Qualcuno ha imparato la lezione?  Noi, e chi come noi si occupa di sostenibilità ed energie rinnovabili, lo avevamo detto, abbiamo avvertito, abbiamo dato e realizzato proposte concrete, non una o due volte ma cento, mille, diecimila volte.

Adesso si crederà ancora o si darà credito a gente che non ha fatto altro che raccontarci menzogne, ultimamente colorate di verde? Non hanno e non possono avere nemmeno mezza idea di come affrontare la situazione e cosa fare.

Ora più che mai quindi è necessario fare i seguenti passaggi.

1) Non dare nessun credito a quello che dicono politici, uomini d’affari, presunti esperti o simili che ci hanno messo in questa situazione, che non hanno nessuna intenzione di tirarci fuori e che mai sarebbero nemmeno in grado di farlo.

2) Perseguire una riduzione drastica degli sprechi in ogni ambito

3) Usare razionalmente l’energia e applicare interventi di risparmio energetico

4) Installare energie rinnovabili

5) Costruire da subito progetti di autosufficienza energetica e alimentare

6) Mettersi insieme con altre persone per ricreare rapporti diretti e legami comunitari che sono la vera forza, salvezza e autentico stato sociale in una situazione ormai allo sfacelo

E se c’è un paese al mondo che può fare tutto questo e subito è di sicuro l’Italia, rendendosi finalmente libera e indipendente da interessi e poteri che l’hanno portata in questa drammatica situazione che sarà senza uscita se si continua a obbedire a quei poteri e quegli interessi.

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«Puntare sulla tutela e sul ripristino ambientale, sul recupero delle risorse, sul risparmio energetico e idrico, sull’efficienza energetica e sull’uso di energie rinnovabili è già di per sé un preciso e chiaro piano di intervento politico, sociale, occupazionale ed economico - si legge nell'introduzione - Lavorare in questa direzione garantisce vantaggi e ritorni da ogni punto di vista e coinvolgendo tutti i cittadini si possono avere risultati estremamente positivi, fino all’azzeramento delle emissioni climalteranti in un tempo breve. Gli elementi fondamentali di un’azione del genere sono tutti presenti: economia, lavoro e ambiente, quindi di conseguenza tutela della salute, e devono essere veicolati all’interno di valori che guardano anche alle future generazioni per la costruzione di un autentico benessere».

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