Si chiamano Samuel Perini e Andrea Bandoli. Sono poco più che ventenni: Samuel è uno scalatore ed è laureato in Biologia mentre Andrea è un maestro d'arte.
Hanno storie diverse, vite autonome, ma una passione comune che li spingerà, dal prossimo 15 maggio, a compiere un'impresa di assoluto rilievo. E per di più, con uno scopo molto nobile: la promozione della sostenibilità ambientale.
Infatti date le loro abilità fisiche e intellettuali hanno pensato di intraprendere un viaggio in bicicletta partendo da Fano (PU) fino a Siviglia, Spagna, e di documentare il tutto tramite videocamera e macchina fotografica.
Lo faranno nell'arco di un mese inforcando una bicicletta e pedalando per 1700 km. Un percorso faticosissimo che sarà di fatto la congiunzione di tutti i punti di ristoro eco-compatibili presenti tra la cittadina marchigiana a quella spagnola.
Infatti le tappe intermedie sono state stabilite in base alla presenza di ecovillaggi (http://gen-europe.org/home/home/index.htm http://www.ecovillaggi.it/) a basso impatto ambientale dove la cultura della sostenibilità ecologica è l'elemento più caratterizzante e irrinunciabile perché loro vogliono promuovere e rendere noto uno stile di vita ecologico e sostenibile. Infatti queste strutture sono alimentate da energie rinnovabili e praticano abitualmente la permacultura o altre forme di agricoltura biologica.
La partenza è fissata per il 17 maggio prossimo e questo viaggio non sarà la loro ultima esperienza, ma potrebbe essere la più significativa o almeno così sperano.
L'avventura sarà seguita giorno dopo giorno anche attraverso il web e in particolare con i social network: l'avanzamento dei due esploratori sarà riportato quotidianamente sulla pagina Facebook intitolata "ECO SI SI VA" (https://www.facebook.com/ecosisiva) e all'interno del corporate blog Veloce al sito rentalbikeitaly.com.
Tuttavia possiamo già avere un assaggio dell'esperienza parlandone direttamente con i protagonisti.
Come è avvenuta la scelta di questi particolari ecovillaggi rispetto ai tanti che ci sono?
«Proprio a causa dei numerosi ecovillaggi la scelta non è stata affatto semplice. Per fortuna avevamo in mente alcune città da visitare, in particolare in Toscana. Inoltre ci ha aiutato nella scelta il fatto di avere la città di Livorno come ultima meta italiana da cui salperemo con il traghetto verso Barcellona. Pertanto, sommando le nostre preferenze a questa destinazione obbligatoria, abbiamo ristretto il numero di ecovillaggi a quelli elencati nel programma. Alcuni hanno già confermato la loro disponibilità, altri devono ancora risponderci. Forse non riusciremo a visitarli tutti visti anche i loro impegni in altri progetti».
Perché avete scelto la Spagna come destinazione?
«Inizialmente il progetto prevedeva l'attraversamento del sud della Francia. Purtroppo per impegni di studio e lavoro siamo stati costretti a diminuire la durata del viaggio e quindi la distanza. Abbiamo preferito l'Andalusia per una questione "sociale": abbiamo avuto la fortuna e il piacere di incontrare e conoscere un numero abbastanza elevato di persone provenienti da questa regione spagnola. Le loro descrizioni ci hanno intrigato e incuriosito tanto da non volerci perdere neanche un metro di questa acclamata Andalusia. Se avessimo incontrato persone entusiaste provenienti dal sud della Francia molto probabilmente avremmo optato per questa».
Cosa vi anima? Finalità e obiettivi di una simile avventura?
«Noi ci auguriamo innanzitutto di incontrare persone che valga la pena di conoscere, nuovi amici che ci insegneranno cose nuove. Non esiste miglior insegnamento che quello conferito dalle relazioni con altri esseri viventi. Ovviamente se questa nostra avventura dovesse riscuotere un discreto successo ci piacerebbe replicare magari con una uscita invernale e quindi realizzare quello a cui molte persone aspirano o almeno così credo: il tuo lavoro è la tua vita. Ci piacerebbe davvero tanto percorrere chilometri con le nostre stesse forze ed energie e dar voce a quelle realtà che secondo noi dovrebbero essere considerate allo stesso modo di quelle principali. Ci piacerebbe essere un esempio per altri ragazzi di uno stile di vita per così dire ecologico e sostenibile. Per rendere noto un altro tipo di viaggio tra i tanti che ci possono essere e per rinforzare questa idea non potevamo non pensare agli ecovillaggi. Uno stile di vita 365 giorni all'anno ecologico e sostenibile. Generalmente parlando vorremo essere portavoce di un equilibrio tra tutto quello che ci circonda. Esageriamo? Però è quello che sentiamo. Infatti siamo ragazzi dinamici, non siamo fissi sulle nostre idee ma ci cibiamo di tutte quelle esperienze che altre persone hanno ritenuto funzionali e che naturalmente verranno dai noi interpretate e comprese».
Avete scelto un percorso rurale, agreste; il vostro è quindi un invito a preferire la campagna o ci sono anche realtà urbane che meritano attenzione?
«Preferiamo percorrere strade meno trafficate e inquinate, annusare i vari profumi della primavera-estate e non quelli dei tubi di scarico delle auto e delle industrie, osservare l'equilibrio tra natura e uomo e non il disequilibrio che spesso si nota nelle metropoli. Nonostante questo visiteremo anche grandi città perché meritano comunque uno sguardo data l'abilità dell'uomo nel costruirle. Pertanto la nostra esperienza comprenderà una vasta gamma di paesaggi, colori, odori e rumori perché riteniamo che qualsiasi cosa o essere vivente abbia qualcosa da insegnare, da quella più agreste a quella più urbana. Più l'ambiente è vario, maggiore sono gli stimoli e migliore sarà la nostra conoscenza».
Per maggiori informazioni al riguardo clicca qui