Eccoci qua. Passato una buona estate? Io sì e la sto ancora passando, perché la luce e il caldo resistono ricordandoci che c'è un mondo fuori dalle nostre case e dai nostri uffici.

Un'estate strana quella appena conclusa. Gran parte dell'Italia è stata tediata da freddo, pioggia, tempo instabaile e poi... il cosiddetto caldo africano. I mass media si sono esaltati nel fare pronostici, previsioni, allerte. E noi abbiamo imprecato o festeggiato, a seconda dei tempi e delle esigenze.

In queste settimane, in molti si sono interrogati sul senso delle vacanze. C'è chi le contesta, chi le sogna, chi le utilizza come status symbol e chi si intristisce perché deve restare a casa. Poi, immancabile, è arrivato il grande dramma dello "stress da rientro". Esperti di tutti i tipi si sono affannati a spiegarci che è bene cominciare piano, non reinserirsi subito nei ritmi della mega-macchina, e così via.

C'è persino chi afferma che "sole e mare ci rendono meno intelligenti". Insomma, ancora una volta si cerca di virtualizzare il più possibile la realtà, di non farci "sentire", pensare, "cogliere realmente il senso delle cose".

E se invece che preoccuparci dello stress da rientro ci preoccupassimo di non "rientrare" in una vita che non ci piace? E se invece di sognare tutto l'anno le vacanze, cercassimo di vivere una vita che si avvicina di più a ciò che sogniamo? E se tornassimo a chiederci "perché" facciamo le cose? Perché lavoriamo? Per vivere? E per vivere ci servono davvero tutte le cose che abbiamo e che ci costano così tanti soldi? O forse viviamo per lavorare? Quando incontriamo qualcuno che non conosciamo, non chiediamo "chi sei", ma... "cosa fai". Il lavoro ci definisce, ci identifica. E dilaga in ogni spazio della nostra vita.

Qualche settimana fa mi trovavo in autogrill. Un bambino faceva i capricci in modo clamoroso. La mamma lo sopportava. Questo bambino voleva farsi comprare due giocattoli e un dolce. Dopo vari strilli e lamentele, la mamma ha accettato le richieste del figlio. Questo si è girato verso la sorella e ha strillato: "io ho comprato tre cose e tu dueeee"!

Non era felice per gli acquisti in sè o per il dolcetto conquistato. Era felice perché avevsa "tre cose". Una cosa in più della sorellina. La quale, senza colpo ferire, ha preso letteralmente a caso un oggetto dal bancone e lo ha chiesto alla madre. La madre ha accettato e lei ha fatto la linguaccia al fratello.

Tre cose pari...

Con madre compiacente. Consumi che crescono. Economia felice. E' per questo che lavoriamo tanto? Ed è per questo che poi temiamo lo stress da rientro?

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Prima di chiudere ti voglio segnalare due importanti appuntamenti:

Il 17 settembre, a Roma, inizia una nuova edizione del corso in 72 ore di Permacultura. Io ho partecipato qualche mese fa ed è stata un'esperienza davvero notevole. La permacultura non è solo una tecnica agricola, è un approccio alla vita, all'esistenza. Su di essa si è sviluppato il meoto e il movimento delle transition town, una delle più importanti risposte concrete alle crisi del nostro tempo.

Dall'8 all'11 settembre a Bologna torna il SANA con un’edizione dedicata al biologico certificato e al naturale, agli operatori professionali e a un pubblico specializzato, messa a punto in collaborazione con rappresentanti delle principali associazioni dei produttori (FederBio, Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Federimpresa Erbe, Unipro, Assorbe, Siste, Fippo).

A presto

Daniel Tarozzi

QUESTA SETTIMANA SUL CAMBIAMENTO

Parte il progetto 'Energia: diritti a Viva Voce'
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Crisi - Nel 2010 sono stati spesi 27 miliardi in materiale bellico, 50 mila euro al minuto, 3 milioni l'ora, 78 milioni al giorno. "È mai possibile che a nessun politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari per ottenere i fondi necessari per la manovra invece di farli pagare ai cittadini?". Da Padre Alex Zanotelli un appello a mobilitarsi contro l'irragionevole e spropositato finanziamento dell'apparato militare. ... continua

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Ancora carbone: a Vado Ligure raddoppia la centrale
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Ridurre il debito? La contro manovra di "Sbilanciamoci!"
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