Jungo, un'idea per ridurre il traffico cittadino

Si chiama Jungo ed è un progetto di mobilità sostenibile, già testato in Trentino, consistente in una via di mezzo fra car-sharing ed autostop. Gli iscritti all'associazione Jungo vengono muniti di tesserino di riconoscimento e accettano una serie di regole condivise improntate sui criteri di rapidità, risparmio e sicurezza degli spostamenti. Un'ottima idea.

Jungo, un'idea per ridurre il traffico cittadino
Immaginatevi che le strade intasate dal traffico siano dei grandi nastri trasportatori in cui le macchine sono una sorta di carrelli, di unità minime di trasporto. Salterebbe subito all'occhio che tali unità viaggiano sfruttando solo un quarto della loro efficienza. E certo a nessuno verrebbe in mente di immettere nuovi carrelli se prima non venissero riempiti quelli già in circolo. Dei ragionamenti simili deve averli fatti Enrico Gorini, ideatore di Jungo (da pronunciarsi all'italiana, 'iungo'). Si tratta di un progetto di mobilità sostenibile che sta a metà tra il car-sharing e l'autostop. Funziona così: una volta che ci si è iscritti all'associazione Jungo (la quota è di 15 euro annui), arriva a casa una tessera d'identità. Questa servirà sia per dare passaggi che per riceverne, una sorta di strumento per il riconoscimento e la sicurezza reciproci e la consapevolezza della condivisione delle stesse regole. Chi è in cerca di un passaggio dovrà posizionarsi per strada come un qualsiasi autostoppista e mostrare la sua tessera Jungo agli automobilisti. Questi, se ne sono in possesso, faranno lo stesso. Lo jungonauta (colui che richiede il passaggio), si impegna a pagare 20 centesimi fissi più 10 per ogni chilometro percorso allo jungatore. Inoltre la sicurezza dei passaggi è garantita da un sistema a monte, che impedisce l'iscrizione al sistema a persone con precedenti penali gravi, e a valle, che permette a ciascuno di segnalare inconvenienti incorsi durante il passaggio. In Trentino, territorio pilota, il progetto è sembrato funzionare. Il "Tempo Medio di Attesa" maschile, di 22 minuti per l'autostop generico, è stato fin da subito più basso, ed è andato costantemente scendendo. 11 minuti nel giugno 2009, 8.7 minuti nel 2010 (su 380 imbarchi). Il "T.M.A." femminile, misurato nel 2010, è stato di 6.9 minuti. Il primo trimestre 2011, su 33 imbarchi monitorati, evidenzia un ulteriore calo del tempo d'attesa: 5,2 minuti sia per i maschi che per le femmine. Secondo il suo ideatore, il segreto di Jungo sta nel fatto che riesce a coniugare rapidità, risparmio e sicurezza. Se fosse messo in pratica in maniera estesa e condivisa, sostiene Gorini, potrebbe ridurre il traffico del 75 per cento, generare un quarto dell'inquinamento attuale e ridurre di 3-4 volte il tempo degli spostamenti individuali.

Commenti

Molto interessante, efficace, economico, nonché salutare il sistema jungo. Speriamo che possa fuzionare il più possibile
Teresa, 18-04-2011 09:18
discorso molto interessante,se funziona!
gualtiero, 19-04-2011 07:19
Da segnalare è anche il "carpooling", conosciuto anche come "auto di gruppo" per viaggiare insieme e risparmiare tempo denaro ed ambiente. http://www.carpooling.it
Carpooling, 19-04-2011 09:19
Segnalo un'intervista da me realizzata a Gloria Gelmi, che sta avviando Jungo in provincia di Bergamo. http://www.marcodemitri.it/car-pooling-autostop-gloria-gelmi-jungo/
Marco De Mitri (www.marcodemitri.it), 20-04-2011 02:20
Sta già funzionando ! in trentino ora i tempi sono 7.7 per gli uomini e 7.2 per le donne. NON CI SONO CONTROINDICAZIONI o COSTI AGGIUNTI, e nemmeno limiti di crescita. ora anche a Modena stanno iniziando ! iscrivetevi subito per innalzare la conoscenza di questa risorsa inesauribile ! boscostudio@libero.it
mauro, 22-09-2011 12:22

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