Eccoci pronti a comprare la nuova meraviglia di massa l’iPhone 10, imperdibile oggetto del desiderio per la modica cifra di circa 1200 euro!
Un video girato alla gente che di fronte adun negozio della Apple fa la notte per essere tra i primi ad acquistarlo definisce molto bene la situazione del consumismo attuale. Persone che hanno l’intera collezione di iPhone e ti spiegano che in fondo costa poco perchè ti serve tanto, chi dice che il prossimo anno sarà ancora lì per il prossimo iPhone, chi ti conferma che ogni due anni bisogna cambiarlo. Questi commenti chiariscono che non compri un oggetto così costoso perchè ti serve, dato che anche qualora ti servisse un cellulare te ne puoi comprare uno che costa molto meno o usare la decina che hai a casa perfettamente funzionanti, ma lo compri perchè così ti senti appagato e moderno, al passo con i tempi e perchè la pubblicità ti ha convinto che non puoi farne a meno.
Funziona tutto così nella follia consumista, non hai nessun bisogno di un'auto nuova, ma se quella che hai ha già 5 anni mica puoi fare lo sfigato che non te ne compri un'altra, anche a rate, anche ipotecandoti casa, ma la devi avere. A cosa servono orologi di marca che costano fino a migliaia di euro? A nulla, assolutamente a nulla, dato che l’ora ce l’abbiamo sotto gli occhi costantemente. Ma con un orologio di lusso al polso dimostrerai di essere un uomo arrivato (dove chi lo sa?) e potrai fare la stessa figura dei divi che ne fanno la pubblicità. Non ho mai capito poi perchè le pubblicità di orologi sono quasi sempre appannaggio degli uomini; l’orologio deve avere qualcosa di testosteronico che a noi umili mortali sfugge. Stessa cosa un vestito firmato, un profumo, non ti servono a niente anche perchè hai già il guardaroba pieno, saponi, creme e profumi di ogni tipo; ma vuoi mettere come ti guarderanno le donne o gli uomini quando passi? Peccato che poi tutte queste esteriorità celino spesso delle povertà interiori. Infatti se pensi di esprimere te stesso attraverso l‘apparenza o un vestito, devi essere davvero sfigato; ma questo concetto al mondo dell’immagine, dove tutto si compra e si vende, non importa e ti fanno apparire sfigato se questi oggetti dalla discutibilissima utilità ma dall’alto prezzo, non li compri.
Ma il paradosso di tutto ciò è che ci continuano a dire che siamo in crisi, che c’è disoccupazione, che non si trova lavoro, etc etc. Nella fila davanti al negozio dei tossicodipendenti da iPhone si vedono molti giovani. Se i giovani sono praticamente tutti disoccupati, chi gli dà ben 1200 euro per comprarsi il mitico numero 10? Ovviamente i loro genitori, che sono i primi consumatori e che credono a tutte le balle che dice la pubblicità e, per comprarsele e comprarle ai loro figli, si ammazzano di lavoro, corrono a destra e sinistra e ovviamente si stressano, si lamentano e contemporaneamente dicono che non ci sono abbastanza soldi. E per comprarsi quello che il consumismo li convince ad acquistare, ovviamente trascurano i figli stessi, le loro compagne o i loro compagni, gli amici, la natura e tutte quelle cose che danno normalmente appagamento gratis.
Ma queste cose non si possono dire, non è bene porsi in questa maniera perchè se non si comprano cose inutili o superflue; se lo diciamo, il PIL decresce e andiamo in crisi o meglio i megamiliardari che ci propinano questa roba saranno costretti a comprarsi qualche Ferrari in meno e costruirsi qualche megavilla in meno e questo è inaccettabile, è contro il progresso della specie umana e non possiamo di certo permetterlo.
Quindi compratevi l’iPhone X, magari anche due se potete e prenotatevi anche l‘11 e il 12, il 13 il 14 e così via che puntuali arriveranno nei prossimi anni. Fino a quando, esaurite tutte le risorse per costruire questi aggeggi, torneremo ai segnali di fumo per comunicare. E quindi la mega tecnologia esclusivamente al servizio del profitto che ci permette ora di fare cose strabilianti, ci porterà dritti all’età della pietra, senza nemmeno passaggi intermedi.
In ogni caso se siete convinti di comprarvi un nuovo iPhone acquistate quello sponsorizzato da un testimonial di eccezione: Natalino Balasso