La tecnologia, di cui andiamo tanto fieri e che consideriamo indiscutibile, ci sta portando dritti a una catastrofe da cui, se ci va bene, quei pochi che sopravviveranno, torneranno all’età della pietra. La favoletta trita e ritrita, valida per ogni occasione, che la tecnologia è sempre neutra, che dipende dall’uso che se ne fa, viene facilmente smentita proprio dall’esempio delle armi nucleari che secondo questo assunto sarebbero neutre, dipende l’uso che se ne fa. Già di per sé un concetto del genere è assurdo e tragicamente ridicolo ma dimostra come non si ha nessuna coscienza o capacità di discernimento di fronte alla tecnologia, che non può mai essere neutra, perché dipende da chi l’ha inventata, per quali scopi viene usata e che effetti ha sulle persone e sull’ambiente. Ma i fan delle “magnifiche sorti e progressive” non si fanno domande, non riflettono, a loro basta che la tecnologia regali divertimento, comodità e magari anche follower e allora qualsiasi cosa è ammessa e da difendere a spada tratta. Ma questa voluta cecità non gli fa vedere che la tecnologia, considerata da
loro santa sempre e comunque, gli si sta rivoltando contro.
La tecnologia è purtroppo in mano ai pazzi al potere che gestiscono arsenali nucleari che possono annientare l’umanità in un attimo.
Del resto chi sta al potere e non ha mai fatto nulla per migliorare veramente le condizioni dell’umanità e dell’ambiente, per quale motivo dovrebbe ora preoccuparsi di scatenare l’apocalisse? I potenti del mondo ci hanno sempre lavorato alacremente giorno per giorno: pesticidi, inquinamento alle stelle, chimica fuori controllo, ogm, rifiuti, sfruttamento, distruzione sistematica della natura, ovvero un percorso di persone che cercano in tutti i modi di suicidarsi. Non c’è nessuna razionalità o senso in quello che fanno, inevitabile è quindi l’avverarsi della peggiore delle ipotesi.
Ma i potenti non hanno fatto tutto da soli e senza supporto; sono stati democraticamente eletti, democraticamente supportati, democraticamente giustificati, laddove la democrazia è ormai da tempo una parola vuota che non significa più nulla. Anche perché, parliamoci chiaro, finché si possono salvaguardare i consumi del paese dei balocchi per quale motivo cambiare?
Cosa vuoi che ci freghi dell’ambiente, dell’inquinamento, degli sprechi colossali, della fame nel mondo, delle guerre, dello sfruttamento bestiale di persone, se tutto questo ci permette di continuare a stare nel paese dei balocchi...
E se mantenere lo status quo significa continuare a dare il potere in mano ai pazzi che ci porteranno all’estinzione, chi se ne frega, l’importante è che ci garantiscano l’apericena al locale in della nostra città. Quindi forti del supporto dell’uomo medio o, meglio, meno che mediocre, i pazzi al potere ora hanno deciso che è il momento del reset finale, di fare tabula rasa di tutto per il trionfo finale dellafollia. E i potenti che giocano all’apocalisse come fossero i ragazzini del quartiere che si accapigliano per delle figurine o delle biglie, sono gente che ha pure studiato nelle migliori università (o forse proprio per quello?), vengono definiti statisti, li si tratta con mega stipendi, tappeti rossi e ogni privilegio, loro che stanno lavorando alacremente per farci fuori tutti.
Il senso della realtà e della vita, questi personaggi, lo hanno perso da tempo, ammesso che ne abbiano mai avuto uno e ora non resta loro che spingere i bottoni per resettare l’era dell’homo stupidens facendo finire nella maniera più ingloriosa e idiota, la sua folle corsa verso il niente.
E’ una magra consolazione ma almeno venga messo agli atti dei posteri, fossero anche solo dei microbi gli unici che si salveranno dall’apocalisse nucleare: non in mio nome.

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