La Nazione della vita, cioè quella delle Piante

Un altro capolavoro di libro da parte dello scienziato Stefano Mancuso: La Nazione delle Piante dovrebbe essere adottato come libro di testo in tutte le scuole d'Italia. In 134 pagine c’è un condensato di saggezza, informazioni e idee che dovrebbero essere i pilastri di qualsiasi paese che si reputa avanzato.

La Nazione della vita, cioè quella delle Piante

Un altro capolavoro di libro da parte dello scienziato Stefano Mancuso: La Nazione delle Piante dovrebbe essere adottato come libro di testo in tutte le scuole d'Italia. In 134 pagine c’è un condensato di saggezza, informazioni  e idee che dovrebbero essere i pilastri di qualsiasi paese che si reputa avanzato.

Le piante sono un sistema che ci permette la vita e quindi avremmo tutto da imparare e da scoprire e invece le conosciamo ben poco. Su chi dovrebbe regnare e da chi imparare su questo pianeta lo dicono i numeri che parlano da soli: le piante rappresentano oltre l’80% della biomassa della terra, mentre gli uomini sono solo lo 0,01%. Le piante hanno una capacità di adattamento e intelligenza che al confronto noi siamo dei trogloditi, basta studiarle per rendersene conto e l’incredibile è che ne sappiamo ancora pochissimo e nonostante ciò quel pochissimo è strabiliante. La grande capacità e il merito di Mancuso è trarre dallo studio e dall’osservazione delle piante un sistema perfetto funzionate da cui dovremmo solo prendere esempio e farlo nostro, tanto è efficace, intelligente e rispettoso delle basi dell’esistenza. 

Ma purtroppo nonostante siamo l’ultimissima ruota del carro su questo pianeta, pensiamo di essere onnipotenti e di saperne di più della natura e quindi la triste conseguenza è quella sotto gli occhi di tutti: abbiamo dichiarato guerra alla natura che è la stessa ci fa vivere.  

Interessante che anche Mancuso citi il fatto che non è possibile continuare a parlare di crescita e di consumare risorse infinite in un pianeta dalle risorse finite. Inoltre sfata pure la credenza per la quale siamo “troppi”. Il pianeta potrebbe infatti tranquillamente sfamare tutte le persone attuali e anche di più ma solo a patto che l’umanità cambiasse radicalmente il proprio stile di vita, riducendo drasticamente l’uso di risorse non rinnovabili. Quindi anche un luminare come Mancuso mette a tacere tutte le bizzarre affermazioni di chi afferma che siamo “troppi” dando in questo modo pericolose colpe a chi proprio non ne ha. E guarda caso quei troppi sono sempre gli “altri”, noi siamo giusti.

Ma più di mille commenti, basta La carta dei diritti delle piante che Mancuso stila e di cui nel libro ne analizza diffusamente tutti gli otto punti.

1 La Terra è la casa comune della vita. La sovranità appartiene ad ogni essere vivente.

2 La Nazione delle Piante riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle comunità naturali come società basate sulle relazioni fra gli organismi che le compongono

3 La Nazione delle Piante non riconosce le gerarchie animali, fondate su centri di comando e funzioni concentrate, e favorisce democrazie vegetali diffuse e decentralizzate

4 La Nazione delle Piante rispetta universalmente i diritti dei viventi attuali e di quelli delle prossime generazioni

5 La Nazione delle Piante garantisce il diritto all’acqua, al suolo e all’atmosfera puliti

6 Il consumo di qualsiasi risorsa non ricostituibile per le generazioni dei viventi è vietato

7 La Nazione delle Piante non ha confini. Ogni essere vivente è libero di transitarvi, trasferirsi, vivervi, senza alcuna limitazione.

8 La Nazione delle Piante riconosce e favorisce il mutuo appoggio fra le comunità naturali di esseri viventi come strumento di convivenza e di progresso.

La Nazione delle piante, l’unica vera Nazione perché è quella della Vita.

 

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