La Lav ha lanciato un appello per invitare i cittadini a scrivere alla Commissione Europea chiedendone l'intervento dopo che nella legge di bilancio è stato inserito un articolo «che consentirà ai cacciatori di sparare sempre e ovunque, anche nei parchi e nei centri urbani» spiega l'associazione animalista.
La Lav segnala che prima della fine dell'anno «più di 30.000 persone hanno effettuato l’accesso al form che consentiva di inviare un messaggio al Presidente della Repubblica, ma questa enorme mobilitazione non è stata sufficiente: la Legge di Bilancio è stata promulgata lo scorso 29 dicembre 2022 con tutto il suo contenuto di devastazione di habitat e animali».
«Noi non ci arrendiamo e, se lo Stato non ci ha ascoltato, chiediamo l’intervento della Commissione Europea per ripristinare la tutela che è dovuta agli animali selvatici - prosegue la Lav - Tutta la fauna selvatica è ora a rischio nel nostro Paese, anche quella protetta dalle Direttive europee, anche quella che vive nelle aree tutelate che fanno parte della Rete europea Natura 2000. Non vogliamo lasciare nulla di intentato contro il dilagare della barbarie venatoria, ma sarà fondamentale avere tutti al nostro fianco. Inviamo quindi un appello a tutti coloro vogliano aiutarci in questa nuova battaglia».
La Lav invita i cittadini a scrivere alla Presidente della Commissione Europea e al Commissario Europeo all’Ambiente chiedendo il loro intervento.
Questo il testo del messaggio formulato da Lav:
«Alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e al Commissario europeo all’ambiente Virginijus Sinkevičius
La recentissima Legge italiana n.197 del 29 dicembre 2022 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, approvata dal Parlamento italiano, all’articolo 1 punti 447, 448 e 449 rimuove ogni limite alla partecipazione dei cacciatori al controllo faunistico, escludendo qualsiasi valutazione scientifica preventiva anche nel caso in cui sia prevista l'uccisione di animali appartenenti alle specie protette dalle Direttive Habitat e Uccelli. D'ora in poi i cacciatori italiani potranno intervenire nelle aree protette, anche facenti parte della rete Natura 2000, così come nelle aree urbane, in qualsiasi periodo dell'anno e a qualsiasi ora, nei confronti di qualsiasi specie animale e in assenza di ogni verifica scientifica violando così la protezione imposta dalle norme europee.
Come tantissimi altri cittadini italiani sono molto preoccupato per il futuro degli animali selvatici nel mio Paese, chiedo quindi un suo intervento urgente per imporre al Governo italiano il ripristino delle tutele previste dalle norme europee».