Parla di cose di cui non ha la minima conoscenza e competenza e ovviamente lo fa per portare avanti gli interessi di chi gli muove i fili. Pur di difendere gli interessi dei cementificatori, Salvini supera Orwell di 1984 dove la libertà è schiavitù e l’ignoranza è forza; secondo lui, la responsabilità delle recenti devastazioni ambientali dovute al maltempo è, udite, udite, degli ambientalisti!
Il prode questa volta ne ha sparata una di proporzioni siderali. Per anticipare le ovvie critiche alla cementificazione selvaggia e l’aggressione al territorio, che è prassi costante della Lega e dei governi di cui ha fatto parte in passato, Salvini si è inventato che la causa dei disastri degli scorsi giorni è rappresentata dai presunti ambientalisti da salotto.
Importante ricordare che la Regione Veneto e la Regione Lombardia, amministrate da anni dalla Lega, sono fra quelle che cementificano di più e i risultati devastanti non si sono fatti attendere, con buona pace di Salvini che può incolpare chiunque voglia ma la realtà dei fatti è chiara e incontrovertibile. Gli ambientalisti, che i salotti che frequenta Salvini non sanno nemmeno cosa siano, sono gli unici che nell’indifferenza più o meno generale da sempre avvertono sui rischi dell’effetto serra che sono la causa dei cambiamenti climatici.
L’effetto serra è provocato in grandissima parte dalle emissioni di combustibili fossili di cui la Lega è super sponsor, basti pensare all’appoggio del gasdotto TAP in Puglia e di ogni infrastruttura energetica inquinante. Per non parlare poi di strade e autostrade con il corredo di traffico e inquinamento che per la Lega sono come sangue nelle vene, le vogliono dappertutto. Gli ambientalisti costantemente lottano contro cementificatori, speculatori, corrotti, mafie assortite che ogni giorno aggrediscono e distruggono il territorio provocando le tragedie a cui assistiamo da anni.
In Italia non c’è mai stato un governo a guida ambientalista (importante ricordare che i verdi non sono certo i leghisti) e la possibilità degli ambientalisti di incidere sulle scelte politiche da un punto di vista istituzionale è stata pari allo zero, sempre contrastati dalle potentissime lobby di cui sopra, figuriamoci essere responsabili di qualcosa contro l’ambiente.
Per affermare che la colpa è degli ambientalisti o di ipotetici vincoli ambientali, proprio mentre si è consumata l’ennesima strage in una casa costruita abusivamente in Sicilia laddove non si sarebbe dovuta assolutamente costruire, ci vogliono un coraggio e una faccia tosta davvero notevoli; ma gli interessi in gioco sono così grandi che ci si espone tranquillamente a figure pessime. I vincoli ambientali in Italia sono purtroppo pochi e continuamente calpestati, si costruisce ovunque e comunque, a pochi metri dal mare, negli alvei dei fiumi, in zone rischiosissime, perché bisogna crescere e fare grande l’Italia. Ma al momento di grande ci sono solo le devastazioni e il numero di morti.
Salvini, attaccando chi difende l’ambiente e conseguentemente le persone che lo vivono, mette le mani avanti anche su un altro aspetto. Visto che in Germania inizia a soffiare un vento ambientalista abbastanza impetuoso, Salvini immediatamente corre a i ripari; non sia mai che quel vento arrivi anche da noi e la gente mandi finalmente a casa chi in Italia è il capo indiscusso della lotta contro l’ambiente e del non fare assolutamente nulla contro i sempre più gravi effetti del riscaldamento climatico. E comunque dobbiamo fargli i complimenti: il premio Attila dell’ambiente a Salvini non glielo leva nessuno, ha sbaragliato tutti i rivali in un colpo solo.