Mi arriva una lettera da Equitalia nella quale mi si informa che c’è una comunicazione per me ma non mi scrivono di cosa si tratta. Scrivono che la mia mail certificata non funziona e me lo comunicano per lettera. Vado all’ufficio di Equitalia a chiedere spiegazioni e il perché della comunicazione e mi dicono che c’è un pagamento da fare. Chiedo il perché non me lo abbiano mandato direttamente per lettera questo pagamento da fare e mi dicono che per risparmiare, le comunicazioni le fanno solo via mail. Ma allora perché mi hanno mandato una lettera? E già che c’erano perché non mi hanno mandato anche il pagamento per lettera obbligandomi ad andare ad un ufficio che è a circa 50 chilometri da dove abito? La logica non abita in Equitalia, lo spreco evidentemente sì. Verifico con il mio commercialista se si debba effettivamente pagare e quindi mi reco nuovamente allo sportello Equitalia. Tengo a precisare che è praticamente impossibile avere informazioni per telefono da Equitalia.
Intanto date un'occhiata allo sktech di Aldo, Giovanni e Giacomo!
Se il buongiorno si vede dal mattino, e già mi pareva una presa in giro seguita da uno spreco di soldi pubblici per l’invio di una loro lettera inutile e di un mio conseguente viaggio altrettanto inutile, immaginavo cosa sarebbe seguito una volta andato nel loro ufficio per pagare.
Arrivo alle 11.05, prendo il numeretto per i pagamenti e ci sono undici numeri prima di me e due addetti agli sportelli, più tre addetti in uffici che ricevono il pubblico. Inizio ad insospettirmi dopo la prima mezz’ora di attesa e la fila dello sportello pagamenti è avanzata di una unità. Vado dall’addetto e chiedo se quello sia l’unico sportello pagamenti e mi risponde di sì. Tremo all’idea che con quelle tempistiche sarei uscito in serata dall’ufficio. La cosa diventa kafkiana quando i numeri chiamati agli altri sportelli procedono spediti perché ci sono poche persone che vi accedono dato che la grande maggioranza delle persone è lì solo per i pagamenti. Al ridicolo si arriva quando continuano a chiamare numeri anche se non ci sono persone agli altri sportelli. A questo punto vado da uno dei lavoratori agli sportelli che continua a chiamare invano numeri che non hanno persone e gli dico se può trasferirsi ai pagamenti che tanto siamo praticamente tutti lì per quello e nel frattempo alla file dell’unico sportello addetto ai pagamenti siamo praticamente fermi. L’addetto mi dice che non lo può fare, quindi lui come gli altri rimangono senza persone da servire nonostante la fila si concentri in un unico sportello. Dopo un’altra mezz’ora di attesa in questa situazione assurda, l’impiegato all’unico sportello pagamenti avvisa per telefono eventuali suoi responsabili della situazione. Arriva da un altro ufficio una persona che non si qualifica e chiede alle persone che aspettano chi deve fare pagamenti, ovviamente praticamente tutti gli dicono di sì e iniziano le lamentele visto che ci sono persone che sono in fila da più di un ora e mezza. Gli si fa notare che sarebbe il caso di aprire un altro sportello pagamenti e il presunto responsabile risponde che è una cosa difficile anche perché poi la fila delle informazioni rallenterebbe. E qui si arriva proprio all’apoteosi dell’assurdo dato che non c’era praticamente nessuno alle file informazioni e si continuavano a chiamare numeri a vuoto. Il responsabile, dirigente o quello che è, ci lascia dicendo che faranno qualcosa e sparisce per una buona mezz’ora, nel frattempo la file ai pagamenti non è andata avanti di granché.
Dopo ulteriore attesa il presunto dirigente ed un altro addetto vanno ad un nuovo sportello e sembrerebbe che finalmente si decidano a fare dei pagamenti. Invece no, armeggiano ma non succede nulla. Dopo ulteriore attesa finalmente servono una sola persona della fila pagamenti che fanno andare avanti e indietro come uno scemo fra i vari sportelli. Dopo di ché continuano ad armeggiare e non chiamano più nessuno e la fila rimane lentissima nell’unico sportello accessibile. Importante ricordare che negli altri sportelli gli impiegati continuano per la gran parte a non avere persone. A due ore dal mio arrivo ecco finalmente il mio turno all’unico sportello disponibile e in quattro minuti (di cui un paio occupati dall’addetto a recuperare soldi spicci di cui era sprovvisto) faccio il pagamento. Quando io sono allo sportello, il presunto dirigente e l’addetto che si erano posizionati ad un altro sportello facendo sperare in una velocizzazione delle attese, iniziano finalmente a chiamare le persone con i numeri della fila dell’unico sportello dei pagamenti. Quando lo fanno sono le 13.07, alle 13.15 l’ufficio chiude.
Può darsi che in quell’ufficio abbiano fatto convergere le migliori menti di Equitalia per un esperimento sociale sui malcapitati che sfortunatamente ci vanno ma dubito che altrove sia diverso.
I risultati di una tale incompetenza sono una totale incapacità di gestire una qualsiasi situazione che non è nemmeno imprevista perché è evidente che ad Equitalia la gente ci va per pagare balzelli. Inefficienza nella gestione del personale, spreco di soldi pubblici per pagare persone che non lavorano, in questo caso gli addetti agli sportelli che rimangono inoperosi a causa della mancanza di gente da servire. Inoltre si crea uno stress notevole per l’unica persona addetta ai pagamenti a cui si carica un lavoro eccessivo. Il tipico paradosso italiano che anche quando c’è il personale, i soldi, le strutture si riesce ad essere inefficienti lo stesso. Cosa ci vuole a monitorare chi viene per cosa e indirizzare gli addetti laddove c’è più richiesta? Una cosa di semplicità disarmante che rende bene il quadro della diffusa incompetenza e incapacità a gestire e organizzare anche le cose più semplici e banali, figuriamoci cosa succede per le problematiche più complesse.
Pianificazione e organizzazione sono due parole che da noi sono come bestemmie pronunciate in chiesa ma poi le conseguenze sono assai negative e si ripercuotono su tutta la società dove parassitismo e burocrazia asfissiante rendono la vita impossibile.
Se dovete fare un pagamento ad Equitalia, prima di andarci, portatevi vivere e generi di conforto e avvertite preventivamente i vostri parenti che siete là, se dopo le 24 ore non hanno più notizie di voi, ditegli di avvisare le unità cinofile per venirvi a recuperare.
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