Ora gli abitanti di Lebensgarten hanno avviato una campagna per invitare giovani famiglie e giovani coppie ad aggregarsi in modo da mantenere vivi energia ed entusiasmo. "Abbiamo realizzato il grande parco in permacultura quando la crisi economica ha cominciato a pesare su tutti, uno degli ideatori è stato Declan Kennedy" ha spiegato Martin Madhukar Dittes della comunità. "A giovare alla nostra esperienza è stato un ingegnere francese che si è trasferito a Lebensgarten con la famiglia dopo avere gestito per anni una fattoria ecologica e sostenibile". Il parco copre circa quattro acri e vi si ricavano cereali che servono per il consumo della comunità e qualcosa anche per la vendita. E’ dura, lo ammettono gli stessi membri, ma è una scelta di vita. Jan-Philippe non riesce ancora a incassare dalla vendita dei prodotti che coltiva cifre sufficienti per mantenere tutta la famiglia e viene aiutato dagli altri della comunità; Annette, una cuoca vegetariana olandese esperta di erbe e fiori selvatici, ha avviato un’attività di produzione di spezie molto particolari. Sono due esempi, ma ce ne sono molti altri. I promotori invitano giovani famiglie a entrare nella comunità e ad aderire anche a un progetto di semina e coltivazione di erbe selvatiche, un modo per arricchire la biodiversità che nei dintorni di Lebensgarten è stata danneggiata da anni di monocolture intensive. La comunità è considerata anche pioniera nella mobilità basata su veicoli elettrici, data l’installazione della prima stazione di ricarica a energia elettrica in tutta la bassa Sassonia; una stazione che funziona con energia solare autoprodotta. L’anno scorso è stato avviato anche un progetto di car sharing che coinvolge una ventina di membri. Faticosa e impegnativa è anche la continua manutenzione dei tanti e ampi edifici della zona, nella quale si impegnano in prima persona anche i membri di Lebensgarten con l’aiuto naturalmente di professionisti. E in più vengono seguiti gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh, sulla base dei quali è stato realizzato un laboratorio che si occupa di pace e comunicazione nonviolenta.
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