di
Carlo Carlucci
23-12-2011
"Dal 1987 manchiamo di una legge che riguarda il nostro fabbisogno energetico. Importiamo quasi il 90% di petrolio, gas e quant'altro. Che cosa è successo con le impennate dei consumi energetici e la progressiva crisi delle esportazioni?"
Sono un cosiddetto povero ambientalista e vi chiedo un intervento urgente e molto semplice. Dal 1987 manchiamo di una legge che riguarda il nostro fabbisogno energetico. Importiamo quasi il 90% di petrolio, gas e quant'altro. Che cosa è successo con le impennate dei consumi energetici e la progressiva crisi delle esportazioni? Una cosa molto semplice, i produttori di energia, ENI e Enel in testa (non a caso i nostri 'gioielli' di casa) si sono trasformati, stante la latitanza del ventennio di B, e anche di Prodi e B(ersani), anche nei programmatori sia del servizio sia delle fonti, alternative e no. Risultato? ENI, Enel, Sorgenia (di De Benedetti, patron di Repubblica ed Espresso) hanno acquistato un peso enorme e decidono, nel programmare (compito di importanza decisiva che spetta al governo) il servizio delle fonti energetiche secondo gli interessi loro e non quelli del Paese.
Un assurdo che ci sta portando al baratro.
Onde evitare ulteriori passi di queste multinazionali a soddisfare i loro interessi primari contro gli interessi del Paese (ricordate il colpo di mano Scajola/Enel sul nucleare?) su un campo, quello energetico, di decisiva e vitale importanza (ambiente incluso!) chiediamo al più presto un intervento del governo (onesto) che sottragga finalmente al potere e alle leggi del capitale un settore così vitale e decisivo.