Lezioni di democrazia dalla Grecia

In Grecia la Corte Costituzionale ha decretato come incostituzionali le decisioni del governo prese in materia di sospensione dal lavoro dei sanitari non vaccinati. La decisione è "a metà", perché ammette che per un periodo limitato queste misure potevano anche essere giustificate ma che, essendo durate troppo e senza motivi validi e dimostrabili, si rileva la loro incostituzionalità.

Lezioni di democrazia dalla Grecia

In Grecia la Corte Costituzionale ha decretato come incostituzionali le decisioni del governo prese in
materia di sospensione dal lavoro dei sanitari non vaccinati. La decisione non è ottimale perché ammette che per un periodo limitato queste misure potevano anche essere giustificate ma che, essendo durate troppo e senza motivi validi e dimostrabili, si rileva la loro incostituzionalità.
Una decisione diciamo a metà ma comunque dove il barlume di democrazia e tutela dei diritti delle persone non viene completamente spento.
Notte fonda e buio completo in Italia, dove la Corte Costituzionale ha rigettato tutti i ricorsi in materia, dichiarando che quanto fatto dai vari governi in merito all’obbligo vaccinale è legittimo, non importano nemmeno i tempi che sono durate le varie imposizioni. Del resto non ci si poteva certo aspettare qualcosa di diverso dato che una decisione di altro tipo avrebbe sconfessato l’intera classe politica italiana in blocco poichè praticamente tutti sono stati d’accordo fino alla fine sulle misure liberticide. Che la Corte Costituzionale potesse sconfessare le azioni del governo era impensabile. Quindi l’Italia dà ancora prova che la Costituzione, quindi i diritti e le libertà dei cittadini, non contano granché. La giustificazione addotta per attuare procedimenti discriminatori e liberticidi è l’emergenza della situazione. Quindi in emergenza tutto è possibile. Tralasciando il fatto che una emergenza, proprio perché tale, non può durare anni, ci si chiede chi decide cosa sia e quando ci sia un emergenza? E l’emergenza, vera o presunta, allora giustifica tutto? Ma le Costituzioni e le carte internazionali dei diritti umani non nascono proprio per tutelare le persone a prescindere da qualsiasi situazione? La nostra Costituzione infatti è nata dopo una dittatura, quindi da un periodo che si potrebbe considerare emergenziale ed è stata redatta proprio perché un avvenimento del genere non si presentasse più, scongiurandone il ritorno. Chiunque può infatti comprendere che diritti e liberà dei cittadini o sono tutelati o non lo sono. Non può succedere che sono tutelati a seconda delle situazioni, altrimenti non sarebbero né diritti, né libertà inviolabili, se sono suscettibili a condizioni esterne, qualsiasi esse siano.
Come dire che se siamo in guerra, è legittima la legge marziale. Quindi in pace tuteliamo la vita delle persone ma in guerra non la tuteliamo più, tanto già siamo nella barbarie cioè la guerra, quindi aggiungiamo barbarie alla barbarie e chi se ne importa. L’assurdità dell’assunto è ovvio ma è un assunto che dà fastidio a chi invece dalle emergenze, vere o presunte che siano, magari ci ricava profitto dalla vendita di questo o quel prodotto che si dice sia utile per ovviare alle emergenze. E se chi vende questo o quel prodotto ha una potenza economica enorme, così forte da influenzare politica e media, allora potrebbe venire il sospetto che le emergenze siano magari alimentate, ingrandite, fomentate affinché chi ha interesse ne ricavi i maggiori profitti possibili. Ecco un altro motivo per cui, a maggior ragione durante le emergenze, bisogna assolutamente tutelare la persona e rifarsi al dettato costituzionale.
Il precedente che si crea con la decisione della Corte Costituzionale, oltre che spegnere la luce dei diritti e della democrazia in Italia, è anche assai problematico per le prossime emergenze che dovessero presentarsi. Se è legittimo calpestare diritti e libertà inviolabili dei cittadini obbligandoli pure a violare il corpo contro le proprie volontà, un domani potrebbe essere giustificata ogni ulteriore aberrazione con la scusa di una emergenza qualsiasi decisa per motivi magari dubbi e da chissà chi. Così l’Italia ha perso una occasione di dimostrare che ancora una democrazia da noi esiste e ci siamo fatti dare una lezione dalla Grecia. Sarà forse che loro sono considerati la culla della democrazia stessa e magari ci tengono ancora a non fare così brutte figure, dimostrando che un po’ di democrazia e diritti esistono ancora.
Risultato finale, Grecia 1 – Italia non classificata.

 

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