di
Giulio Marotta
24-01-2012
Nei giorni scorsi l’Antitrust ha condannato il gruppo farmaceutico americano Pfizer al pagamento di una sanzione per aver abusato della propria posizione di forza nel mercato dei farmaci per ostacolare la vendita in Italia di farmaci generici per la cura del glaucoma. Soltanto l’applicazione dei principi di una corretta concorrenza tra le imprese può assicurare, anche nel campo della sanità, concreti benefici per il cittadino.
Si fa un gran parlare in questi giorni di liberalizzazioni e di tutela della concorrenza; spesso si finisce con il dimenticare che l’eliminazione di barriere nel mercato e di privilegi corporativi può avere effetti positivi in termini di miglioramento della qualità di beni e servizi e di riduzione del loro costo solo se al centro dei processi di riforma vengono posti i cittadini ed i loro interessi.
Partiamo come sempre da un caso concreto. Nei giorni scorsi l’Antitrust ha condannato un importante gruppo farmaceutico americano, Pfizer, al pagamento di una sanzione di oltre 10 milioni di euro per aver abusato della propria posizione di forza nel mercato dei farmaci per ostacolare la vendita in Italia di farmaci generici che avrebbero potuto sostituire lo Xalatan, un medicinale largamente impiegato in ogni parte del mondo per curare il glaucoma all’occhio.
A tal fine la Pfizer è riuscita ad ottenere strumentalmente un’estensione del brevetto dello Xalatan e a ritardare l’avvio della commercializzazione dei prodotti generici degli operatori concorrenti attraverso una serie complessa di azioni legali. I maggiori profitti della Pfizer hanno determinato, di fatto, un mancato risparmio per il servizio sanitario nazionale (e quindi per tutti noi) quantificato in 14 milioni di euro, in quanto quel prodotto ha ovviamente un prezzo molto superiore a quello del generico corrispondente.
Non è possibile affrontare in questa sede il complesso problema della brevettabilità dei medicinali (e di come contemperare l’esigenza di garantire all’industria farmaceutica introiti adeguati agli investimenti in ricerca e, al tempo stesso, di permettere alle persone malate di potersi curare senza svenarsi); la vicenda qui sintetizzata (se vuoi saperne di più leggi questa scheda) è solo uno dei casi in cui l’applicazione dei principi di una corretta concorrenza tra le imprese può assicurare, anche nel campo della sanità, concreti benefici per il cittadino (per altre recenti decisioni della stessa Antitrust clicca qui oppure qui).
Avremo occasione di ritornare a parlare del tema delle liberalizzazioni in altri importanti settori (come quello postale, della telefonia, dell’energia, della televisione, etc.), alla luce anche dei provvedimenti che saranno via via approvati. È importante in ogni caso sottolineare che ogni innovazione in senso liberistico non può portare alla semplice eliminazione delle leggi esistenti; al contrario, deve fondarsi su nuove regole di comportamento valide per tutti e su organismi pubblici indipendenti ed autorevoli in grado di farle rispettare. Altrimenti, il ricorso ai 'Valori del Mercato' si tradurrà in una vera e propria guerra senza esclusione di colpi tra le aziende interessate, con i poveri cittadini inerti spettatori e vittime sacrificali.