"Liberiamoci della precarietà". A Roma l'assemblea nazionale

Sabato 19 e domenica 20 novembre a Roma l'assemblea nazionale convocata dalle ragazze e dai ragazzi della rete 'Il nostro tempo è adesso' aprirà lo spazio del confronto sulle pratiche più efficaci per liberarsi da un mercato del lavoro che ha fatto della precarietà una condizione di esistenza prima ancora che economica.

"Il futuro si può cambiare. Ma bisogna farlo adesso. Noi ci siamo già stati nel futuro che ci vogliono preparare: lo abitiamo ogni giorno, lo vediamo nell'ansia, nell'infelicità, nella precarietà delle nostre esistenze. Ma abbiamo anche capito come cambiarlo: come deviare la linea del tempo verso un futuro sostenibile per noi e per tutti". Inizia così l'ultimo appello firmato dalle ragazze e dai ragazzi della rete Il nostro tempo è adesso che dopo il 9 aprile scorso stanno continuando a intervenire attivamente e con puntualità sul presente per diffondere un messaggio forte e chiaro: "la vita non aspetta". Questa volta l'invito è relativo all'assemblea nazionale che si terrà a Roma sabato 19 e domenica 20 novembre per confrontarsi sulle pratiche più efficaci per liberarsi da un mercato del lavoro che ha fatto della precarietà una condizione di esistenza prima ancora che economica. "La precarietà non è un destino, esistono cose concrete da fare subito per riprenderci la nostra vita e il nostro presente e costruire l'altro futuro possibile" spiegano le ragazze e i ragazzi de Il nostro tempo è adesso. Come? "Sventando la truffa di contratti a termine senza diritti e fintamente autonomi; con la continuità di reddito per chi perde il lavoro e di Reddito Minimo d'Inserimento per chi cerca un lavoro e non lo trova; con retribuzioni all'altezza del nostro lavoro; con il diritto ad assicurarsi una pensione dignitosa e con quello ad avere un sostegno per diventare madri e padri se lo si desidera; con tutti i diritti che ci spettano a prescindere da quale contratto di lavoro abbiamo". Punti, questi, che la rete ha raccolto in un decalogo, per passare dalla denuncia alla proposta. "Sono necessarie tutte le nostre idee, le competenze, tutte le esperienze e i desideri - spiegano le ragazze e i ragazzi che hanno organizzato l'assemblea-. Per questo facciamo appello alle reti, ai comitati, alle associazioni, ai coordinamenti di lavoratrici precarie e precari, di studentesse, di stagisti, di disoccupati... è il tempo delle idee, delle proposte delle soluzioni. Non aspettiamo che altri decidano per noi, mettiamoci in gioco per un altro presente, per un altro futuro".

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