di
Elena Risi
04-09-2013
L'esigenza di cambiare vita ed un lungo viaggio verso la conquista del posto ideale, senza la paura dei giudizi della società e soprattutto con il coraggio di arrivare fino in fondo. È quanto racconta Cristina Pacinotti, autrice e protagonista di “Luogo Comune”.
Ci sono diversi modi per esprimere se stessi, ma abitare 'il' (proprio) posto e non un luogo qualsiasi si può considerare come una componente determinante per l'affermazione dei propri desideri e della personalità. Capire le proprie esigenze e avere il coraggio di manifestarle nella realtà circostante non è poi sempre cosa facile.
Le fatiche che accompagnano il lungo viaggio verso la conquista del posto ideale sono raccontate da Cristina Pacinotti nelle pagine autobiografiche di “Luogo Comune”, il libro della casa editrice “Vivere Altrimenti” appena uscito nelle librerie.
L'esigenza di cambiare vita per l'autrice/protagonista si manifesta inizialmente in maniera latente. È un senso di insoddisfazione, è un moto di inadeguatezza che comincia a fare capolino anche nelle situazioni che fino a un momento prima erano state le più familiari. La necessità di cambiamento si fa sempre più incontenibile e darà il via a quella ricerca senza sosta del luogo perfetto, che oltre ad essere un luogo fisico, deve diventare – cosa molto più importante – il luogo dell'anima.
Da questa consapevolezza viene per Cristina la decisione di partire per l'India insieme al figlioletto Andrea, dove si avvicina alle pratiche della meditazione e alle discipline olistiche.
Dopo due mesi di immersione totale nelle filosofie orientali, il ritorno in Italia segna l'inizio della ricerca verso un luogo ancora indefinito, in cui è centrale il raggiungimento dell'armonia tra l'io e la natura, senza però sacrificare il desiderio di autonomia e di totale espressione della propria personalità. Ma il giusto equilibrio non si trova dietro l'angolo e la storia di Cristina lo dimostra.
Si apre per lei un periodo di prova in alcune delle comunità già esistenti, tutte esperienze che la arricchiscono ma non rispondono fino in fondo all'obiettivo finale, perché manca ancora – a quel punto - la chiave necessaria per la realizzazione dei desideri intimamente più profondi. L'autrice non si arrende fino alla svolta finale, la decisione di vivere in un eco-villaggio insieme a Emanuele, l'uomo che nel frattempo è diventato il suo compagno di vita.
Insieme approdano a Frabosco, questo è il nome scelto per il piccolo borgo della Lunigiana convertito da loro e da altri compagni di avventura nell'eco-villaggio che è oggi. Le difficoltà incontrate nella lunga ricerca delle persone più adatte a condividere gli interessi e soprattutto le prospettive di convivenza, l'estenuante perlustrazione dei luoghi più disparati in cui far sorgere 'il' posto, spingono l'autrice a cercare di facilitare la vita di quanti in futuro intraprendessero il suo stesso cammino.
Per questo ha fondato la Genius Loci Immobiliare, la prima agenzia immobiliare etica, ecologica e solidale specializzata nel reperimento di proprietà idonee per la formazione di comunità sostenibili, cercando i luoghi e creando una rete tra le persone.
Il viaggio verso il “Luogo Comune” ha come protagonista il desiderio di cambiamento, senza la paura dei giudizi della società e soprattutto con il coraggio di arrivare fino in fondo.