di
Andrea Degl'Innocenti
24-11-2011
Dopo una settimana all'insegna del maltempo, che unito ai problemi strutturali presenti in molte regioni italiane si è trasformato per l'ennesima volta in tragedia, il prossimo weekend presenta diverse occasioni per chi vuole costruire un futuro migliore o è alla ricerca di un po' di speranza. Dalla manifestazione nazionale per l'acqua del 26 a Roma, alla nascita della nuova realtà Ecologista, civica e verde.
Dopo giorni di piogge torrenziali che si sono abbattute su varie zone del nostro paese, con conseguenze spesso tragiche, nel fine settimana sono previste ampie schiarite e il sole dovrebbe tornare a splendere su tutte le regioni. Volendo cercare un significato superiore nelle previsioni del tempo, potremmo leggerci la metafora di questa settimana difficile per il paese intero, maltrattato dai mercati e dalle piogge, che però sul finire apre a squarci di speranza con la manifestazione nazionale dei movimenti per l'acqua e la costituente Ecologista, civica e verde.
Una settimana difficile, dicevamo. Le piogge si sono abbattute senza tregua soprattutto nel sud Italia, aggravando la situazione già conosciuta del territorio siciliano idrogeologicamente a rischio e provocando tre morti nel messinese. Il clima mutato, con precipitazioni violente che raggiungono i 400 mm nel giro di poche ore, assieme ad un territorio già vessato da cementificazione selvaggia ed un'urbanizzazione sregolata, formano un cocktail letale.
Interrogato sulla questione, il neo-ministro all'Ambiente Corrado Clini, molto criticato per le sue posizioni pro nucleare e inceneritori, ha mostrato perlomeno intenti convincenti. "È assolutamente urgente che l'Italia prenda atto che ci troviamo in una situazione climatica nuova rispetto a quella degli ultimi decenni - ha detto ai microfoni di Sky Tg24 - altrimenti rincorreremo emergenze su emergenze. Il nostro territorio è stato gestito molto male, comunque la situazione climatica più o meno consentiva di reggere eventi climatici rari". Ma la pioggia ha ora una "frequenza molto più alta e una intensità molto più forte".
Nella sola Sicilia, secondo il recente rapporto di Legambiente e Protezione civile "Ecosistema a rischio 2011", i comuni a rischio frana sono 313 su 390. Un dato impressionante, che rischia di subire un ulteriore, notevole, peggioramento, con la realizzazione - se mai accadrà - del famigerato Ponte sullo Stretto. Nello sfogliare le carte relative al progetto, infatti, l'ingegnere Gaetano Sciacca, capo del Genio civile locale, ha notato che nascosto fra le righe dell'immensa documentazione stava l'intenzione di scaricare circa tre milioni di metri cubi di terra sopra le "fiumare" del messinese, già in buona parte sommerse dal cemento e fra le principali imputate per i disastri recenti.
Milioni di tonnellate di terra gettate ad ostruire il già difficile deflusso dell'acqua piovana, che potrebbero trasformarsi, in caso di nubifragio, in vere e proprie "bombe ad acqua", e sommergere di fango interi paesi.
Per il momento, il rischio di ulteriori precipitazioni sembra scampato. Ci penserà nel fine settimana il popolo dell'acqua ad invadere le strade di Roma - sabato 26 - abbondante e torrenziale come le recenti precipitazioni.
Si chiama "campagna di obbedienza civile" quella messa in atto dal Forum dei movimenti per l'acqua, a rimarcare come non si tratti di semplice protesta, ma della volontà di far rispettare un verdetto espresso da 27 milioni di cittadini. In questo frangente, insomma, sono i politici, le istituzioni e le società gestrici ad essere disobbedienti, rifiutando di uniformarsi alla legge che impone loro di accogliere quanto decretato dal popolo sovrano, dunque di ripubblicizzare ed eliminare i profitti dall'acqua.
Così il 26 novembre, nel pomeriggio, i movimenti per l'acqua tornano in piazza con le idee piuttosto chiare: "se non saranno le istituzioni a far rispettare il voto - si legge in un comunicato diffuso dal Forum - lo faranno direttamente i cittadini con la campagna di 'obbedienza civile'. Rispettando l’esito referendario, esigeranno da subito l’eliminanzione dei profitti dalle bollette. Se questo non accadrà, si procederà con l’autoriduzione di massa in tutta Italia".
Lo stesso giorno, ed il successivo, si terrà sempre a Roma un altro evento importante. L'assemblea costituente della nuova realtà Ecologista, civica e verde, nata dall'unione dei Verdi con varie reti di cittadini, associazioni e amministrazioni virtuose: quella di cittadini e attivisti, circa 4mila soggetti, che hanno aderito all'appello lanciato da Michele Dotti e Marco Boschini attraverso il sito www.abbiamounsogno.it, quella creata dalla Costituente ecologista, promotrice dell'appello “Io cambio" e i Sindaci della Buona Amministrazione.
Dopo il successo delle primarie per scegliere il nuovo simbolo, giungerà a compimento nel prossimo fine settimana il percorso iniziato con la due giorni dello scorso maggio. Allora fu il Teatro Ambra Jovinelli, stavolta toccherà al Vittoria fare da cornice alla neonata realtà, che si propone di tenere assieme i vari attori dell'Italia virtuosa, dai movimenti pacifisti, a quelli per l'acqua, alle amministrazioni virtuose, nell'ottica di una sempre maggiore interazione e collaborazione.
Infine, per chi abbia ancora qualche ora di tempo in questo fine settimana fin troppo pieno, segnaliamo un seminario su Gregory Bateson, con tanto di proiezione del film su di lui realizzato dalla figlia Nora. Scienziato di grandissime vedute, Bateson ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del pensiero Sistemico. (Vai al programma del seminario).