di
Paolo Ermani
27-07-2012
“Il politico guarda alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, il premier Mario Monti si preoccupa realmente delle generazioni successive? Dal picco del petrolio ai cambiamenti climatici, una serie di esempi che svelano il disinteresse dell'attuale governo per il futuro del Paese.
Nel suo recente viaggio in Russia Mario Monti, citando De Gasperi, ha fatto la seguente dichiarazione: “Il politico guarda alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”.
Questa affermazione dimostra innanzitutto che i politici non pensano alle prossime generazioni e ciò è risaputo, ma che lo dichiari la persona che è a capo proprio di quei politici di cui parla è quantomeno imbarazzante, per lui e per loro.
Quindi adesso sappiamo ufficialmente addirittura dal Presidente del consiglio in persona che ai politici interessa solo essere rieletti, poi se il Paese va in malora (come sta andando), non è affare loro. Bella faccenda, complimenti signor Monti per la sua sincerità e chiarezza di vedute.
Ma la parte più incredibile della dichiarazione è che questo distinto signore ci dice che lui in qualità di statista pensa alle prossime generazioni. Quando l’ho letto, sono sobbalzato sulla sedia.
Pensa alle prossime generazioni? E come? E quando? E dove?
Si sta occupando di picco del petrolio? No.
Si sta occupando del veloce esaurimento delle risorse? No.
Si preoccupa di come ci si approvvigionerà di cibo, acqua ed energia in caso di crisi climatiche e petrolifere? No.
Si sta occupando dei cambiamenti climatici e dell’effetto serra con conseguente velocissimo scioglimento dei ghiacci con effetti irreversibili e drammatici? No. (A proposito, perché non fare un salto in Groenlandia e vedere chiaramente il futuro delle prossime generazioni dove in soli 4 giorni il 97% della distesa di ghiaccio è stata investita dal disgelo?)
Si sta occupando della desertificazione di ampie aree d’Italia con conseguente drammatica mancanza di acqua in varie zone dove la stanno razionando e l’estate non è nemmeno finita? No.
Si sta occupando del recupero e protezione del territorio da nuove e inevitabili alluvioni? No.
Si sta occupando di ricostruire le zone terremotate con criteri di bioedilizia efficaci per la prevenzione? No.
Si sta occupando di fermare l’orribile e funesta cementificazione del paese che procede al ritmo di cento ettari al giorno? No.
Si sta occupando di trovare soluzioni occupazionali per tutti, in settori che non devastino paese e pianeta? No.
Al contrario di tutto ciò, proprio perché Monti pensa giorno e notte alle prossime generazioni, in Russia ha perorato la causa di Eni ed Enel che sono saldamente nel club dei maggiori responsabili della catastrofe climatica a livello planetario con tutto quello che ne consegue. La clamorosa campagna di Greenpeace contro l’Enel in questo senso è una chiara e lampante prova di ciò.
Ognuno ovviamente può asserire qualsiasi cosa, anche la più assurda e incredibile, ma pensare che noi ci si caschi anche sembra decisamente una presa in giro per chi legge o ascolta, e naturalmente un insulto alle prossime generazioni.
Signor Monti, la prego, preferirei che non si occupasse lei delle prossime generazioni, anzi non le nomini proprio, farebbe migliore figura.
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