di
Laura Pavesi
15-01-2013
Al fine di salvaguardare l'ambiente e la salute pubblica, dal 1 gennaio 2013 il governo della Mauritania ha messo al bando la produzione, la commercializzazione e l'utilizzo dei sacchetti di plastica. Questi ultimi verranno sostituiti da buste bio-degradabili di carta.
Il governo della Mauritania ha deciso di mettere al bando la produzione, la commercializzazione e l’utilizzo dei sacchetti di plastica, con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica. Lo ha reso noto l’AMI (l’Agence Mauritanienne d’Information), precisando che la misura adottata dal governo attraverso il Decreto nr. 157/2012 prevede anche sanzioni per tutti i contravventori.
La messa al bando dei sacchetti di plastica, in vigore già dallo scorso 1 gennaio, contempla anche pene detentive che possono arrivare fino ad 1 anno di carcere. Le sanzioni, invece, arrivano fino ad 1 milione di ouguiya (moneta locale) - che corrispondono a circa 2.500 euro - non solo per i produttori e gli importatori, ma anche per gli utilizzatori dei sacchetti.
Il Ministro dell’Ambiente, Amedi Camara ha dichiarato che “la maggior parte degli imballaggi di plastica non vengono raccolti, ma si disperdono nell’ambiente naturale, sia terreste che marino, dove vengono ingeriti da alcune specie di pesci e dal bestiame, causandone la morte”. Camara ha aggiunto che – secondo i macelli statali - “l’80% dei bovini provenienti dalle campagne, che vengono macellati nella capitale Nouakchott, presenta importanti quantità di plastica nello stomaco”. In questo modo la plastica entra nella catena alimentare, con conseguenze potenzialmente drammatiche per la salute della popolazione locale.
Il Ministro ha precisato, inoltre, che secondo i dati forniti dall’azienda incaricata di smaltire la spazzatura nella capitale, a Nouakchott si producono circa 225.000 tonnellate di rifiuti solidi all’anno. Il 20-25% di questi rifiuti (cioè circa 56.000 tonnellate/anno) è costituito da plastica e la stragrande maggioranza di questa plastica è composta proprio da sacchetti e imballaggi flessibili che risultano facilmente ingeribili dagli animali.
Per questo il governo della Mauritania, insieme all’UNEP (il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite o PNUD-Programme des Nations Unies pour le Développement) e ad alcune ONG locali, ha deciso di promuovere l’uso di sacchetti bio-degradabili di carta al posto dei tradizionali sacchetti di plastica, attraverso una campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema.