Le ferite di Roma: Metro mai terminata

La Corte dei Conti l’ha definita un «vero e proprio scandalo», i 5 Stelle capitolini hanno presentato un esposto ad Anac. Fatto sta che la Metro C di Roma non è ancora terminata, sta costando ben più di quanto preventivato e sta deturpando alcuni dei siti archeologici e degli scorci più belli della capitale.

Le ferite di Roma: Metro mai terminata

Se ne sono accorti, una volta di più, le migliaia e migliaia di persone che domenica 10 aprile hanno preso parte alla maratona di Roma, manifestazione sportiva che attraversa il centro cittadino, compresa la zona dei Fori Imperiali e del Colosseo.

Di fronte a turisti e podisti da tutta Italia e da tutto il mondo campeggiano, ormai ineluttabili, le ferite causate alla città dai lavori infiniti della Metro C. Ma d’altra parte la Corte dei Conti del Lazio lo aveva ben sottolineato, nel marzo scorso, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il presidente l’aveva descritta come un "vero e proprio scandalo" sul quale si è giocata una "partita anomala, illegale e rovinosa" tra committenti e costruttori.

È stato il secondo anno consecutivo che la magistratura contabile ha puntato il dito contro l’opera incompiuta più costosa d’Europa (3 miliardi di euro).

E poco prima i 5 Stelle capitolini avevano presentato un esposto ad Anac. «A giugno 2015 doveva essere tutto pronto e invece non solo i lavori sono in alto mare ma sarebbero in arrivo ulteriori fondi per far ripartire i cantieri per il completamento dell'opera, per un importo pari a 102 milioni di euro. Un'ulteriore immissione di liquidità annunciata dal Campidoglio dopo i 43,7 milioni di euro erogati da Roma Capitale in poco più di due mesi per regolare i debiti non ancora saldati» hanno detto.

«Insomma gli Enti finanziatori (Comune, Regione e Ministero Infrastrutture) stanno continuando a regalare i soldi a Metro Spa nonostante il progetto sia allo stallo e non abbia rispettato tempi e criteri – continuano i 5 Stelle - Tutto questo è dimostrato dal sollecito sullo stato dei lavori da parte del collegio sindacale della società Roma Metropolitane (committente dell'opera metro C) che in una lettera molto esplicita (che trovate in due pagine QUI e QUI) ricorda come i lavori della tratta metropolitana Lodi - San Giovanni si sarebbero dovuti completare lo scorso anno (il 30 giugno 2015) e che solo DOPO il raggiungimento di questo obiettivo, tra le altre cose, Metro C avrebbe dovuto ricevere il corrispettivo economico di 320 milioni di euro».

L’esposto all'Anac chiede di « verificare la legittimità dello stanziamento da parte di Roma Capitale di ulteriori fondi per il completamento della Linea C e che fine hanno fatto i 320 milioni di euro dati a Metro C Spa a seguito all'atto sottoscritto nel settembre 2013, peraltro mai approvato dal Ministero, dal Comune, dalla Regione, dal CIPE».

Roma oggi conta su tre linee. L'ultima tratta è la Metro C, il cui tracciato fondamentale prevede 30 stazioni per una lunghezza di 25.5 km; e i treni sono guidati da un sistema di automazione integrale. Ma è incompiuta.

«Lo scorso 15 dicembre, ad esempio, il consorzio Metro C aveva fermato i cantieri per il mancato pagamento di 200 milioni da parte di Rome Metropolitane (società partecipata al 100 per cento da Roma Capitale) per lavori "regolarmente eseguiti e certificati"; quest'ultima, a sua volta, contestava l'entità della cifra addebitata» scrive Leonardo Bianchi su ViceNews. https://news.vice.com/it/article/metro-c-roma-scandalo-ritardi-costi

«Contestualmente al blocco era partita anche la procedura di mobilità (cioè il licenziamento) per oltre 100 dipendenti. L'8 febbraio 2016 i lavoratori – insieme ai sindacati – avevano manifestato al campo base in via Gordiani, denunciando il fatto che "la metro C rischia di diventare l'ennesima cattedrale nel deserto" e chiedendo "il pieno rispetto degli accordi per garantire la futura occupazione di tutti i lavoratori e soprattutto che la politica si assuma la responsabilità verso i lavoratori e i cittadini"».

«Una settimana dopo, la situazione si era evoluta al termine di un vertice in Prefettura nel quale l'amministrazione capitolina aveva sbloccato fondi per 100 milioni di euro. In una nota del consorzio datata 1 marzo, infine, si annunciava che Metro C ha "responsabilmente deciso, nell'interesse della città, di riprendere i lavori legittimamente sospesi nel dicembre scorso, nonostante risulti ancora creditrice di Roma Metropolitane per oltre 200 milioni di euro." Nello stesso comunicato si avvertiva inoltre la necessità di un "radicale cambio di rotta da parte dell'amministrazione," altrimenti "sarà impossibile che l'opera possa essere utilmente condotta a compimento"».

Secondo i calcoli fatti dal giornalista Enrico Nocera nel libro di recente pubblicazione Metro C. Roma, capitale degli sprechi, siamo «di fronte a una linea di metropolitana che verrebbe a costare circa 300 milioni di euro a chilometro, [rispetto a] una media europea che si aggira intorno ai 150-170 milioni di euro/km».

Per l’ingegnere Antonio Alei, la linea C non riuscirà comunque a risolvere una volta per tutte i problemi della mobilità capitolina. «Roma ha una dispersione territoriale e una densità di popolazione al km² che stridono con tutti i parametri di una efficiente gestione del trasporto pubblico e della mobilità».

 

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Commenti

Stiamo tutti aspettando di sapere quando sarà aperta. Non solo il Comune si è fatto defraudare milioni di Euro, ma non abbiamo neanche a disposizione il servizio.
Francesco Gaetani, 12-04-2016 03:12

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