Smog fuori controllo a Milano parte il piano d'emergenza

Smog oltre i limiti consentiti, a Milano si raggiunge il dodicesimo giorno consecutivo in cui le centraline Arpa hanno rilevato concentrazioni troppo alte di Pm10. La giunta comunale annuncia che da domani parte il piano d'emergenza per l'abbassamento di questi valori. Sarà vietata la circolazione ai mezzi più pesanti e forse il 30 gennaio ci sarà la prima domenica ecologica dell'anno.

Smog fuori controllo a Milano parte il piano d'emergenza
Il weekend non è bastato ad abbassare le concentrazioni di polveri sottili nell'aria di Milano e si fa sempre più probabile l'ipotesi che domenica prossima, 30 gennaio, ci sia il blocco completo dei veicoli. Il capoluogo lombardo ha fatto registrare ieri il dodicesimo giorno consecutivo in cui le centraline Arpa hanno rilevato valori per le Pm10 superiori alla soglia consentita, che è di 50 microgrammi per metro cubo. In particolare, le centraline di Città Studi, Senato e Verziere hanno rilevato rispettivamente concentrazioni di 60, 72 e 49 mg per metro cubo (fonte: AGI). Per fronteggiare la situazione, la giunta comunale ha annunciato che da domani partirà il piano anti-smog firmato dal Sindaco Letizia Moratti e che prevede una serie di misure volte a favorire un abbassamento della concentrazione di polveri sottili nell'aria metropolitana. Misura imminente: sarà vietata la circolazione dei mezzi più inquinanti, che per legge regionale nella stagione invernale già resterebbero fermi nella fascia oraria compresa tra le 7.30 e le 19.30. In particolare, il piano prevede il divieto di circolazione "per autoveicoli a benzina euro zero ed autoveicoli diesel euro zero, euro 1 ed euro 2 per tutta la giornata e in tutta la città e il divieto di circolazione per tutto il giorno a ciclomotori euro 1 a due tempi in tutta la città ed euro zero ed euro 1 a gasolio". E poi, se ancora giovedì i valori di Pm10 saranno superiori ai limiti di legge partiranno le domeniche ecologiche a piedi, che vietano la circolazione di tutte le automobili. Il piano prevede il potenziamento del sistema di controllo presenziato dai vigili urbani e del trasporto pubblico. Se tra sei giorni i valori saranno ancora superiori alla soglia, raggiungendo i 18 giorni consecutivi, allora il piano diventerà ancora più restrittivo, con "il divieto di circolazione nella cerchia dei Bastioni alle categorie di veicoli già soggette a Ecopass, oltre all’intensificazione dei controlli sulle combustioni e sulle temperature delle caldaie" che potranno restare accese un'ora in meno rispetto alle 14 ore e con una temperatura massima di 19 gradi invece che 20. Misure, queste, che verranno revocate dopo 3 giorni consecutivi di non superamento della soglia di Pm10. Un sistema criticato da Legambiente e Verdi come uno strumento poco utile alla concreta soluzione del problema e volto ad arricchire le casse comunali con il meccanismo delle multe. Intanto, i cittadini si preoccupano soprattutto per i rischi connessi alla loro salute. Anche perché, se l'aria è pessima nelle strade - come dimostra anche il sito lamiaaria.it - sottoterra l'inquinamento è ancora più grave. Proprio qualche settimana fa è stato reso noto che la concentrazione di polveri sottili nella metropolitana centrale di Milano, quella che collega il Duomo alla stazione Crocetta ha raggiunto un picco di 327 mg per metro cubo a fine 2010.

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