di
Luca Asperius
18-01-2012
Forza Nuova manifesta il suo appoggio al Movimento dei Forconi, che ha organizzato cinque giorni di protesta in Sicilia, e sul web parte il tam-tam per indagare sul legame che intercorre tra movimento e partito neofascista. Quale che sia il reale peso di quest‘ultimo sulla 'rivoluzione siciliana', c'è il rischio di trovarsi a guardare un film già visto: quello dell'estrema destra che guadagna consensi in situazioni di crisi economica, cavalcando il malcontento popolare. Vi ricorda qualcosa?
Ieri pomeriggio ha iniziato a rimbalzare per il web l'indiscrezione che dietro il Movimento dei Forconi ci fossero esponenti e militanti del partito neofascista Forza Nuova. Alcune testate online hanno riportato la notizia, citando perlopiù come fonti gruppi Facebook dell'estrema destra italiana dove si supportavano apertamente le rivendicazioni dei Forconi, alcuni blog provavano ad approfondire mostrando come in precedenti manifestazioni di dicembre e inizio gennaio fosse stato dato spazio e parola a Gaetano Bonanno (leader della sezione di Catania) e a Zamparini (di cui onestamente è difficile capire il reale peso politico in Sicilia, esclusa la sua presa verso i tifosi del Palermo Calcio).
Si è venuta a creare una situazione quindi paradossale, in cui da una parte chi aveva pubblicato notizie riguardanti i legami tra i Forconi e Forza Nuova si è visto invadere il sito da lettori inferociti che non si sono fatti scrupolo a commentare anche pesantemente la presa di posizione che pareva ignorare tutto quello che stava dietro al movimento (motivi della protesta e rivendicazioni) per concentrarsi invece solo su questa polemica, dimostrando per l'ennesima volta come in Italia si guardi prima al colore e poi alla sostanza; dall'altra blog e testate (come la nostra) che avevano seguito la vicenda fin dall'inizio e hanno cercato chiarimenti e conferme prima di sbilanciarsi in una direzione o nell'altra, si sono trovati davanti una reazione forse troppo attendista del movimento (magari dettata anche dall'inesperienza) che ha smentito solo nel tardo pomeriggio e con un semplice post su Facebook.
Ora impazzeranno le polemiche e probabilmente già nella giornata di oggi molti giornalisti e blogger cercheranno di fare luce sul reale peso di Forza Nuova all'interno del movimento dei Forconi, con maggiore o minore reale conoscenza dei fatti. Io ammetto di non avere dati sufficenti per trarre una conclusione univoca, molti dei nostri contatti in Sicilia si sono detti stupiti ma non hanno saputo dirci con certezza come stiano le cose. Quello che so, però, è che se parliamo di numeri avrebbero manifestato nella sola giornata di ieri circa 100mila persone.
La penetrazione di Forza Nuova in Sicilia fino a ieri era pressoché irrisoria, con un nucleo di qualche decina di militanti a Catania e qualche infiltrazione tra gli ultras del Palermo. Già il rapporto tra questi due numeri dovrebbe indurci a riflettere: difficilmente un partito con una così piccola presenza sul territorio potrebbe mettere in piedi una manifestazione di così vasta portata.
La cosa però indubbia è che tale partito è stato di fatto l'unico che ha appoggiato apertamente la protesta, in maniera sicuramente opportunista e strumentale, ma guadagnandosi forse così le simpatie di un movimento che fin dall'inizio non ha goduto dello spazio mediatico né dell'appoggio politico che è stato concesso ad altri movimenti (per esempio quello degli indignati), per ragioni che sarebbe interessante chiarire.
Ma la domanda più importante come spesso succede è forse un'altra: dove erano istituzioni e partiti di sinistra quando è iniziata la protesta? Dove erano i sindacati storici? Dove sono adesso? Perché non hanno ritenuto opportuno schierarsi a favore di un movimento le cui ragioni sono del tutto legittime e non dissimili da quelle di tutti gli altri movimenti che hanno animato il resto d'Italia e d'Europa nei mesi passati? Perché è stato lasciato questo gigantesco vuoto permettendo così ai 'furbi' di Forza Nuova di colmarlo con il loro populismo neofascista?
La situazione è molto più pericolosa di quanto sembri. Tradizionalmente le forze di destra ed estrema destra hanno guadagnato moltissimi consensi in situazioni di crisi economica, andando a fare propaganda tra la gente e cavalcando il malcontento popolare: basti pensare all'exploit della Lega alle regionali del 2010, dove ha di fatto scalzato incredibilmente i partiti di sinistra dal ruolo di punto di riferimento per gli operai delle fabbriche del Nord-Est; o alla crescita negli ultimi anni dei partiti neonazisti nell'ex Germania Est, dove la disoccupazione nonostante gli sforzi (molti e costosi) fatti dal governo centrale resta altissima. Ma chi mantiene un poco di memoria storica può andare purtroppo più indietro.
Nel primo dopoguerra lo scenario italiano ed europeo non erano poi così dissimili da ora: crisi economica, disoccupazione crescente, conflitti sociali. In questo contesto Benito Mussolini e Adolf Hitler poco più tardi guadagnarono spazio e consensi che trascinarono Italia e Germania in due delle più feroci dittature mai esistite nella storia, portando l'Europa alla quasi totale distruzione con la Seconda Guerra Mondiale. Allora le forze reazionarie e conservatrici si allearono con l'estrema destra anche per paura dell'avanzata del socialismo. Oggi a livello politico non c'è neanche questo potenziale contraltare sociale (forse in Sicilia la sinistra non è mai esistita).
Cito per chiudere un commento arrivato ieri notte al nostro giornale, a nome 'disperato catanese':
Se anche è forzanuova non mi frega, ho dovuto chiudere il negozio grazie alla grande distribuzione e nessuno ha detto niente, ho da pagare le cartelle equitalia e non ho soldi. Se sono stati loro hanno fatto quello che mille altri, voi compresi, non avete avuto il coraggio o la capacità di fare. Voi parlate, qui si combatte. Se sono loro a portarci in piazza e a stare al freddo con noi la prossima volta li voto ed ora vi saluto e torno in strada.
Forza Nuova alle regionali del 2008 in Sicilia ha preso lo 0,14%. Quanto prenderà alle prossime?
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