A Niscemi dieci attivisti si sono arrampicati su alcune delle antenne della base militare Muos degli Usa, i lavori per l'attivazione della quale potrebbero ricominciare a breve dopo l'annullamento della revoca alle autorizzazioni che la stessa Regione aveva deciso. Oggi pomeriggio una grande marcia indetta dai comitati cittadini dal centro fino alla base, per dire ancora una volta "no" a un'opera inutile e dannosa.
Settimana di proteste per i cittadini e le cittadine di Niscemi che da tempo si oppongono e resistono all'avvio del MUOS, un sistema satellitare di telecomunicazioni ad altissima frequenza (UHF) delle forze armate USA. Dopo le iniziative di luglio continua quindi l' "estate in lotta" dei comitati NO MUOS che dal 5 all'11 agosto hanno organizzato incontri e workshop e oggi pomeriggio una manifestazione nazionale per contrastare la realizzazione della base militare, i cui lavori potrebbero riprendere all'improvviso dopo l’ultimo annullamento della precedente revoca alle autorizzazioni da parte della Regione.
Ieri sera otto attivisti si sono arrampicati su quattro delle quarantasei antenne satellitari della base, a cui se ne sono aggiunti altri due nella notte.
"Questa sera alle 19.00, 8 attivisti no muos si sono introdotti all'interno della base usa di Niscemi. L'azione pacifica e non violenta,rivendicata da tutte le componenti del movimento no muos, si è svolta il giorno prima della manifestazione nazionale prevista per il 9 agosto. Tra gli attivisti è presente il pacifista Turi Vaccaro che era già introdotto all'interno della base in precedenza. L'azione è avvenuta nel giorno in cui si ricorda il trentennale delle cariche poliziesche a Comiso" comunica la cittadina Nadia Furnari sulla pagina ufficiale dell'evento su Facebook.
L'inizio della marcia è previsto per le 16 e 30 e il tragitto inizierà a Niscemi proseguendo verso la base Usa.
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