di
Dario Lo Scalzo
11-01-2013
La notte scorsa a Niscemi si sono verificati scontri tra manifestanti del movimento No Muos e forze dell'ordine. Gli scontri sono avvenuti all'arrivo di un convoglio con i mezzi per il montaggio delle antenne del MUOS, il sistema di comunicazione satellitare delle Forze Armate Statunitensi.
Stanotte intorno alle 4, la gru necessaria per il completamento dei lavori del MUOS è entrata nella base militare americana della Sughereta di Niscemi scortata da agenti antisommossa e da camionette blindate. È l’epilogo di mesi di protesta e di presidi pacifici da parte di semplici cittadini mobilitatisi a difesa dei propri diritti e contro gli enormi interessi dei poteri forti e dei manipolatori del benessere collettivo.
Nel cuore di questa nottata accade dell’altro di enormemente grave. Con la decisione presa dal Ministro dell’Interno Cancellieri, il Governo italiano, ricordiamolo, non eletto democraticamente, ignora e violenta la volontà dei propri cittadini, quelli siciliani, i cui rappresentanti alla Regione Siciliana, non più tardi di alcuni giorni fa, avevano approvato all’unanimità (roba rara) la revoca per la realizzazione del sistema radar statunitense MUOS.
Un atto con cui il Parlamento siciliano ha condiviso la pericolosità dell’installazione del MUOS all’interno della riserva naturale di contrada Ulmo, considerata dalla Comunità europea sito Sic (Sito di importanza comunitaria) e, soprattutto, con cui, per una volta, ha parteggiato, almeno sulla carta e con un atto politico, dal lato del popolo.
Il Governo italiano contro l’ARS in un gioco di pirandelliana memoria, quello dei paradossi, dell’assurdo, delle illusioni e delle contraddizioni. Nei presidi smembrati dall’andare del grande autoarticolato e dagli agenti in tenuta antisommossa, restano i visi e gli occhi lucidi di chi da mesi è costretto a lottare per affermare il diritto alla salute, il diritto alla tutela ambientale, il diritto a vivere in una società non violenta.
In questo giorno resta l’amarezza dell’impotenza, resta la frustrazione del vedere trionfare il non senso al bene comune e restano le parole che il Ministro Cancellieri rivolge al Governatore siciliano Crocetta: “Non sono accettabili comportamenti che impediscano l’attuazione delle esigenze di difesa nazionale e la libera circolazione connessa a tali esigenze, tutelate dalla Costituzione”.
Cosa è accettabile dunque? La sovranità popolare di una nazione come l’Italia, violata e mandata a quel paese da mercenari d’interessi privati? O appoggiare politiche sostenitrici di strumenti di morte e di guerra? O assistere allo scollamento, sempre più netto ed evidente, tra gli obiettivi e gli interessi perseguiti da chi governa il paese e quelli della cittadinanza? È accettabile forse l’isolamento mediatico nazionale della faccenda MUOS?
È accettabile forse prendere coscienza di come il Governo italiano, come tanti altri nel mondo, promuova il commercio di armi ed ingrassa i budget e gli stanziamenti pubblici per armamenti e per la difesa, mentre continua a tagliare i settori chiave di uno stato democratico moderno schiacciando inoltre il cittadino sotto la pressione psicologica e quella fiscale? E che dire delle sistematiche violazioni della Costituzione italiana, la cui tutela sta tanto a cuore al Ministro?
La notte porta la gru del MUOS, ma questa notte, spero, possa portare anche consiglio.
Risvegliamoci, appropriamoci delle nostre vite e mobilitiamoci in prima persona, con un impegno fattivo di cittadinanza attiva per riprenderci la felicità del vivere da essere umani in questo magnifico pianeta.
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