Muoviti!

"Essere in cammino per trovare noi stessi potrebbe essere la motivazione che ci dà l’energia per vivere".

Muoviti!
Anche un viaggio di mille miglia comincia con il primo passo (Lao-tse, VI secolo a.C.) Ci muoviamo sempre: espirare e inspirare, gli elettroni in orbita intorno ai nuclei atomici. Le unità ancora più piccole girano intorno alle particelle a loro volta più piccole. L’albero però sta fermo. Appoggiata al suo tronco, mi riposo. Sembra solamente fermo. Anche lui cresce e un giorno morirà come tutte gli esseri viventi. Però lui si muove molto lentamente e per questo mi dà la sensazione di pace e sicurezza. Non voglio muovermi sempre. Ho bisogno di fermarmi per chiedermi chi sono e dove voglio andare. Herzmann Keyserling visse dal 1882 al 1963. Anche lui era spesso in giro e un giorno disse: “La via più corta per capire chi sono, mi conduce intorno a tutto il mondo”. In 80 giorni ha compiuto questo viaggio il gentiluomo Phileas Fogg, come lo descrive Jules Verne nel suo romanzo. Nel frattempo viaggiamo molto più velocemente intorno al mondo. E noi, il nostro 'mondo' lo troviamo in 80 giorni? Normalmente ci vuole una vita per raggiungere questa serenità. Però muoversi aiuta, ce l’hanno descritto tanti poeti e filosofi. Ci aiuta anche la meditazione al sorgere del sole o dopo la lezione di yoga: essere in cammino verso di sé con la velocità dell'albero al quale mi appoggio. Quelle di Capitano Blaubär sono filosofie per bambini: “La vita è troppo preziosa per lasciarla nelle mani del destino”. Quindi siamo sempre in giro per trovare la spiaggia deserta, la festa splendida, le vongole freschissime per il primo di stasera, il vino bianco adatto e la musica che tocca il cuore in modo che possiamo dimenticare le giornate grigie e noiose. Eh sì, se non ti muovi, il tuo destino è di stare a casa. Mangi davanti alla tv la pizza surgelata. Se hai un forno, la riscaldi. Fin qui ha ragione Captino Blaubär. Ma se dopo il terzo giro intorno al mondo, non sei ancora felice? Se non sembra essere il tuo destino vedere il tramonto più bello o avere il fidanzato senza difetti? Devi cambiare il metodo della tua ricerca. “Dove vai, vai dove ti porta il cuore.” Quanti chilometri ha camminato Confucio 2500 anni fa, prima di ragionare così? Lui, come Kurt Tucholsky (1890-1935), camminando e studiando, ha fatto questo ragionamento: “Prendere la via più lunga o quella traversa, amplia la conoscenza del posto”. Non stiamo mai fermi. Possiamo scegliere la direzione, cercare il posto migliore dove vogliamo andare, superare gli ostacoli, riposarci sul divano, muoverci in l’aereo, in macchina o a piedi, meditare sotto il fico, però siamo sempre in movimento. Essere in cammino per trovare noi stessi potrebbe essere la motivazione che ci da l’energia per vivere. Osservare le cose che troviamo al margine della strada, interpretarle come indicatore per la nostra strada. Aurelius Augustinus ha vissuto dal 354 al 430, tanti anni prima di Google-map e Easy Jet. Lui disse: “L’uomo fa viaggi lunghi per stupirsi come sono alte le montagne, come sono grandi le onde del mare, come è profondo l’oceano, come sono lontane le stelle! Però l’uomo non vede se stesso con questo stupore, cammina accanto a sé, senza riconoscersi”. Dove vai per le prossime vacanze? Vado a trovare me stessa. Non è un viaggio semplice. Forse ci sarebbero meno ostacoli se andassi in Siberia per mangiare una zuppa di pesci con un eschimese o se provassi ad attraversare il mare su una zattera, ma vi auguro comunque un buon viaggio!

Commenti

..siamo Esseri Spirituali, coperti da una vischiosa nube a piu' strati , difficile da sciogliere, ma non impossibile se iniziamo a conoscerci tramite il profondo interiore dei nostri pensieri quotidiani , riconoscerli e sistemarli , cosi' da avvicinarci sempre piu' alla nostra origine divina .
Luma, 03-05-2012 08:03
Così ho fatto anch'io, regalandomi una vacanza inedita, per me noramlmente di ritorno (per pulire, coccolare, preservare ma con quanta fatica!!) ad una casa che ho abitato col mio amore per 20 anni e poi, lui volato via, ho dovuto lasciare in pochi giorni, per accompagnarlo al suo ultimo viaggio, dove voleva lui, di ritorno, ancora una volta, a casa...là da dove eravamo andati via e dove mi ha voluto riportare con nostra figlia. Nel mio bisogno di Silenzio ho viaggiato qua e là sulle proposte che trovavo in internet, approdando ad una che mi ha davvero colpita, per la sua originalità: un corso meditazione profonda cristiana, offerta a Fornovo di Taro in un posto bellissimo, villa Santa Maria, dove il programma era la "La guarigione interiore". Sette giorni di sperimentazione, nel silenzio, di quanta energia sprigiona la parola trattenuta, di quanto capaci siamo di usare altri mezzi espressivi, per continuare a "parlarci" e fare ciò che sia necessario, stando zitti o meglio ritirati nella nostra cella del cuore, ma aperti all'ascolto! Buon viaggio a chi parte e a chi torna, soprattutto se si mette dalla parte dell'altro, di chi incontra. Con affetto Patrizia
Patrizia, 14-09-2012 11:14

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