Affacciato su una cornice di grande bellezza, Piazza Navona a Roma, il Museo dell’omeopatia è stato inaugurato lo scorso giugno dalla Fondazione Negro, dedicata al Prof. Antonio Negro (1908-2010), medico e fondatore dell’Accademia Italiana di Omeopatia.
Affacciato su una cornice di grande bellezza, Piazza Navona a Roma, il Museo dell’omeopatia è stato inaugurato lo scorso giugno dalla Fondazione Negro, dedicata al Prof. Antonio Negro (1908-2010), medico e fondatore dell’Accademia Italiana di Omeopatia. Il Museo offre al visitatore uno spaccato trasversale dell'omeopatia, ripercorrendo le tappe storiche più significative del suo sviluppo. Il progetto gode della promozione del Ministero dei Beni Culturali che ha notificato una parte delle collezioni: oltre agli Archivi privati di medici omeopati del 1800 e del 1900, è da segnalare per esempio la Biblioteca del Museo, che conserva numerosi testi di grande valore storico. Di particolare rilievo è inoltre la Sezione Hahnemanniana e la sezione italiana antica, relativa ai volumi editi in Italia nel 1800. Il visitatore potrà ammirare anche la raccolta di "Memorabilia e Documenti" sulla medicina omeopatica del XIX e XX secolo e soprattutto la “Collezione di Kit o Trousse”, con oltre 200 esemplari di trousse di medicinali omeopatici. Unico del suo genere in Italia, il Museo è aperto gratuitamente al pubblico e a disposizione per la consultazione da parte di studiosi. Abbiamo chiesto al prof. Francesco Negro, figlio di Antonio Negro e medico omeopata, di spiegarci meglio in che modo questo luogo diventerà un punto di riferimento per l’omeopatia, terapia ormai scelta da circa otto milioni di persone in Italia*.
Il Museo può essere visitato solo su prenotazione il Martedì e il Giovedì dalle 18:00 alle 20:00.
Piazza Navona, 49 – 00186 ROMA
http://www.fondazionenegro.it
* Fonte: "Italiani e omeopatia: stato dell’arte, propensioni e modelli comportamentali", Doxapharma, aprile 2012