Ad un anno circa dalla petizione lanciata dalla Physiciana Committee for Responsable Medicine (PCRM) la Nasa ha bloccato gli esperimenti sugli animali. 30 scimmie stavano per essere sottoposte ad una serie di test per conoscere in anticipo gli effetti che le radiazioni, durante l'esposizione nel viaggio verso Marte, possono procurare al cervello umano. E invece la Nasa ha annullato tutti gli esperimenti "per questioni scientifiche ed etiche".
Sessant'anni fa, quando l'uomo si batteva per il predominio dell'universo cosmico - allora sconosciuto più che mai - era normale far precedere il lancio nello spazio di equipaggi umani da scimmie, cani, gatti, topi, ragni e perfino pesci, per testare apparecchiature o conoscere in anticipo gli effetti 'indesiderati' o meno di condizioni a cui l'uomo non era abituato. Oggi come allora le cose non sono molto cambiate. La Nasa in preparazione ad una missione su Marte aveva prescelto 30 scimmie scoiattolo da sottoporre ad una serie di test per conoscere in anticipo gli effetti che le radiazioni, durante l'esposizione nel viaggio verso Marte, possono procurare al cervello umano.
Dopo una campagna di un anno l'associazione americana PCRM (Physiciana Committee for Responsable Medicine, che promuove ricerca clinica, medicina preventiva e non condivide le sperimentazioni su animali) – che nel novembre 2009 aveva presentato una petizione affinchè il governo federale bloccasse questi esperimenti che contrastavano le stesse leggi federali sul benessere degli animali – ha reso noto il comunicato ricevuto dal Brookhaven National Laboratory, il laboratorio dove le scimmie venivano bombardate per poi essere trasferiti al McLean Hospital, per le fasi successive del progetto. La Nasa ha annullato tutti gli esperimenti a cui dovevano essere sottoposte le scimmie per questioni scientifiche ed etiche. "Bombardare di radizioni le scimmie vive è crudele e inutile dal punto di vista scientifico - afferma il dott. John J. Pippin, consigliere medico-scientifico del PCRM -. Sono lieto che il Dipartimento dell'Energia abbia annullato questi esperimenti errati".
Con il finanziamento del Dipartimento dell'Energia USA, le scimmie, infatti, sarebbero state colpite da basse dosi di radiazioni con immense sofferenze successive alle esposizioni, causa anche di tumori mortali, e studiati dai ricercatori. In particolare bisognava tenere in considerazione le reazioni del sistema nervoso centrale e i cambiamenti del comportamento nel corso del lungo periodo. Questi primati, molto intelligenti e dotati di un'alta capacità di socializzazione, sarebbero stati poi confinati in solitudine in gabbie di metallo per almeno 4 anni e sarebbero stati tenuti ogni giorno in apparecchi di contenzione.
"Peccato" che ogni specie è biologicamente diversa dalle altre, per cui i risultati dalle sperimentazioni effettuate sulle scimmie non sarebbero stati utilizzabili per l'uomo. "Peccato" pure che anni e anni di esperimenti di irradiazioni sulle scimmie non hanno prodotto niente di utile per i programmi spaziali! Per fortuna, la Nasa sta rivedendo i progetti di ricerca sui voli spaziali con persone a bordo. Secondo il dott. Pippin, gli 1,75 milioni di dollari spesi per questi esperimenti sarebbero stati più adatti alla ricerca di metodi relativi agli esseri umani. Studi in corso finanziati dalla Nasa e dal Dipartimento dell'Energia usano metodi senza animali per stabilire gli effetti delle radiazioni sull'uomo così come sono numerosissimi i dati provenienti da decenni di voli spaziali umani.