A una settimana dall'inaugurazione, vi raccontiamo la storia del Kino, un cinema appena nato nel quartiere Pigneto a Roma, ma prima di tutto un luogo e uno spazio d'esistenza e di incontro in cui sessanta ragazze e ragazzi hanno creduto.
Giovani registi, sceneggiatori, produttori, tecnici cinematografici, chi esordiente e chi no, hanno rilevato lo storico cineclub Grauco di Roma, chiuso a giugno 2010, e lo hanno ritrasformato nel nuovo cinema Kino.
Senza ricevere alcun aiuto finanziario né sostegno di altro tipo dalle istituzioni, 55 ragazzi si sono autotassati e si sono rimboccati le maniche. Probabilmente l’aiuto non lo hanno neanche chiesto, perché appartengono a quella generazione che, suo malgrado, delle istituzioni ha imparato ad avere poca fiducia.
Questa volta però la rabbia e l’amarezza sono state incanalate in pura energia creativa. Ed è il caso di dirlo, l’unione ha fatto la forza.
Un’idea iniziale. Un’adesione insospettabile. La creazione di un progetto. Cazzuola e cemento alla mano, hanno spalato calcinacci, dipinto pareti, attrezzato la saletta cinematografica con la tecnologia più aggiornata, arredato il piccolo caffè-birreria con un irresistibile stile retrò-berlinese. Hanno imparato a fare i barman, a gestire la contabilità, a lavorare da ufficio stampa e tutto quello che serve per tenere aperto il Kino tutti i giorni. Conto alla rovescia e… apertura il 10 febbraio scorso.
Pochi giorni di vita e già una partecipazione di pubblico attiva e vivace sta premiando la banda degli intrepidi e la loro adorabile incoscienza. La responsabilità adesso è alta, perché alto è il valore, simbolico e concreto, di ciò che più o meno inconsapevolmente hanno creato.
Fatto sta che da tempo immemore non ricordo di aver frequentato un luogo così pieno di ragazzi, dove, attorno a una bottiglia di birra, non si parla come al solito di precariato, di lavori inadeguati e/o sottopagati, di delusioni e sogni infranti, di desiderio di andarsene lontano. Eh sì, questa volta a prevalere sono l’ottimismo, l’energia positiva, la consapevolezza di aver scalato una montagna, l’orgoglio di avercela fatta. È il sorriso travolgente dei 'kini' (così si chiamano tra loro i fondatori) che vi accoglierà, varcata la soglia.
Il Kino rappresenta la speranza in un periodo storico in cui, quando il sostantivo 'speranze' riguarda i giovani, è sempre accompagnato dall’aggettivo 'disattese'.
Fin dalla festa di inaugurazione (circa 3000 presenze!), il Kino è stato circondato da affetto. L’affetto dell’ambiente del cinema e dello spettacolo, l’affetto di amici e parenti dei 55 temerari, l’affetto dei giornalisti che per una volta non hanno nessuno da maltrattare.
La programmazione comprenderà opere prime, documentari, anteprime e darà ampio spazio ai film, nostrani ed esteri, che non hanno avuto giusta distribuzione in Italia. È già diventata una tradizione il film a sorpresa della mezzanotte, scelto accuratamente tra film di culto più o meno vecchi - rigorosamente tra il kitsch e il pop! – che nei giorni passati ha regalato al pubblico perle come La febbre del sabato sera, I Goonies e Il grande Lebowski.
Le mattine il Kino sarà animato da seminari, laboratori, incontri con gli autori e sarà disponibile anche per proiezioni private. Di tanto in tanto sarà la volta della cosiddetta charte blanche (carta bianca), in cui per qualche giorno un personaggio noto, non necessariamente appartenente al mondo del cinema, deciderà i film da proporre. Non immaginatevi quindi un palinsesto solo per occhialuti cinéphiles, fatto di pellicole minimaliste ukraine sottotitolate in tedesco… Mentre in tutti gli altri cinema potreste vedere film belli o brutti, nella piccola saletta da 40 posti del Kino vedrete soltanto film bellissimi! È questo uno degli slogan del nuovo cineclub.
Il Kino è cinema, certo, ma prima di tutto è luogo di incontro per tutti coloro che hanno voglia di riconoscervisi. È ufficio. È casa. È famiglia. È luogo dell’identità. Qui noi giovani esistiamo e questo fatto non può essere ignorato.
Il Kino
Via Perugia 34 (quartiere Pigneto), Roma
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