La ricorrenza natalizia è ormai purtroppo quasi sinonimo di abbuffate a tavola con parenti ed amici all'insegna talvolta dello spreco e ancora più spesso della nocività delle scelte alimentari. Ma il cambiamento di direttrice per una nuova socieà parte anche da qui, dalla nostra tavola, visto che ormai sappiamo benissimo quali sono le implicazioni etiche, ecologiche e salutistiche dell'alimentazione carnea. Proponiamo quindi una ghiottissima soluzione alternativa. Provare per gustare!
Le festività natalizie sono il momento ideale per realizzare il desiderio di un modo di vivere più gentile, armonico e coerente.
La nostra proposta, anche quest’anno (www.veganitalia.com e www.facebook.com/veganitalia), è per un menu all’insegna del gusto, della fantasia e della non violenza. Piatti vegani che liberano il palato da crudeli tradizioni alimentari, ampliano gli orizzonti della sensibilità individuale e consentono di celebrare davvero, estendendo consapevolezza e rispetto fino a includervi tutti gli esseri viventi.
Regali cruelty free, donazioni mirate, tavole senza brandelli di animali: è con la vita che si festeggia la vita.
Perché un'alimentazione senza prodotti animali:
è più salutare e meno violenta, riduce il rischio di contrarre molte malattie
aiuta a conservare i terreni agricoli, l'acqua e altre fonti di produzione di cibo indispensabili per la sopravvivenza dei nostri figli e dei loro figli.
rende i cereali, che ora vengono utilizzati per nutrire gli animali "da carne" e "da latte", disponibili per chi nel mondo soffre la fame.
contribuisce a preservare le foreste, i prati e altri ambienti naturali
risparmia a tanti animali (35 l'anno e 2700 a testa nel corso di una vita umana di lunghezza media - [fonte dati Farm USA]) il destino di essere imprigionati e ammassati in gabbie, privati di tutto, mutilati, manipolati, trasportati e infine macellati senza (o con insufficiente) considerazione per la loro capacità di provare dolore e sofferenza.
Partiamo da qui
L'esperienza di un Natale senza crudeltà a tavola può facilmente diventare l'inizio di una nuovo stile di vita, più consapevole. Ecco alcuni consigli su come continuare.
L'ingrediente fondamentale per ampliare il nostro orizzonte, estendendo la nostra consapevolezza e il nostro rispetto per tutti i viventi, è il concentrarsi serenamente sugli aspetti positivi (etici, salutistici, ecologici) del cambio di alimentazione ed evitare di fermarsi a indugiare sul rimpianto per i cibi che abbiamo deciso di non consumare più.
1° percorso
Analizzate la vostra alimentazione attuale.
Fate una lista dei cibi che consumate abitualmente.
Identificate tra questi i cibi vegan e considerateli come punto da cui partire.
Programmate di consumare un pasto vegan diverse volte alla settimana usando i cibi che più vi piacciono.
Rivisitate i vostri piatti preferiti.
Imparate a conoscere il tofu e il seitan, gli alimenti alternativi al latte (latte di soia, di riso, di mandorle, yogurt e budini di soia o riso) e a valorizzare la cucina italiana tradizionale a base di cereali e legumi e le migliaia di modi gustosi di preparare la verdura.
Ampliate le vostre scelte cercando nuove ricette nei libri di cucina e sui siti web, e provando nuovi alimenti.
Individuate le preparazioni vegan da mangiare fuori casa, gli snack e i dolcetti.
Attingete dalle cucine "etniche", fonti inesauribili di ricette semplici e gustose.
Provate spesso nuovi cibi, cereali poco usati (couscus, quinoa, bulgur, orzo, chicchi di grano) e verdura e frutta "esotiche" comuni in altre cucine (cavolo cinese, alghe ecc.).
Analizzate la vostra nuova alimentazione e verificate che i vostri pasti comprendano quotidianamente una buona varietà di cereali integrali, di legumi o di prodotti a base di soia, di verdura e frutta.
2° percorso
Eliminate a ritmo settimanale determinati cibi animali, sostituendoli con quantità adatte di cereali integrali, di legumi e di prodotti a base di soia, che apporteranno al vostro organismo i nutrienti provenienti da fonti alternative.
Non dimenticate di variare la verdura e la frutta.
Eliminate:
• la carne rossa la prima settimana,
• la carne bianca la seconda,
• il pesce la terza,
• le uova la quarta,
• i latticini la quinta
Dopo sei settimane vi troverete a essere vegan e felici!
Il menu senza crudeltà
Bruschettine alla crema di carote speziata
500 g di carote
2 spicchi di aglio
olio d'oliva extravergine
aceto di mele
q.b.
2 cucchiaini di cumino pestato
1 cucchiaino di harissa
1 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di zenzero
sale
Lessare o cuocere le carote al vapore.
In una terrina, schiacciarle con la forchetta, incorporando a poco a poco l'aglio triturato (o il succo ricavato con l'apposito strumento), le spezie, l'olio e l'aceto, girando e mescolando il composto fino a ottenere una crema omogenea. Servire su crostini di pane integrale.
Hummus del sole
2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di tahin
1 limone
1 mazzetto di prezzemolo
1 pizzico di peperoncino e/o paprica
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
80 g di pomodori secchi rinvenuti in acqua bollente
sale
Mettere nel frullatore i ceci, il tahin, il succo di limone, gli spicchi d'aglio pestati, se necessario dell'acqua, e il sale; frullare a bassa velocità per 30 secondi fino a ottenere un composto omogeneo abbastanza denso.
Aggiungere i pomodori tagliati a striscioline e fare ancora un giro di frullatore
Disporre in una ciotola comune e decorare con il prezzemolo tritato, un pizzico di peperoncino e/o paprica e
un filo di olio d'oliva. Servire con pane tostato.
Lasagne alla zucca
500 g di lasagne vegan
1kg zucca,
una cipolla tritata,
olio extravergine
vino bianco dolce,
250 g di besciamella vegan
(ricetta a parte)
noce moscata, sale, pepe
Lasagne
Lasagne vegan (prima ricetta) 250 g di farina, 2 cucchiai di olio e.v. di oliva, 1 cucchiaio di amido di mais o di arrowroot.
Mescolare gli ingredienti aggiungendo acqua fresca per ottenere un impasto soffice ma assolutamente non appiccicoso. Impastare a lungo. Tirare con un mattarello finché l'impasto diventa molto sottile spargendo un po' di farina se è necessario. Tagliare la pasta formando dei rettangoli di 13 x 18 cm. Cospargere con un po' di farina e mettere da parte senza sovrapporre le lasagne. Cuocere tre o quattro alla volta in acqua salata con un po’ d’olio.
Lessare la zucca in acqua salata dopo averla privata della buccia, dei semi e dei filamenti interni.
Scottare le lasagne e lasciarle asciugare su un canovaccio.
Nel frattempo soffriggere la cipolla in olio con un bicchiere di vino bianco.
Sbucciare la zucca, renderla cremosa stemperandola con una forchetta, unirla alla cipolla e farla insaporire per qualche minuto.
Mescolare zucca e besciamella in una zuppiera capiente.
Procedere nella preparazione degli strati alternando pasta e composto di zucca .
Terminare con un leggero strato di composto. Gratinare in forno a 200 °C per circa 30 minuti.
Prima di servire spruzzare di gomasio.
Besciamella vegan
4 cucchiai di olio di semi di girasole
50 g di farina di riso
25 cl di brodo vegetale
noce moscata
pepe bianco (facoltativo)
sale
In un pentolino alto e stretto far scaldare l’olio.
Fuori dal fuoco unire la farina e mescolare con energia per far sì che i due elementi si amalgamino bene.
Rimettere sul fornello protetto da uno spargifiamma e, un mestolo alla volta, aggiungendo il brodo caldo mescolando senza interruzione.
Far addensare la salsa fino alla giusta consistenza.
Aggiustare di sale.
Aggiungere la noce moscata e volendo pepe bianco macinato.
Crema di lenticchie arancioni all'indiana
250 g di lenticchie arancioni
1 cipolla
4 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di semi di cumino
1/2 litro d'acqua
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino
Lavare le lenticchie e scolarle. Sbucciare e tritare aglio (eccetto uno spicchio) e cipolla, poi farli soffriggere in un po' d'olio. Aggiungere la curcuma, mescolare e insaporire per qualche istante.
Unire le lenticchie, insaporire con sale e peperoncino; bagnare con l'acqua, incoperchiare e cuocere fino a quando le lenticchie si saranno ridotte in poltiglia.
Preparare il condimento detto "tarka": scaldare l'olio, affettare lo spicchio d'aglio rimasto, farlo soffriggere insieme ai semi di cumino; condire le lenticchie appena l'aglio si sarà imbrunito.
Servire accompagnando con del riso basmati (anche integrale).
Seitan della Regina di Cipro
500 g di seitan al naturale
2 grosse cipolle rosse
aceto balsamico q.b.
sale (assaggiare prima)
olio extra vergine di oliva
Tagliare le cipolle a metà e poi a fettine sottilissime. In una padella larga versare un paio di cucchiai d’olio, poi le cipolle. Farle imbiondire un po’ e quindi spruzzarre almeno un cucchiaio d’aceto balsamico, lasciarlo evaporare, e quindi versarvi il seitan. Far cuocere lentamente, aggiungendo un po’ d’acqua ogni tanto. Quando il seitan sarà un po’ gonfiato e le cipolle saranno tenere, spegnere il fuoco e lasciare insaporire per una decina di minuti almeno. Riscaldare e servire.
Radicchio trevigiano alla griglia
600 g di radicchio rosso di Treviso
4 cucchiai olio extravergine d'oliva
1 limone
sale
pepe
Togliere al radicchio le foglie esterne, lasciare circa tre centimetri di gambo. Tagliare ogni cespo in 2 o 4 quattro spicchi.
Lavare gli spicchi e condirli con poco olio.
Cuocerli su una griglia rovente, da tutte le parti per circa 5 minuti.
Disporre il radicchio su un piatto di portata e condirlo con sale, pepe e il succo del limone.
Fonduta al cioccolato con frutti rossi e gialli
cacao amaro q.b.
mezzo bicchiere (o meno) di latte di soia
zucchero Mascobado q.b.
aroma di vaniglia o arancio
tofu cremoso (opzionale)
mele, pere, ananas sbucciati e tagliati a piccoli pezzi
banane a rondelle di un paio di centimetri
fragole intere o (se grandi) divise a metà
Le quantità da utilizzare variano a seconda delle dimensioni del recipiente per fonduta. Calcolare che bisogna ottenere una crema di cacao, latte di soia e zucchero, aromatizzata a piacere, molto densa. Per renderla più cremosa e ricca è possibile aggiungere del tofu cremoso frullato.
Una volta stemperato bene il cacao, far riscaldare bene la crema a bagnomaria, sempre mescolando, e poi passarla nel recipiente per fonduta da portare in tavola.
Accendere il fornelletto o la candelina e immergere la frutta, già sbucciata e tagliata, con le apposite forchettine.
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