Si chiama "I racconti del Carrubo" ed è una fattoria nel Barese che punta a diventare "custode della biodiversità". Anima e motore del progetto è Debora Abatangelo, poco più che quarantenne, con un amore innato per natura e animali.
Vi raccontiamo la sua storia.
Debora, qual è la tua storia personale e come mai hai deciso di mettere in piedi il progetto di realizzazione di una fattoria biosostenibile?
«Sono cresciuta con un amore innato per la natura e gli animali. Ho collaborato per anni all’attività di famiglia, un negozio di oggettistica e arredamento, ma in seguito alla nascita di mio figlio, mossa da una passione ormai non più contenibile, ho deciso di cambiare vita, iniziando a tracciare il mio vero percorso. Dal 2012 al 2016 sono stata presidente e volontaria della locale sezione dell’associazione Lega nazionale per la Difesa del cane e ho iniziato a frequentare diversi corsi di formazione nel settore agroalimentare e pet, diventando Refree di Zooantropologia Didattica (2013), Operatore per attività ludico ricreative con gli Asini (2018), Operatore esperto nell’etologia delle relazioni con animali (2019). Nel 2017 la svolta decisiva, nella volontà di dare un’ identità precisa al percorso appena intrapreso da coltivatore diretto seguo lo Short Master “Recupero, caratterizzazione e mantenimento della biodiversità delle colture orticole pugliesi” organizzato da BiodiverSO (UniBA), da cui nasce l’idea di creare la nostra fattoria custode di biodiversità, “I racconti del Carrubo”.
Nel 2019 divenuta Operatore agricolo per filiere innovative: canapa, piante aromatiche ed officinali, decido di inserire in azienda la coltivazione di piante aromatiche, per dar corpo ad una linea di trasformazione dedicata (confetture, miele, cosmetici, ecc)».
In che zona hai realizzato la fattoria, dove hai scelto la location e perchè?
«I nostri terreni si trovano nell’agro di Mola di Bari (BA), in contrada Brenca, nel Poggio delle Antiche Ville, nel cuore dell’ incantevole Puglia. Abbiamo fortemente voluto rimanere fedeli al nostro territorio, e cercar d’essere tra i promotori del grande amore per questa terra. Il “Poggio di Mola di Bari” è un territorio rurale sollevato sul primo gradone murgiano (150 metri sul livello del mare) caratterizzato dall’esistenza di vestigia antropiche uniche nel loro genere: decine di ville e “casine” sette-ottocentesche e del primo Novecento. Qui il clima è salubre grazie anche alla presenza di un’antica pineta e vi è ricchezza di fauna e flora tipiche (volpi, falchetti, upupa, ecc)».
A che punto sei del progetto; chi ti ha aiutato finora e quale aiuto cerchi?
«Dopo anni di preparazione (acquistati i terreni e studiato il progetto), ho finalmente ottenuto il permesso di costruire e il cantiere è stato appena inaugurato, contando di realizzare la struttura entro quest’anno. Io e mio marito abbiamo investito tutti i nostri risparmi, richiesto un prestito, e oggi creato una raccolta sul portale di crowdfunding “Produzioni dal basso” (qui per contribuire) per poter realizzare un piccolo laboratorio di trasformazione e lanciare la nostra linea di prodotti naturali».
È l'obiettivo finale? Come ti immagini ciò che vorresto realizzare?
«L’intento de “I Racconti del Carrubo” è avviare una piccola farm biologica custode di biodiversità con annessa struttura ricettiva. La volontà è stata da sempre quella di edificare tutto con profilo ecosostenibile e biosostenibile, dunque la struttura della Masseria sarà di paglia e legno, verranno autocostruite delle murature di tamponamento in terra e paglia ed intonacato in terra cruda, pannelli solari, impianto fotovoltaico, automezzi elettrici, ecc. Tutto questo grazie alle competenze del mio compagno dall’animo verde Fabio, titolare di una piccola impresa edile, ed alla collaborazione dell’entusiasta “archigiano” Michele De Vanna esperto di edilizia biosostenibile».
Cosa accadrà nella tua fattoria del prossimo futuro? Produzione, attività di sensibilizzazione, o cos'altro?
«La mission 100% Green consentirà, in partnership con diverse associazioni locali (verde meraviglia, asfa puglia, retake, ecc), di spaziare dai percorsi didattici con i bambini delle scuole a quelli dedicati ai ragazzi disabili, all’organizzazione di convegni, workshop, laboratori, rassegne e manifestazioni culturali volti alla promozione del territorio, dell'artigianato locale, della lettura, dell’enogastronomia locale, alla fornitura di servizi nel campo del turismo e della valorizzazione dei beni culturali e delle risorse ambientali…
L’auspicio è riuscire a realizzare un laboratorio di trasformazione e lanciare la nostra linea di prodotti in parallelo alla realizzazione dei manufatti, così da aprire sin da subito le porte al nostro eco mondo».
Link utili
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