Nigella sativa, la pianta curativa che la Nestlè vuole brevettare

La Nigella sativa pare proprio abbia proprietà utilissime ed era Maometto che riferendovisi diceva: “Guarisce tutto, fuorché la morte”. Ma se vogliamo andare oltre la tradizione orale di alcuni paesi, anche sulla principale banca dati medico-scientifica, la statunitense MedLine, gli studi riguardanti le proprietà terapeutiche di questa pianta sono oltre cinquecento

Nigella sativa, la pianta curativa che la Nestlè vuole brevettare
La Nigella sativa o sesamo nero sta suscitando ultimamente un maggiore interesse per le proprietà terapeutiche che la letteratura scientifica più recente le attesta. Ad esempio: - Diabete di tipo 2. La Nigella sativa riesce a ridurre la glicemia a digiuno, diminuisce l’insulino-resistenza, aumenta la funzione beta-cellulare e riduce l’emoglobina glicosilata (1). - Infezione da Helicobacter pylori. Può essere un utile agente contro questo batterio (2). - Epilessia. La Nigella sativa è nota per le sue proprietà anticonvulsivanti. Uno studio del 2007 su bambini epilettici, refrattari ai farmaci convenzionali, ha concluso che l’estratto acquoso di questa pianta è in grado di ridurre gli attacchi (3). - Pressione alta. L’uso quotidiano di estratto di semi di Nigella sativa per due mesi ha mostrato di riuscire ad abbassare la pressione in pazienti con ipertensione lieve (4). - Asma. In modelli animali il principale costituente della nigella ha mostrato risultati superiori al farmaco fluticasone (5). Un altro studio sull’uomo ha riscontrato che l’estratto di nigella ha un potente effetto antiasmatico (6). - Tonsillofaringite acuta. Capsule di nigella, in combinazione con la pianta Phyllantis niruri, sono riuscite ad alleviare il mal di gola e il bisogno di antidolorifici (7). - Sintomi da esposizione ad armi chimiche. Uno studio randomizzato ha dimostrato che l’estratto di semi riduce i sintomi respiratori e il bisogno di trattamenti farmacologici (8). - Cancro al colon. Studi sulle cellule hanno dimostrato che l’estratto di semi di nigella ha efficacia nel bloccare la crescita del cancro al colon; sui ratti l’olio di semi di nigella ha mostrato un significativo effetto inibitore del cancro al colon senza effetti collaterali osservabili (9). - Dipendenza da oppioidi. Uno studio su 35 persone dipendenti dagli oppioidi ha dimostrato che i semi di nigella rappresentano una terapia efficace nel trattamento a lungo termine di questa dipendenza (10). - Prevenzione dei danni da radiazioni. L’olio di Nigella sativa e il suo componente attivo, il timochinone, protegge i tessuti cerebrali dallo stress nitrosativo indotto dalle radiazioni (11). - Protegge contro i danni prodotti dall’infarto (12). - Previene il danno renale associato al diabete (13). - Previene le aderenze post-chirurgiche. Ricoprire la superficie peritoneale con olio di Nigella sativa dopo un trauma peritoneale diminuisce le aderenze (14). - E ancora ha proprietà antipsoriasiche, è efficace nel prevenire le patologie cerebrali associate al morbo di Parkinson e ha mostrato capacità di uccidere determinate cellule tumorali. È interessante però sapere che la Nestlè, attraverso il proprio centro di ricerca Nestec, ha presentato nel 2010 una richiesta di brevetto internazionale per utilizzare la Nigella sativa nella prevenzione delle allergie alimentari (15). Quindi siamo di fronte al tentativo di una multinazionale di appropriarsi di una risorsa naturale che potrebbe risultare di proprietà della Nestlè allorquando verrà usata come ingrediente in alimenti e farmaci. Nel luglio 2012 il Third World Network ha pubblicato un rapporto (16) secondo cui la richiesta della multinazionale svizzera non ha validità poiché le proprietà della Nigella sativa erano ben note e applicate prima che se ne accorgesse la Nestlè. La buona notizia è che al momento la richiesta non risulta accettata. 1 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21675032 2 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20616418 3 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18049435 4 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18705755 5 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19711253 6 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20149611 7 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18541126 8 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18991514 9 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12881014 10 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19385474 11 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24268807# 12 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24191329# 13 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24134725# 14 www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24102983 15 Patentscope 16 Third World Network
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Commenti

anche il pensatore indiano P.R.Sarkar in un suo libro su cure ne rimedi la cita come ingrediente per la cura della pressione alta e problemi cardiaci. rivoltiamoci contro queste multinazionali che propongono assurdita' se un giorno una multinazionale pensase di brevettare il genoma umano che faremo? non potremo piu' procreare? come fa una qualunque ditta impadronirsi di qualcosa che e' del pianeta, della natura, di tutti? dobbiamo lottare contro questi pirati moderni. penso che una forma efficace di protesta sarebbe di piantare, propagare e diffondere al piu' possibile piante non certificate( vedi ultime direttive UE), semi ecc...e chi se ne frega dei controlli? chi poi li farebbe? la monsanto e la nestle in casa mia?
farnco bressanin, 05-12-2013 04:05
Molto interessante. Proporrei alle multinazionali che agiscono senza scrupoli di coscienza, di riconvertire le piantagioni di tabacco con questa specie officinale e medicamentosa. Ai vantaggi diretti già descritti si aggiungono quelli relativi all'annullamento dei fattori nocivi del tabagismo. Saluti
Carmelo, 05-12-2013 10:05
Queste multinazionali ci hanno rovinato con I loro brevetti e INTERESSI , hanno fatto la stessa cosa con la stevia, hanno cercato di brevettarla, non ci sono riusciti, allora hanno cercato di bloccarla in tutti modi solo ed esclusivamente per i loro interressi : non si sarebbero più consumati i loro dolcificanti cancerogeni vedi la saccarina o l'aspartame ! Qui si è nominate la multinaziona Monsanto e l'ENEA che è italiana pensate sia migliore ? I grano CRESO sapete cos'è ?
luigina fasoli, 13-10-2015 08:13
L' olio di nigella sativa non e' ammesso negli integratori alimentari in Itala, solo in Italia...chissà' perché?
Lorenzo, 30-05-2016 05:30

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