di
Alessandra Profilio
02-01-2012
'Sparisce' dal decreto Milleproroghe il provvedimento che imponeva l'obbligo di utilizzare gli shopper ecologici. La norma – annunciata dai ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera e dell'Ambiente Corrado Clini - avrebbe abolito tutti i sacchetti realizzati con la vecchia plastica, adeguando l'Italia alla normativa europea.
'Sparisce' dal decreto Milleproroghe la norma che imponeva l'obbligo di utilizzare gli shopper ecologici. Si tratta di un provvedimento che stabiliva i corretti parametri di dissolvenza nell' ambiente dei sacchetti di plastica. La norma – annunciata dai ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera e dell' Ambiente Corrado Clini - avrebbe abolito tutti i sacchetti realizzati con la vecchia plastica, adeguando l'Italia alla normativa europea.
“È grave e anche dannoso aver cancellato quell’articolo, non solo per l’ambiente ma anche per l’immagine stessa dell’Italia. La messa al bando dei sacchetti di plastica è un primato che ci ha fatto riconoscere come uno dei Paesi più all’avanguardia, pioniere di un modello guardato con ammirazione in tutto il mondo e che così rischia di essere seriamente compromesso”.
Questo il commento del vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani alla sparizione dal testo del decreto Milleproroghe dell’articolo che stabiliva i corretti parametri di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità degli shopper annunciato ufficialmente dal governo il 23 dicembre.
Secondo Ciafani quella norma “è fondamentale per fare chiarezza nel mercato della piccola e media distribuzione, che è già stato invaso da sacchetti di plastica con additivi chimici che non possiedono le corrette caratteristiche di biodegradabilità e soprattutto è utile a evitare scappatoie da parte di alcuni produttori che evidentemente si sono già attivati”.
Da quando un anno fa è entrato in vigore il divieto di commercializzazione delle buste di plastica la situazione è infatti confusa in quanto nei supermercati si trovano i nuovi sacchetti biodegradabili, mentre in molti altri punti vendita (tra cui negozi tradizionali, bancarelle degli ambulanti, farmacie) ci sono tuttora i vecchi sacchetti di polietilene. Negli ultimi mesi sono poi apparsi 'finti' sacchetti ecologici di bioplastica che contengono componenti non biodegradabili .
La cancellazione della norma, se confermata, sarebbe secondo Ciafani “un chiaro tentativo di salvaguardare i profitti di alcune lobby a scapito dell’interesse generale, dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia italiana”.
“Ci auguriamo quindi – ha concluso il vicepresidente nazionale di Legambiente – che il Governo e il Parlamento rimedino al più presto a questo evidente tentativo di sabotaggio di un ottima norma che privata di determinati parametri rischia di perdere la sua efficacia”.
I ministri di Ambiente e Sviluppo Economico hanno garantito che il provvedimento può essere reintrodotto sia attraverso un emendamento al Milleproroghe stesso sia formulando un decreto specifico in materia entro i prossimi 6 mesi.
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