Occupy Wall Street, le immagini del movimento nel 2011

La protesta degli indignati americani prosegue nel 2012. Il Cambiamento ricorda con una sequenza di immagini il movimento di protesta Occupy Wall Street nell'anno appena trascorso.

Occupy Wall Street, le immagini del movimento nel 2011
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Commenti

La situazione in cui si trova ad operare Obama non è certo invidiabile, ma le posizioni espresse dai repubblicani americani non sono certo rassicuranti per il progresso pacifico dell'umanità. La notizia della rinuncia degli USA alla costruzione dei superbombardieri getta una concreta speranza di cambiamento nella politica mondiale e da un chiaro messaggio alla supina politica servente dello stato italiano, che non ha mosso un dito nella politica militarista di oppressione nelle operazioni di polizia internazionale. Il movimento di indignati americani ha messo sotto la lente di ingrandimento le responsabilità finanziarie delle banche, i cui profitti si sono moltiplicati con il sostegno alle guerre e multinazionali dell'acciaio connesse. E' ora che anche a livello europeo e nazionale - e con buona pace delle analisi retroattivanti di Cirino Pomicino - si affronti a muso duro l'esame delle singole responsabilità nell'accumulo del debito sovrano e che le partite illegittime siano addebitate ai singoli responsabili, la cui unica via di fuga potrebbe essere - a somiglianza del governo Berlusconi dimessosi dopo aver trovato e depositato una fideiussione a garanzia del pagamento della condanna pecuniaria nella vicenda Mondadori - De Benedetti- quella di depositare una ingentissima fideiussione, permettendo così lo scorporo del debito: l'Italia potrebbe così rialzare il capo e dimostrare il suo vero valore nella crescita. Coraggio, indignati e non molliamo.
Franco, 04-01-2012 08:04
Caro Franco, grazie tante per il tuo graditissimo commento. E' vero, comincia a muoversi qualcosa negli States e in genere nei paesi dove ci sono i movimenti degli indignati (quanto meno di muovono le coscienze). Il cammino è ancora lungo e tortuoso e c'è tantissimo da fare sia per gli USA che per il nostro paese. Inoltre, ma è un mio parere personale, si avverte sempre quel "sentore" di potere forte che sta dietro tutto e tutti quanti ... ma questo ovviamente non basta a giustificare l'immobilismo o a non elogiae e spronare chi invece è attivo. Speriamo bene e come dici tu, coraggio e non molliamo. Grazie ancora per il tuo contributo, un caro saluto ;o)
Dario, 04-01-2012 11:04
Per tutti gli indignati: http://www.youtube.com/watch?v=pZx4-o4RRFI&feature=channel_video_title
Daniela Rossi, 06-01-2012 01:06
Ciao Daniela, grazie tante per il video ;o) speriamo che sia di buon auspicio. Un caro saluto e alla prossima. Ciao ;-)
Dario, 06-01-2012 02:06
Cari Dario e Daniela,i "grazie" di Dario mi uniscono e rincuorano nella riconoscenza ai lontani e ai vicini nella ricerca della verità, che, sola,ci rende liberi. L'augurio che nella ricorrenza dell'Epifania (rivelazione)mi sento di fare a Voi e a tutti del Cambiamento è che il "pessimismo dell'intelligenza" si stemperi e si superi nella "sintesi" con l'"ottimismo della volontà", così come scriveva Antonio Gramsci, per muovere le coscienze degli "odiati indifferenti". Vedete, il penosissimo e raccapricciante fatto di Roma contro la famigliola di commercianti cinesi getta una macchia di pessimismo e un'ombra di dubbio sul progresso dei popoli umani se inebetiti dal miraggio del guadagno personale spesso camuffato sotto quello familiare e anche nazionale, entrambi spaventosi messaggeri di prepotenze e di guerre. Ma noi non molliamo e non temiamo di andare alla radice delle cose, proprio perchè dalle radici abbiamo ricevuto la coscienza all'impulso di costruire la libertà e il rispetto tra i popoli attraverso la ricerca della verità. Buona Epifania. taSI
Franco, 06-01-2012 06:06
Caro Franco .. un ennesimo grazie per il tuo intervento. E' esattamente quello il nostro approccio, quello di non abbandonarci al pessimismo o al nichilismo. Cerchiamo altre strade, le proponiamo... il nostro intento è cercare di fare un'informazione che racconti ciò che c'è di positivo e che è stato fatto di positivo e che spesso, per ovvi motivi, non trapela neppure sui maggiori canali mediatici: parliamo di comuni virtuosi, di realtà che vivono di risparmio energetico, rispetto dell'ambiente, consumo critico, decrescita felice, di altre che unitesi compattamente hanno realizzato un cambiamento drastico (vedi caso Islanda), raccontiamo di possibili ed esistenti vie/modelli alternativi in grado di rispondere allo "spremilimone" rappresentato dal sistema (Bank Transfer Day, realtà della Banca Etica, no impact day, scriviamo di come possono realizzarsi materialmente le cose, vedi area formazione, cerchiamo di geolocalizzare i lettori per unirli maggiormente, ecc.). In breve è proprio per la nostra fiducia in un reale cambiamento che ci siamo uniti, che raccontiamo, che scriviamo, che facciamo giornalismo. Certo ogni tanto può accadere di abbattersi per la sordità esterna o delle istituzion, ma non sino ad arrivare al pessimismo e cmq in genere ci riprendiamo sempre molto rapidamente e con sempre maggiore speranza ;-) Insomma volevo rassicurare che noi ci crediamo e siamo da tempo nel cammino dell'ottimismo della volontà. Un caro saluto e 1000 grazie per l'attenzione e la fedeltà con cui ci segui. Continua a seguirci. A presto ;-)
Dario, 07-01-2012 12:07
svolto dall'altro forum quello "islanda, rivoluzione silenziosa...", per esporre anche qui una proposta: siamo di fatto la stragrande maggioranza, il 99%, come afferma il movimento: diventiamo maggioranza anche elettorale -la via è quella islandese- non per fondare un nuovo partito, ma per essere tanto forti da imporre il nostro programma di gestione del paese ai partiti esistenti. Come? Avviamo sul web e sul territorio una presa di coscienza e un processo di unificazione DIBATTENDO E SCRIVENDO TUTTI INSIEME IL PROGRAMMA su nostri siti. Se, come nei referendum 2011,riusciamo a diventare maggioritari, apriamo un nuovo rapporto con l'attuale potere, a qualunque livello. Questa via non in alternativa ma insieme al movimento di protesta. Si può partire proprio dall'analisi, (condotta in comune con più gente possibile che voglia parteciparvi) del debito pubblico: è tecnicamente inestinguibile, chi ci ha guadagnato e ci guadagna, come ci strangola ecc. Di lì le contromisure, cioè le misure di un governare che sia per noi, nostro. L'esperienza islandese allargata a noi. Se qualcuno la vede, parliamone, un po' di riflessione e di strada è già stata fatta. Grazie
luciana negro, 07-01-2012 02:07
La proposta di Luciana Negro è la strada percorribile per un effettivo cambiamento nel percorso legislativo italiano verso una democrazia compiutamente partecipata. Tanti e così presidiati sono ancora gli ostacoli di natura giuridica e politica che si frappongono a tale meta, che solo con una fortissima base della società civile si può affrontare con successo questo compito. L'esempio e il raffronto con l'Islanda a proposito del debito pubblico inaccettabile, ci costringono a fare i conti con il dettame costituzionale dell'art 75 2°co. che non ammette referendum popolare per l'abrogazione di leggi tributarie e di bilancio. Tale divieto, unito alla riconosciuta autonomia finanziaria delle Camere e a una interpretazione partitocratica dell'art. 69 cost., rende durissimo il nostro compito di movimento delle coscienze nell'opinione pubblica, ancora ferma in una genetica inoperosa posizione di passiva attesa. Ma, torno a ripetere, non molliamo! Ne va della nostra dignità e responsabilità di cittadini. BILE
Franco, 07-01-2012 07:07
Concordo con quanto sostenuto da Franco ed aggiungo che, oltre agli ostacoli legislativi che nel tempo possono essere rimossi ... per esempio modificando la Costituzione (riscritta in Islanda per esempio), ahimè 1) parliamo di un paese di 300.000 abitanti (non è indifferente) e 2) abbiamo altre belle rogne nel belpaese oltre la classe politica e i governanti che sono le organizzazioni criminali che storicamente "regnano" sul territorio. Ciò nonostante è dalla cittadinanza partecipata e dalla responabilizzazione del cittadino che può arrivare la presa di coscienza e il cambiamento. C'è da costruire ed occorre tracciare il sentiero lottando per abbattere gli ostacoli. CIAOOO ;-)
Dario, 08-01-2012 01:08
cara luciana anchio muoio dalla voglia di proporre qualcosa di concreto per uscire da questo impasse e soprattuto diffondere fra la gente quello che gia sulla rete e abbondante .Cioe come il denaro viene messo in circolazione ,(MONETA DEBITO)COME NON E POSSIBILE UNA CRESCITA INFINITA CON RISORSE FINITE.COME NON E POSSIBILE UN,ECONOMIA SENZA STATO E SENZA IL DEBITO (IN QUANTO IL DEBITO DELLO STATO E AMPIAMENTE DIMOSTRATO,(OLTRE AL FATTO CHE LO STESSO MARX NE HA PARLATO GIA OLTRE UN SECOLO )E LA RICCHEZZA DI UNO STATO.ED E L,EQUIVALENTE DEGLI INVESTIMENTI A FAVORE DEI PROPI CITTADINI PER LAVORO ECC....ALMENO CHE E QUI CITO LA COSTITUZIONE NON ERANO STUPIDI I COSTITUENDO QUANDO HANNO AFFERMATO CHE L,ITALIA E UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO.....QUINDI AFFERMANDO QUESTA COSE LORO AVEVANO MOLTO CHIARA L,IDEA CHE UNO STATO DEMOCRATICO POTEVA CREARE LAVORO QUANDO NE VOLEVA CON L,UNICO LIMITE RAPPRESENTATE DALLE RISORSE FINITE.(E QUI PARLO DEL CARBURANTE DI CUI L,ECONOMIA A BISOGNO PER FUNZIONARE PETROLIO HO ENERGIE DIFFERENTI TECNOLOGICHE ECC...OLTRE CHE LE FINALITA SOCIALI E LA SALVAGUARDIA DELL,AMBIENTE)QUINDI LORO NON PENSAVANO CHE UNA CLASSE POLITICA INCAPACE E DISONESTA AVREBBE DELEGATE AD ALTRI QUELLO CHE è IL PRIMO CARDINE TECNICO PER L,ESERCIZIO DELLA SOVRANITA CIOE IL CONTROLLO DELLA SOVRANITA MONETARIA.TUTTI CONCETTI MOLTO CHIARI IN RETE SU CUI ORMAI SI DIBBATTE DA ANNI .MA CHE COMUNQUE PENSO CHE MOLTE PERSONE AL DI FUORI DI INTERNET NON SANNO.QUINDI LA MIA IDEA SAREBBE QUELLA DI DIVULGARE AL DI FUORI DI INTERNET QUESTE COSE E RENDERLE DI DOMINIO PUBBLICO VISTO CHE CHI DOVREBBE FARE QUESTO LAVORO E PARLO DEI GIORNALISTI TELEVISIONE ECC...SI GUARDANO BENE DI TOCCARE QUESTI ARGOMENTI O LI SFIORANO SOLAMENTE SALUTI A TUTTI
claudio 50, 09-01-2012 10:09
caro franco e interessante quello che dici a proposito dell,articolo 72 comma 2 che non..............ammette referendum in materia tributaria e di bilancio insieme alla riconusciuta autonomia finanziaria delle camere e come dici all,interpretazione partitocratico dell,articolo 69della cost.mi sembra e qui correggimi se sbaglio che si potrebbe far leva sui poteri che la corte dei conti ha,nel tagliare i trasferimenti sia ai ministeri che alla camera.
claudio 50, 10-01-2012 11:10
Franco, se vedi la mia proposta come una via percorribile (post del 7 gennaio), hai anche una disponibilità operativa oppure non è questo il tuo piano di presenza? Puoi darmi una risposta diretta? Ti ringrazio. La stessa domanda rivolgo a Dario. Grazie
luciana negro, 15-01-2012 03:15
"SOLO CON UNA FORTISSIMA BASE DELLA SOCIETà CIVILE SI PUO' AFFRONTARE CON SUCCESSO QUESTO COMPITO". Credo che la specie nel suo esplicare via via la propria dotazione fondamentale - interazione con la natura non rigida come quella degli animali ma progressiva - ha prodotto un nuovo salto : la telematica. Marx: "La natura non costruisce macchine...Esse sono prodotti dell'industria umana: materiale fornito dalla natura che la specie trasforma producendo così organi della propria esplicazione. Le forze produttive... valgono per il capitale solo come mezzi e sono per esso solo mezzi per produrre sulla propria base limitata. MA ESSI SONO IN REALTA' LE CONDIZIONI PER FAR SALTARE IN ARIA QUESTA BASE." La rivoluzione industriale ha prodotto da una parte il capitalismo e specularmente il suo momento d'opposizione, la classe operaia: la telematica porta ora nella struttura delle forze produttive una modificazione che permette al capitale di condurre in tempo reale le proprie gigantesche operazioni speculative, quelle che ci distruggono; ma nello stesso tempo si producono per noi - specularmente - le condizioni per opporci e riprenderci quello che è nostro: la SOVRANITA' POPOLARE. Chiedo scusa per la tirata; voglio dire che un'analisi della struttura attuale ci conferma che abbiamo strumenti e possibilità per una lotta vincente. Mi muovo nella convinzione che si possa partire con un lavoro concreto, collaborando con tutti quelli con cui si è d'accordo. A questo fine ho aperto un blog; indirizzo: diventiamomaggioranza.wordpress.com ci sono su delle bozze, da discutere e migliorare insieme: 1)un appello da diffondere nei "luoghi" sensibili del web e della società civile 2) una scaletta di programma di gestione popolare del paese. Lascio anche una mail: quorumquorum@virgilio.it (viene dai giorni allegri dei banchetti per il referendum - senza partiti) Chi vede questo lavoro come possibile, può dare un'occhiata al blog, dire come la vede, quello che c'è non è affatto definitivo, ci lavoriamo INSIEME; poi si fa un censimento di siti, blog, social network, situazioni del sociale ecc., ce li dividiamo e ci rendiamo presenti con le proposte. Franco, spero moltissimo che possiamo lavorare insieme, mi sembra di condividere atteggiamenti e linguaggio e di poter imparare dalle tue competenze. Altrettanto spero di trovare un'intesa per collaborare con tutti quelli con cui possono esserci punti d'incontro concreti, sulle loro proposte come sulle mie. Credo che possiamo farcela. Grazie a tutti
luciana negro, 08-01-2012 06:08
Cara Luciana, intanto mi scuso per la latitanza, ahimè sono strapreso da mille input su vari fronti e su vari luoghi del mondo e non sempre riesco a stare dietro a tutto quanto, tra l'altro mi sono reso conto con ritardo del tuo messaggio. Allora molto onestamente, in questo momento, potrei contribuire nel mio ruolo di reporter e/o solo salutariamente con un contributo più a valore aggiunto e una presenza fisica. Non certo perchè mi tiro indietro, basta ripercorrere il mio vissuto per rendersene conto, ma, proprio perchè il mio vissuto ed il mio vivere, mi portano ad essere attivo su svariati fronti, sociale, umanitario, giornalismo, scrittura, musica, cinema, educazione,volontariato ecc ecc e non solo nel belpaese. Se dovesse sorgere qualcosa di importante e solido mi piacerebbe esserne tenuto informato e partecipare ma ahimè con i limiti già spiegati in precedenza. Cmq sia questa è la mia e-mail: dariosolare@yahoo.fr. Grazie tante e ancora scusate il mio ritardo ingiustificabile ;o) a presto ciaooooo
Dario, 07-02-2012 11:07
Cari Luciana e Dario, le nostre volontà di contribuire unitariamente al cambiamento umano dell'assetto politico italiano si scontrano purtroppo con i limiti delle nostre possibilità in lotta contro le falle che continuamente e dolosamente si aprono su quel fronte. DA QUI LA NECESSITA' DI CONCENTRARE LE NOSTRE FORZE MENTALI SU DETERMINATI PUNTI PRIORITARI. Questa esigenza mi pare che muova Luciana nel suo appello per una raccolta di pricipi e aspirazioni di base per un rinnovamento della nostra costituzione. Io invece, per motivo dell'età trascorsa e nella costatazione che la deriva populista e faccendiera impressa negli ultimi venti anni dai governi sta pericolosamente corrodendo i principi costituzionali che hanno suggellato il riscatto del popolo italiano dal passato regime monarco-fascista, credo che sia essenziale, in momenti come questi che stiamo vivendo, sviluppare e dispiegare concretamente quei principi che soltanto la "rigidita'" della nostra costituzione ha finora impedito fossero travolti anche nella forma. Le due esigenze possono senz'altro convivere anche se, operativamente, a mio parere dovrebbe darsi priorità a quanto confluisce sull'allarme da me sofferto. COMINCIAMO DALL'ART. 1 e siamo coscienti, consapevoli e responsabili che nessuna sovranità può esserci imposta al di fuori o contro le regole che ci siamo costituzionalmente dati. Se quelle regole non vengono vissute e non trovano una doverosa applicazione nel progresso della civile convivenza, occorre, a mio parere, valorizzarne vieppiù il controllo. Se pensiamo che sono ormai più di 60 anni che la magistratura italiana si è forgiata all'insegna di quelle regole sotto la guida della Corte Costituzionale, perchè non è pensabile che allo stato attuale non sia in grado di provvedere direttamente e contestualmente alla valutazione di costituzionalità delle leggi o provvedimenti che nei processi civili, penali e amministrativi vengono posti a base delle richieste legali? Alla Corte Cost. spetterebbe la ratifica o meno, in brevissimi termini di tempo,del provvedimento del primo giudice e , caso mai, una precisa indicazione al legislatore di colmare eventuali carenze di legge che il caso esaminato avesse messo in evidenza. Anche se l'argomento può apparire complicato e di difficile esposizione-comprensione (a causa anche dell'...affaticamento notturno) rileverete senz'altro il maggior protagonismo di base e il continuo monitoraggio di legalità ed eguaglianza che si riverserebbe sul sistema economico sociale. "FONDATA SUL LAVORO" avrebbe un concreto significato quando una causa, basata su leggi che sono state concepite e promulgate nel '38 (codice penale) e nel '42 (codice civile)- ben nota epoca fascista-, volesse portare ad un depauperamento di quel fondamento e di quel dovere costituente di un cittadino. Parliamone e non lasciamo incolto il campo tanto faticosamente conquistato.
Franco, 08-02-2012 02:08
Caro Franco, grazie per la risposta come per il suo tono civile. Parliamone. Partiamo da noi stessi, da qui e ora: ci stiamo scambiando le nostre idee su un forum. Dunque stiamo usufruendo della potenza di internet. Uno strumento nuovo, epocale. Bene usato anche dal capitale, che ci si è rapidamente riconfigurato. Come lo usiamo, noi? intendo con "noi" la gente di base preoccupata del bene comune. Lo usiamo correttamente per esprimerci; diciamo cioè quali percorsi ci sembrano 1. più accessibili 2. più risolutivi. In questo nostro indicare le soluzioni, ognuno porta - correttamente, credo - se stesso, la sua storia, esperienza di vita e di lavoro, la sua personalità. Bene. Non c'è un'ideologia definita, che sia ricosciuta comune; né c'è un obbiettivo riconosciuto comune. Dunque non ci sono priorità evidenti. Dunque è difficile 1. unirci 2. diventare operativi. Dico queste cose non con l'intenzione di colpevolizzare; anche se ne avessi l'autorità non lo farei in nessun caso, perché non ci credo, non credo che abbia senso. Quello che ha senso è capire. Cerco dunque di descrivere quel che sto vivendo in questo sperimentare i forum, il web. Quindi: da un lato mi sembra corretto che ognuno resti aderente alla propria soggettività, dall'altro mi sembra evidente che - nonostante tutto quello che ci accomuna - appare difficile raggiungere l'operatività. Riuscire a buttare sulla scena del mondo una nostra forza. Che, pure, potenzialmente esiste. E che è l'unica forza risolutiva, nel senso dell'umano. E' più facile, invece, fare controinformazione; utile, ma con due limiti: uno, che tende a porre come protagonista il nemico e non "noi", la base; due, che non porta di per sé all'operatività e all'organizzazione. Allora, che fare? come uscire dall'impasse? E' possibile, e come, usare la potenza di questo strumento, di internet - nostro perché frutto del genio umano - per costituirci in collettività cosciente e organizzata? per diventare un soggetto politico che decide? Ti chiedo, Franco, se questo può sembrarti un piano di riflessione utile per spostare le barriere. Vorrei anche precisare che l'obbiettivo che vedo non è una riscrittura della costituzione; è un po' differente. Lo espongo con parole di Paolo Falconi, che sul forum parallelo (Islanda, quando il popolo sconfigge...) parafrasando Gramsci scrive: "..elettori o, se si preferisce, 'gente comune', che prendendo coscienza dei problemi e organizzandosi, si presentino alla ribalta come elettori, in grado di far pesare le proprie decisioni, e non come schiavi o come sudditi." Questa è l'ipotesi a cui sto lavorando: noi, la base espropriata dei suoi diritti, siamo la stragrande maggioranza di fatto - diventiamo maggioranza anche elettorale, non per fondare un nuovo partito, ma per imporre le nostre condizioni a quelli esistenti. Credo che le elezioni del 2013 saranno un punto di non ritorno; o si va a una DEMOCRAZIA PARTECIPATA o si resta in questa "politica" e il destino del paese (e non solo) è segnato. Quanto alla soluzione che prospetti - difesa della costituzione con ruolo centrale della magistratura nel controllo della costituzionalità - domando: che cosa richiede operativamente? non si passa comunque per la formazione di "una fortissima base della società civile"? Se invece tu vedi un'altra via, che prescinda da questo, puoi spiegarmela? Ti ringrazio e ti saluto
luciana negro, 21-02-2012 03:21
Caro Dario, grazie per la risposta e per l'indirizzo mail. Sto cercando di lavorare all'obbiettivo "presa di coscienza collettiva-diventare maggioranza anche elettorale". Credo che le attività in cui sei impegnato ti renderebbero un collaboratore prezioso - anche i collegamenti esteri. Mi è ben chiaro, tuttavia, che ognuno deve scegliere e ognuno ha, e per fortuna, le sue strade. Se ci saranno progressi, te ne informerò, come chiedi. Ti auguro il miglior successo in tutto quello che porti avanti
luciana negro, 21-02-2012 03:21
caro Franco e amici del forum, vi inoltro questa informazione arrivata ieri sul mio blog. Ci si sta muovendo! Grazie e buon lavoro a tutti Asamblea 15M de Sanlúcar de Barrameda, Cadice %u2013 Spagna PROPOSTA PER PROMUOVERE UN'ASSEMBLEA COSTITUENTE NELL'UNIONE EUROPEA. Il Patto dell´Euro, il Patto per la Stabilità e Crescita ed il Patto della Riforma Strutturale: questi tre patti obbligano ad ogni Stato Europeo a presentare i suoi programmi economici e i suoi orientamenti generali, oltre che ai propri Parlamenti, alla Commissione Europea. In questo modo, ogni sovranità nazionale si diluisce gradualmente e finisce per sparire. Aggiungiamo anche la fusione tra neoliberalismo, partitocrazia, capitale finanziario e mezzi di comunicazione, che è diventata un fenomeno globale e che la sua forma di attuazione è sovranazionale. Istituzioni come il Banco Centrale Europeo, il Fondo Monetario Internazionale o società come le agenzie di rating fanno sì che qualsiasi decisione pressa nel Parlamento di uno Stato membro sia poco più di un fruscio nella tempesta. Diventa, dunque, necessario cercar di stabilire delle misure e riforme strutturali, sia politiche sia economiche, che impediscano fin dall´inizio la sottomissione della democrazia, dell´economia, della comunità e della vita sociale a quel potere spurio del capitale, lanciato senza freno alla sua disumana e distruttiva legge del beneficio a costa di tutto e di tutti. La nostra proposta consiste in stabilirci in Assemblea Costituente per premere ed elaborare una nuova Costituzione Europea fondata sui principi democratici di uguaglianza, solidarietà... Una Costituzione per i Paesi, una rifondazione europea. - L'Assemblea Costituente si formerà da diverse assemblee distribuite per tutta Europa e conterà con la partecipazione dei cittadini, sia presenziale nelle assemblee sia virtuale sui siti o sui forum in Internet. - In determinati luoghi centrali di ogni città, si potranno installare dei tavoli per raccogliere i suggerimenti e le proposte direttamente dai cittadini. - Si chiederà a intellettuali riconosciuti e cospicui la loro partecipazione nei dibattiti e nelle proposte degli articoli. - Ogni paese confezionerà una bozza nella propria lingua. Queste bozze posteriormente saranno raggruppate per creare un dibattito dal quale emanerà un progetto unico per tutta l´Europa che sarà proposto a votazione popolare. Questo diritto di votazione popolare si eserciterà sia sui tavoli nelle strade e piazze sia attraverso internet. Si richiederà ad ogni paese della Comunità: - una pagina web o forum, - per ogni sito/forum, un amministratore tecnico e diversi moderatori, - strumenti di stampa e diffusione per pubblicizzare l´iniziativa della Rifondazione Europea, che contatti e coinvolga altri leader ed intellettuali, - una struttura di promozione e coordinazione tra tutti i paesi (bisogna allentare le Assemblee nelle piazze, il dibattito non deve rimanere su internet). Obbiettivi: - Estendere la rivoluzione a tutta l´Europa, soprattutto nei paesi come Germania, Danimarca... dove il welfare è più affermato e la sua popolazione si sente meno assillata per protestare, oltre ad essere i paesi le cui decisioni hanno un maggior peso dentro della Comunità Europea; - Educare la popolazione europea nei valori democratici e nella coscienza cittadina e comunitaria; - Abilitare un meccanismo che freni la reazione neoliberista per impedire qualsiasi misura o legge reazionaria che un paese qualsiasi possa volere o si veda forzato ad approvare; - Stabilire i servizi sociali ed aziende pubbliche come beni inalienabili della comunità; - Unire a tutti i paesi europei; - Ricuperare porzioni di potere per il popolo sovrano; - Fare uso della democrazia diretta ed stabilire l'Assemblea Popolare come una istituzione politica con carattere decisorio; - Sfidare direttamente la classe politica-finanziaria; - Fare riforme strutturali (non bisogna soffermarsi soltanto nelle esigenze di meno severità dei tagli sociali); Questa Costituzione Europea non dovrebbe essere il risultato di accordi di interessi ma il frutto della deliberazione e il dibattito razionale sulla nostra tradizione sociale, fini e valori. Come annesso agli articoli della Costituzione Europea, si accompagnerà un libro dove si raccolgano le deliberazioni fatte su ogni articolo: perché è stata compilata così, perché non sonno state presse in considerazione altre proposte,... Presentiamo questa proposta di azione sociale alla vostra riflessione. Se siete interessati, possiamo discutere e commentare nelle Assemblee tale proposta e, di venire approvata, la nostra intenzione sarebbe quella di coordinarci per farla realtà. Allo stesso tempo, si promuoverà la proposta negli altri paesi dell'Unione Europea: in Spagna abbiamo già cominciato il dibattito sulla Costituzione e aspettiamo che serva come incoraggiamento per i colleghi di altre latitudini. Inizialmente può sembrare un´idea megalomane ma bisogna mettere in atto azioni che coinvolgano tutta l´Europa, altrimenti tutto rimarrà nel nulla. Saluti a tutte le Assemblee. Più info: http://constituyentes.wordpress.com/ Adesioni: http://constituyentes.wordpress.com/adhesiones/ Contatto: josemanuelrodriguezviejo@gmail.com mailto:josemanuelrodriguezviejo@gmail.com 1NotificationsFrancisca Cros commented on your post "Obbiettivi di questo blog"luciananegro followed your blog "diventiamomaggioranza"luciananegro
luciana negro, 24-02-2012 01:24

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