Secondo il 70% dei francesi, nei prossimi 5 anni l’uso dei medicinali omeopatici è destinato ad ampliarsi. Lo racconta un’indagine IPSOS commissionata da Boiron.
Ai nostri cugini d’Oltralpe l’omeopatia piace: più di un terzo dei francesi si è infatti dichiarato “utilizzatore regolare” dei medicinali omeopatici. È quanto emerge dai dati di una recente ricerca commissionata a Ipsos dal Gruppo Boiron.
L’indagine, condotta nel gennaio 2012, ha coinvolto più di mille francesi, con l’obiettivo di fotografare il loro approccio e le loro attese nei confronti del medicinale omeopatico. I risultati indicano che in Francia non solo sono medicinali ben conosciuti, ma godono anche della fiducia della popolazione, che ne conosce le caratteristiche e soprattutto li utilizza. Ripercorriamo insieme i risultati e gli spunti più significativi di questa ricerca.
Conoscenza e uso dei medicinali omeopatici
Il 95% dei francesi dichiara di averne già sentito parlare e di sapere di cosa si tratta. Oltre a conoscerli, dai numeri emerge che in linea generale l’utilizzo di questi medicinali è in sviluppo: il 66% aveva già fatto ricorso all’omeopatia e il 56% li utilizza ancora oggi (questi dati sono in crescita rispetto a quelli delle Indagini Ipsos del 2010 e del 2004). Si registrano risultati significativi anche a livello della loro frequenza d’uso, visto che il 36% dichiara di “utilizzarli regolarmente” e, nello specifico, l’11% “molto regolarmente”.
Qual è l’immagine dei medicinali omeopatici?
Il 39% degli utilizzatori di medicinali omeopatici li sceglie perché li considera medicinali “naturali” e quindi migliori per la salute (senza effetti secondari). Il 48% li utilizza perché li identifica con “medicinali che rispettano l’organismo”.
Credibilità della terapia omeopatica
Si tratta di una credibilità in crescita, visto che il 18% degli intervistati ha dichiarato che, rispetto all’anno precedente, la fiducia verso l’omeopatia “si è rafforzata”. Diminuisce invece la fiducia nei confronti di altri tipi di medicinale: per il 14% degli intervistati questa è in calo nei confronti degli antidolorifici, percentuale che arriva al 24% per quanto riguarda antibiotici e antidepressivi. Significativo anche il fatto che l’indice degli intervistati che hanno dichiarato di “riporre totale fiducia” negli omeopatici è invece il doppio rispetto allo stesso parametro registrato per gli antibiotici o gli antidepressivi.
Quali sono le aspettative nei confronti dei medicinali omeopatici?
Dall’indagine emerge anche il desiderio dei pazienti di avere al loro fianco un professionista della salute competente, capace di guidarli e di consigliarli. L’83% vorrebbe che gli operatori della salute proponessero più spesso dei medicinali omeopatici e il 77% dice che gli omeopatici dovrebbero essere prescritti più spesso proprio in prima istanza. Infine, il 90% ha dichiarato che vorrebbe vedersi proposto il medicinale omeopatico in ospedale (nel 2003 il dato era del 79%).
Un altro tema importante è sicuramente quello del rimborso. Secondo il 90% del campione gli omeopatici dovrebbero infatti essere rimborsati dall’Assurance Maladie*, così come avviene per gli altri medicinali; inoltre il 93% si dichiara “totalmente d’accordo” rispetto al mantenimento del rimborso degli omeopatici dalle “mutuelles” (casse rimborso).
Va ricordato che in Francia, la maggior parte dei medicinali omeopatici sono rimborsabili per il 30% dal Système de Santé Français** e cresce il numero delle assicurazioni sanitarie integrative che coprono le spese per i medicinali non rimborsabili, tra cui i medicinali omeopatici.
In Italia invece, i medicinali omeopatici sono a carico dei cittadini anche se, va ricordato, possono essere portati in detrazione dei redditi. Spesso poi, quando si paragona l’Italia alla Francia, emerge il discorso della differenza di prezzo degli omeopatici. A questo proposito Silvia Nencioni, Amministratore delegato di Boiron Italia, ricorda “in Francia, in realtà, non sono solo gli omeopatici a costare di meno, ma anche molti altri medicinali. Questo dipende da diversi motivi, tra cui il fatto che in Italia l’IVA è pari al 10%, mentre in Francia va dal 2,1% al 5,5% a seconda del medicinale, quindi sul prezzo finale c'è differenza”.
“L’eccezione – prosegue Nencioni - è semmai rappresentata dalla Francia, Paese in cui i prezzi dei medicinali sono stabiliti dall’equivalente del Servizio Sanitario Nazionale, che rimborsa al 30% diversi farmaci omeopatici. Inoltre, la maggiore diffusione e il relativo utilizzo dei medicinali omeopatici fa sì che in Francia i volumi di vendita siano decisamente superiori a quelli dell’Italia…anche questo incide sui prezzi”.
Silvia Nencioni ricorda infine che, per quanto riguarda nello specifico il nostro Paese, i medicinali omeopatici costano in media circa 11 euro***, “prezzo che scende a poco più di 8 euro se consideriamo i medicinali omeopatici Boiron, mentre esistono farmaci allopatici che costano anche centinaia di euro a confezione”.
* In Francia, l’Assurance maladie è una suddivisione della « Sécurité sociale », incaricata di gestire le spese di salute dei salariati, anche attraverso i contributi sociali versati.
** Il Système de Santé Français è l’equivalente del nostro Sistema sanitario nazionale.
*** Dati IMS anno 2012 (gen-dic 2012)