di
Lisa Ariemma
11-03-2013
“I risultati elettorali vi costringono a lavorare insieme e a dialogare. E quindi è l’ora di ascoltare. Ascoltare noi che vi abbiamo eletto e anche i vostri avversari politici. Tutti voi ci rappresentate. Questa è un’occasione unica per fare qualcosa di diverso ed efficace per il popolo. È giunto il momento di onorare le promesse fatte e mai mantenute” la riflessione di Lisa Ariemma.
Un po’ di tempo fa scrissi un editoriale sul movimento No TAV denominandolo un movimento di speranza. Provengo dal Canada, un luogo nel quale tanti italiani stanno scappando per lavoro, per sperare in un futuro, per i loro figli. Anche dalla Val di Susa che è il posto in cui vivo. L’estate scorsa a Toronto ho incontrato dei laureati italiani che, sfruttando l’accordo tra il Canada e l’Italia per un visto di lavoro di sei mesi, fanno i camerieri e i cuochi. Tutti i ragazzi con cui ho parlato hanno affermato di avere l’intenzione di rimanere.
Il Direttore della più grande organizzazione sociale e culturale italo-canadese mi ha raccontato delle molteplici e-mail che riceve ogni settimana da italiani ultra qualificati che chiedono il suo aiuto per trovare un lavoro in Canada. Diverse volte, con mio marito, abbiamo considerato l’opzione di partire. Le nostre figlie, la cittadinanza ce l’hanno in automatico, mio marito otterrebbe facilmente un trasferimento e io avrei pochi problemi a sistemarmi con un lavoro.
Quello che mi trattiene ancora qui è l’esperimento vivente da tempo in atto in Val di Susa.
L’epidemia di coscienza civile di una cittadinanza attiva, di una democrazia deliberata dal popolo, di una resistenza popolare trasversale che dice no alle regole del gioco: regole imposte da anni che non lavorano per una sana sostenibilità economica e sociale. L’esperimento mi da, e continua a darmi, speranza per questo territorio e non solo. Ho sempre pensato che se si dovesse allargare in tutta Italia questo modo di essere, ci sarebbe stata la possibilità di diventare un esempio per altri paesi sottoposti allo stesso sistema.
L’argomento Tav va ben oltre a un treno e a una serie di gallerie nelle montagne. Il movimento è diventato un simbolo di una visione alternativa di come gestire un territorio: un simbolo di dialogo, di trasparenza, e di partecipazione attiva.
Mentre la maggioranza dei media principali (giornali, radio e televisioni) e dei politici ci denigravano accostandoci a parole come: black bloc, terroristi e violenti; il nostro messaggio viaggiava per tutta l’Italia attraverso incontri, internet, convegni e passaparola. Siamo diventati così “famosi” da essere citati nella nota lettera berlusconiana per il rimborso dell’IMU.
In questi giorni ricevo molti messaggi dall’estero mirati a capire cosa sta succedendo in Italia. È soprattutto il “risuscitare” di Berlusconi che risulta incomprensibile in Canada. Mi chiedono anche di questo comico diventato politico. Negli Stati Uniti hanno avuto attori per Governatore e Presidente… ma un comico?!
È poco compresa la scelta presa da un quarto della popolazione italiana in questa insolita elezione invernale. Avendo però vissuto in Val di Susa da quando sono emigrata in Italia nel 2001, io lo capisco benissimo.
Un numero significativo di cittadini italiani ha riconosciuto nel Movimento 5 Stelle (M5S) una voce che li ascolta e li difende. E senza l’ascolto non ci può essere la democrazia. Ora faccio un appello a quei oltre 150 rappresentanti votati nel M5S, ma non solo. Anche a tutti gli altri eletti che ora dovranno trovare il modo di governare questo Paese in un momento tanto difficile.
I risultati elettorali vi costringono a lavorare insieme e a dialogare. E quindi è l’ora di ascoltare. Ascoltare noi che vi abbiamo eletto e anche i vostri avversari politici. Tutti voi ci rappresentate. Questa è un’occasione unica per fare qualcosa di diverso ed efficace per il popolo. È giunto il momento di onorare le promesse fatte e mai mantenute a partire da una nuova legge elettorale, da una legge sul conflitto d’interessi e per la riduzione dei privilegi parlamentari. Non si possono chiedere dei sacrifici al popolo mantenendo irragionevoli vantaggi di casta.
Perché il popolo si è svegliato e non ascoltarlo adesso potrebbe portarci in una situazione molto più grave di uno spread al di sopra del 300. Date una speranza e un motivo per rimanere a tutti quei ragazzi e a quelle famiglie che stanno per scappare dall’Italia. Fate qualcosa di concreto per farli ritornare. Cogliete l’attimo. Ascoltate e reagite di conseguenza per il bene di tutti.
Articolo tratto da Democrazia Km Zero
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